Politica

Forza Italia – la carica del presidente Berlusconi per cambiare in meglio le Marche

‘Siamo pronti a cambiare le Marche. Dopo 27 anni siamo ormai vicinissimi a una svolta epocale per la nostra Regione. E ad incitare i marchigiani a scegliere il meglio per loro e per le Marche è anche e direttamente il nostro presidente Silvio Berlusconi. Ieri il presidente è intervenuto telefonicamente durante un incontro tra i rappresentanti locali del Partito, i candidati alle regionali, ossia la Capogruppo regionale Jessica Marcozzi, Giovanni Lanciotti, Silvia De Santis e Lando Siliquini, e il mondo dell’imprenditoria. Il presidente ha parlato di una “bellissima regione che ha bisogno di un cambiamento. La sinistra ha lasciato una pesante eredità con tantissimi problemi irrisolti, come i ritardi nella ricostruzione post-terremoto, le infrastrutture carenti e insufficienti, o la scarsa capacità di spesa dei fondi europei”. Il presidente Berlusconi ha anche rimarcato e ricordato come Forza Italia, proprio nelle Marche abbia “aperto le sue liste ai civici (nel simbolo, oltre a Forza Italia-Berlusconi, c’è scritto proprio ‘Civici per le Marche’) e il Partito sarà determinante nella vittoria e anche protagonista di un’amministrazione regionale autorevole, forte e credibile e che realizzi concretamente il suo programma”. Il presidente ha ricordato anche come Forza Italia si sia sempre battuta e continuerà a battersi per sostenere le imprese che sono al centro dell’economia regionale e che hanno garantito benessere e occupazione nelle Marche. “Proprio il mondo imprenditoriale, dopo la crisi, deve però essere messo nelle condizioni di produrre, di continuare a investire e di creare occupazione”. Passaggio anche sui candidati alle regionali scelti da FI: “Competenti, radicati sul territorio e con esperienza non solo politica ma anche nel mondo del lavoro, delle imprese, della cultura e del volontariato” rimarcando anche che FI “è l’unico movimento politico nel nostro Paese che ha come valori la libertà, il Cristianesimo, il garantismo e l’Europeismo, valori che garantiscono i diritti di tutti i cittadini, una burocrazia semplificata, libero mercato e libera impresa, il contenimento delle tasse, una magistratura giusta, libertà di culto e piena partecipazione dell’Italia alla Ue”’.