Economia

Segnali di ripresa per l’economia marchigiana: i dati incoraggianti della Banca d’Italia ANCONA

Nonostante un contesto economico ancora incerto, le Marche mostrano segnali di resilienza e
dinamiche positive che aprono prospettive di crescita importanti per il futuro. È quanto emerge dal
Rapporto annuale 2024 della Banca d’Italia sull’economia regionale, presentato questa
mattina.
Dal documento si ricava un quadro articolato: permangono alcune criticità, ma si consolidano
anche punti di forza significativi in settori chiave del sistema economico marchigiano.
I principali segnali positivi
 Costruzioni in espansione: il comparto registra una crescita solida, trainata dagli
investimenti del PNRR, dalla ricostruzione post-sisma e dagli interventi per l’alluvione del
2022. Le ore lavorate nel settore sono aumentate del 10%, la produzione del 6%, e le
compravendite immobiliari sono salite del 4,3%, anche grazie all’interesse di investitori
stranieri.
 Turismo dinamico e attrattivo: le presenze turistiche restano su livelli storicamente alti,
grazie alla crescita dei flussi internazionali. Particolarmente positivo l’aumento del traffico
crocieristico (+18,2%), favorito dagli investimenti per la riqualificazione del porto, e dei
passeggeri aeroportuali (+16%) a seguito della riattivazione dell’aeroporto di Ancona.
 Innovazione e start-up: le Marche si distinguono per una densità di start-up innovative
superiore alla media nazionale (8 ogni 10.000 abitanti contro 6 a livello Italia). Alta anche la
propensione a brevettare e la capacità di rimanere sul mercato nel lungo periodo. Un
segnale incoraggiante per una regione fortemente manifatturiera che guarda alla
trasformazione verso settori più avanzati.
 Mercato del lavoro stabile: l’occupazione si mantiene su livelli costanti, con un tasso di
disoccupazione inferiore alla media nazionale. Cresce l’attenzione delle imprese verso
tecnologie emergenti come intelligenza artificiale e robotica.
 Famiglie più solide: aumenta il reddito disponibile e si rafforza il potere d’acquisto, grazie
al rallentamento dell’inflazione. In crescita anche i mutui e il credito al consumo, a
testimonianza di una rinnovata fiducia nel futuro.
 Liquidità aziendale su livelli elevati: le imprese mantengono una buona dotazione di
risorse liquide, grazie a un uso prudente del credito e a un alto livello di autofinanziamento.
 Miglioramento della redditività: nel 2023 le imprese marchigiane, in particolare nei settori
costruzioni e manifattura, hanno visto un aumento del margine operativo lordo e una
riduzione dell’indebitamento (leverage). Un risultato favorito anche dalle politiche regionali:
tra queste, un bando ancora aperto da 8 milioni di euro per rafforzare la
patrimonializzazione aziendale.
Il Rapporto evidenzia che le Marche dispongono di importanti leve per il rilancio: il PNRR,
l’innovazione tecnologica, il turismo e la qualità del contesto istituzionale. Pur registrando nel 2024
una crescita inferiore alla media nazionale (0,4% contro lo 0,7% rilevato dall’Istat), le prospettive
sono incoraggianti. Gli investimenti strategici e senza precedenti avviati dal governo
regionale permettono di guardare con fiducia al futuro, con l’obiettivo concreto di riportare la
regione sopra la media nazionale nei prossimi anni.