Grande successo al Teatro Pagani per la replica de “La Furia di Orlando”: protagonisti gli studenti dell’Agraria di Montegiorgio – ITT “G e M. Montani” Fermo.
MONTERUBBIANO – Giovedì 19 giugno il Teatro Pagani ha accolto con entusiasmo la replica dello
spettacolo “La Furia di Orlando” – La fragilità dell’amore, la potenza della follia – messo in scena dagli
studenti dell’Istituto Montani di Fermo sezione Agraria, dopo la prima assoluta del 30 maggio al
Teatro Alaleona di Montegiorgio. Una serata emozionante che ha confermato la forza espressiva e
il valore educativo di un progetto scolastico “Teatrando s’impara a …..conoscersi” che va ben oltre
la semplice rappresentazione teatrale.
Lo spettacolo è parte integrante di un percorso inclusivo promosso dall’Istituto, nato da un’idea
condivisa e portata avanti con passione dalla prof.ssa Tania Luzi, dal prof. Gaetano Sirocchi, con
il fondamentale contributo di tutto il corpo docente. Il progetto ha coinvolto attivamente tutti gli
studenti e ha rappresentato un importante momento di crescita personale e collettiva per tutti i
partecipanti.
La regia e i testi originali portano la firma di Dannys Pettinari e Sara Valerio, che hanno saputo
rileggere il mito di Orlando in chiave attuale senza tradire la classicità dell’Ariosto. Lo spettacolo ha
infatti mantenuto una profonda fedeltà al testo originale, pur innovando la messa in scena con
strumenti moderni.
Elemento distintivo della rappresentazione è stato l’uso delle scenografie proiettate e della
tecnologia AI: tra le soluzioni più sorprendenti, la presenza di un avatar digitale di Ludovico
Ariosto, che ha interagito con gli spettatori introducendo i vari momenti dell’opera. Un modo
innovativo per avvicinare i giovani al teatro e alla letteratura, usando il linguaggio delle nuove
generazioni.
Ma “La Furia di Orlando” non è stato solo uno spettacolo: è stato anche un potente strumento di
riflessione. Tra le tematiche affrontate con grande sensibilità, ha colpito in particolare il richiamo al
problema – purtroppo sempre attuale – della violenza sulle donne, tema che è emerso
delicatamente attraverso il personaggio di Angelica e le dinamiche narrative, offrendo al pubblico
spunto di confronto e consapevolezza.
La risposta del pubblico è stata calorosa: la sala gremita ha accolto con emozione e lunghi
applausi il lavoro dei ragazzi, riconoscendo il valore educativo, artistico e sociale dell’iniziativa.
Un progetto che dimostra come la scuola, quando sa innovare e coinvolgere, può diventare spazio
reale di cultura, inclusione e cittadinanza.