WKO WunderKammer Orchestra: a PESARO omaggio a Šostakovič con il concerto conferenza
Concerto conferenza della WunderKammer Orchestra con brani dalla Sinfonia n. 7 “Leningrado”, nella trascrizione per pianoforte a quattro mani eseguita da Roberta Pandolfi e Cesare Pezzi. L’esecuzione è accompagnata da una conversazione tra Oreste Bossini, giornalista, scrittore e conduttore di Rai Radio3, e Paolo Trognoni, autore della monumentale biografia “Šostakovič: la verità nella musica”.
Domenica 18 maggio alle ore 17,30, a Villa Vismara Currò di Pesaro, in occasione del 50° anniversario della morte di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič (San Pietroburgo, 25 settembre 1906 – Mosca, 9 agosto 1975), tra i maggiori compositori del XX secolo, la WunderKammer Orchestra in collaborazione con Ente Olivieri, Il Giardino di Santa Maria e Libreria il Catalogo, propone un titolo emblematico: la Sinfonia n. 7 Op. 60 in do maggiore “Leningrado”.
Roberta Pandolfi e Cesare Pezzi eseguono, nella trascrizione per pianoforte a 4 mani, il primo ed il quarto movimento di una partitura monumentale, scritta da Šostakovič, leningradese innamorato della sua città, nel 1941, durante l’assedio nazista di Leningrado (oggi San Pietroburgo). L’opera divenne in breve il simbolo della resistenza sovietica all’aggressione nazista e consacrò la fama internazionale dell’autore.
Il concerto commenta la conversazione tra Oreste Bossini, giornalista e scrittore, conduttore di RAI Radio3, e Paolo Trognoni, avvocato e socio WKO, autore della biografia “Šostakovič: la verità nella musica” (Cartacanta edizioni), recentemente presentata anche nel programma RadioTre Suite.
Il concerto-conferenza approfondisce l’opera di un compositore tra i più amati ed eseguiti, artista dal travagliato rapporto con il governo sovietico che periodicamente censurò i suoi lavori fino alla totale riabilitazione dopo la morte di Stalin. La Settima Sinfonia fu composta di getto da Šostakovič – «con un unico tratto di penna» – nel caos drammatico dei primi mesi del lunghissimo assedio di Leningrado da parte della Wehrmacht. I primi tre movimenti furono scritti a Leningrado, l’ultimo nel dicembre del 1941 a Kujbycev, cittadina degli Urali dove il Governo sovietico aveva sfollato i principali artisti russi ed i musicisti del Teatro Bol’Soj di Mosca. Proprio a Kujbycev fu eseguita per la prima volta, il 5 marzo 1942 con l’Orchestra del Bol’Soj diretta da Samuil Abramovic Samosud. La partitura in microfilm giunse poi, avventurosamente, a New York dove fu diretta da Arturo Toscanini sul podio dell’Orchestra della NBC. Il 9 agosto 1942 la Settima risuonò nella Sala della Filarmonica di una Leningrado ridotta allo stremo, nell’esecuzione dei musicisti dell’Orchestra della Radio che erano stati richiamati per l’occasione dal fronte. Gli altoparlanti diffusero la musica alla periferia della città, rivolti verso i soldati tedeschi per un messaggio di resistenza all’assedio.
Le biografie
Roberta Pandolfi
Pianista italiana emergente, diplomata con lode al conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, con specializzazione in Pianoforte solistico nella Musica Contemporanea presso l’Accademia di Musica di Pinerolo, è attiva come solista e camerista anche nella musica contemporanea, affianca da alcuni anni artisti iconici del calibro di Irvine Arditti e Kirill Rodin.
Si è esibita tra gli altri alla Herkulessaal di Monaco come solista con la Kammerphilarmonie Dacapo e il concerto di Beethoven n.4 op.58, Sala Grande dell’Accademia Liszt di Budapest come solista con la Szolnok Symphony, a Baku con la Filarmonica di Stato dell’Azerbaijan per la prima esecuzione azera del Concerto n.5 op.55 di Sergej Prokofiev trasmessa dalla tv nazionale, alla Lotte Concert Hall di Seoul con il Trio Euroasia (Sarm Kim al violino e Kirill Rodin -Premio Ciakovskij 1986- al violoncello), a Roma con Orchestra Olimpia per i “Concerti del Quirinale” trasmessi in diretta su Radio3Rai alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con Anastasya Petryshak e Orchestra Olimpia per Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura e con la Orquesta Sinfonica de la Region de Murcia in duo con Theodosia Ntokou.
Cesare Pezzi
Nato a Ravenna nel 1989, ha intrapreso giovanissimo lo studio del pianoforte debuttando a 7 anni. Diplomatosi col massimo dei voti, lode e menzione speciale al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, ha proseguito gli studi all’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, all’Accademia di Musica di Pinerolo (Torino) e all’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” di Roma in cui si è diplomato col massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Nel 2015 ha debuttato con successo al Lincoln Center di New York. Svolge intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Appassionato camerista, dal 2014 collabora col violinista Francesco Manara, primo violino della Scala di Milano, col quale ha tenuto numerosi concerti e col quale ha debuttato al Ravenna Festival 2020. Nel 2017 è uscito il suo primo CD per la Naxos, dedicato all’inedita opera integrale del compositore lituano Balys Dvarionas con la violinista lituana Justina Auskelyte, con la quale forma un duo dal 2009. Nel 2019 è uscito il loro secondo progetto discografico, 10 – Ten, per l’etichetta discografica italo/giapponese DaVinci Classics. Da segnalare l’integrale delle Sonate di Brahms per violino e pianoforte registrate live al Ravenna Festival 2018 con Justina Auskelyte. Dopo aver insegnato presso il Liceo Musicale di Bologna e i Conservatori di Fermo, Foggia e Trieste è ora titolare della cattedra di pianoforte principale presso il Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine.
Paolo Trognoni
Nato a Roma nel 1955, si è laureato in Giurisprudenza nel 1981 presso l’Università di Camerino. Si è trasferito a Macerata nel 1986 per svolgere l’attività di legale nella Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata (poi Banca Marche). Sposato, ha due figli (e due amatissimi nipotini) è da sempre appassionato di musica, anche quella classica e sinfonica. Non è un musicologo, è un chitarrista tendenzialmente eclettico e poliedrico che, oltre alla passione per la storia, specialmente quella sovietica, particolarmente interessato alla musica di Dmitrij Shostakovich per le varie ragioni che vengono dettagliatamente spiegate nell’ultimo capitolo.
Oreste Bossini
Giornalista e scrittore, autore e conduttore di Rai Radio3, collabora con istituzioni musicali come il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice di Venezia, la Fondazione del Maggio Musicale fiorentino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Società del Quartetto di Milano. Ha contribuito con numerose voci al Dizionario dell’Opera (Baldini&Castoldi), a cura di Piero Gelli. Tra i suoi libri figurano Milano, laboratorio musicale del Novecento (Archinto, 2009), Karlheinz Stockhausen. Lettere a Ralph (Archinto, 2013), La musica borghese. Milano e la Società del Quartetto (Archinto, 2014), Il cammino del Wanderer in Claudio Abbado. Ascoltare il silenzio (Il Saggiatore, 2015) «Abbasso il Tango e Parsifal!» Wagner in Italia 1914-19145, a cura di Pier Carlo Bontempelli e Oreste Bossini (Istituto Italiano di Studi Germanici, 2019), La Settima Sinfonia in Dmitrij Sostakovic – Il grande compositore sovietico (Fondazione Mudima, Milano 2019), Il segno nell’acqua. Appunti per una storia della direzione d’orchestra in Italia in La direzione d’orchestra italiana, a cura di Ettore Borri (Zecchini, 2020), Antonino Votto e l’opera alla televisione in Antonino Votto. Il direttore d’orchestra, il didatta, a cura di Gabriele Manca e Claudio Toscani (ETS, 2021).
È stato direttore artistico del settore Musica al Mittelfest di Cividale nel 2002, e siede nel Consiglio d’amministrazione della Fondazione Claudio Abbado.
Info
Cell. +39 366 6094910; info@wunderkammerorchestra.com
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WunderKammer Orchestra
Ufficio Stampa Simona Marini