INTESA SANPAOLO: A LONATO DEL GARDA L’INCONTRO CON LE PRINCIPALI AZIENDE DEL TERRITORIO PER LA TERZA TAPPA DI OBIETTIVO ITALIA 2025
L’iniziativa della Divisione IMI Corporate & Investment Banking
prosegue a Lonato del Garda, con la partecipazione di oltre 60
rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano
• L’Italian Network della Divisione IMI CIB supporta
complessivamente più di 2.300 Gruppi Corporate e Istituzionali con
oltre 80 miliardi di euro di impieghi medi per cassa. Nelle aree
Lombardia e Nord-Est segue circa 1.100 Gruppi e 5.800 aziende con
oltre il 40% dei volumi totali a livello nazionale
• Mauro Micillo: “L’Italia, e in particolare questi territori, si
confermano come motori strategici di un tessuto produttivo tra i più
dinamici, competitivi e internazionalizzati d’Europa. In uno scenario
globale in rapida trasformazione, vogliamo essere ancora più vicini
alle tante realtà imprenditoriali, offrendo non solo servizi e
consulenza, ma ascolto, visione e strumenti concreti per affrontare
il futuro”
Milano, 12 maggio 2025 – Obiettivo Italia 2025, l’iniziativa della Divisione IMI Corporate
& Investment Banking di Intesa Sanpaolo, fa tappa a Lonato del Garda per confrontarsi e
dialogare con il mondo imprenditoriale in un territorio chiave per l’economia italiana.
L’elevata partecipazione e il grande interesse registrato dall’iniziativa confermano la centralità
di questa area: la città, scelta per il secondo anno consecutivo, rappresenta infatti un hub
strategico grazie alla vivacità del tessuto industriale e alla capacità di intercettare le sfide della
trasformazione economica. All’evento è prevista la presenza di circa 60 tra esponenti di primo
piano e top manager delle imprese di Lombardia e Nord-Est.
L’Italian Network supporta nelle due aree oltre 5.800 aziende, riconducibili a circa 1.100
gruppi commerciali. Nel 2024, gli impieghi medi per cassa della Divisione IMI CIB in questi
territori hanno raggiunto un valore di 33 miliardi di euro, rappresentando il 40% dei volumi
complessivi dell’Italian Network. Centrale il ruolo della Lombardia, dove sono oltre 60 i
professionisti dedicati al servizio di 4.000 imprese per un valore di impieghi medi di oltre 23
miliardi di euro. A livello nazionale l’Italian Network segue più di 2.300 Gruppi Corporate e
Istituzionali con oltre 80 miliardi di euro di impieghi medi per cassa.
“Questi territori si confermano come uno dei motori strategici dell’Italia, con un tessuto
produttivo tra i più dinamici, competitivi e internazionalizzati d’Europa. L’innovazione non è
solo un obiettivo di queste aree, ma una leva quotidiana di crescita e occupazione. In uno
scenario globale in rapida trasformazione, vogliamo essere ancora più vicini alle tante realtà
imprenditoriali italiane, offrendo non solo servizi e consulenza, ma ascolto, visione e strumenti
concreti per affrontare il futuro” – ha dichiarato Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI
CIB di Intesa Sanpaolo. “Il nostro impegno è continuare a essere partner strategici nello
sviluppo delle imprese e dell’economia reale del nostro Paese, promuovendo un modello di
crescita sostenibile e di lungo periodo, anche attraverso l’offerta di soluzioni e servizi
innovativi e digitali in ambito transaction banking e gestione dei rischi.”
L’incontro sarà aperto da Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI CIB, per poi proseguire
con l’intervento di Gregorio De Felice, Chief Economist e Head of Research della Banca,
che illustrerà le tendenze macroeconomiche globali alla luce dei recenti sviluppi su dazi e
politiche commerciali.
L’evento offrirà poi alle imprese l’opportunità di confrontarsi con gli esperti della Divisione su
tematiche di stretta attualità per il settore imprenditoriale, tra cui innovazione, trasformazione
digitale, gestione del rischio finanziario e strategie di crescita. Il progetto proseguirà nei
prossimi mesi con nuove tappe a Torino, Bologna, Milano, Napoli e Roma, rafforzando così il
ruolo della Divisione IMI CIB come partner di riferimento per lo sviluppo delle imprese
italiane.
Il nuovo scenario macroeconomico e le prospettive economiche per l’Italia e la Lombardia
Secondo le analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo, l’impatto dei dazi sul sistema
manifatturiero italiano potrà essere mitigato dal forte calo del costo dell’energia (il prezzo del
petrolio è infatti circa 20 dollari inferiore a quello di metà gennaio) e dalle strategie di
diversificazione delle imprese riguardanti i mercati di sbocco dell’export italiano.
I rischi che una politica commerciale aggressiva presenta per la stessa economia statunitense,
in termini di minor crescita e maggiore inflazione, spingeranno l’Amministrazione a negoziare
con molti Paesi. La prospettiva delle elezioni di mid-term rappresenta d’altronde un rischio per
il mantenimento della maggioranza repubblicana al congresso USA che si acuirebbe con una
cattiva performance dell’economia e dei mercati finanziari. La stessa Europa ha un forte
interesse a trovare un accordo e a non reagire con ritorsioni immediate.
L’Italia, insieme alla Germania, è l’economia europea più esposta sul mercato USA: gli Stati
Uniti assorbono il 10,4% dell’export italiano. La Lombardia e, al suo interno, la provincia di
Brescia, hanno un’esposizione verso gli USA inferiore al 10% (rispettivamente 8,4% e 7,8%).
Nel 2024 l’export della Lombardia verso gli Stati Uniti è stato pari a 13,7 miliardi di euro nel
2024, che equivale al 21% del totale esportato dall’Italia in questo mercato. La meccanica, con
2,8 miliardi di euro, è il primo settore per valori esportati; seguono a distanza la farmaceutica
(1.178 milioni), l’elettrotecnica (1.065 milioni), i prodotti in metallo (964 milioni), e due
comparti del sistema moda, l’abbigliamento (902 milioni) e la filiera della pelle (830 milioni),
insieme a cosmetica e detergenza (779 milioni), metallurgia (658 milioni), alimentari (612
milioni) e bevande (574 milioni). Se si considera l’incidenza dell’export realizzato negli Stati
Uniti (sul totale esportato dal settore), spiccano bevande (33,2%), filiera della pelle (14,6%),
mobili (13,3%), cosmetica e detergenza (12,7%), elettrotecnica (12%), farmaceutica (11,5%),
abbigliamento (11,5%), aerospazio (11,2%).
Grazie a un’indagine interna condotta con i colleghi di Intesa Sanpaolo che si occupano di
internazionalizzazione è stato possibile individuare le reazioni delle imprese ai dazi americani.
Emerge una forte reattività delle imprese italiane e lombarde che, di fronte alla minaccia di
nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, stanno cercando nuovi clienti in altri mercati. Al contempo,
emerge l’interesse da parte degli operatori italiani ad aprire nuove filiali commerciali e
produttive proprio negli Stati Uniti.
L’indagine offre poi indicazioni sui mercati dove è possibile diversificare le vendite. Al primo
posto si colloca il Medio Oriente che è ritenuto il mercato a maggior potenziale per l’export
italiano, grazie a buone prospettive di crescita e consumatori alto spendenti. Segue l’India che
spicca soprattutto per dinamica attesa della domanda ed estensione del mercato. È poi rilevante
il Nord Africa (in evidenza per prospettive di crescita e bassa concorrenza) che precede Sud
America ed Europa occidentale.
Le imprese lombarde hanno il potenziale per cogliere queste opportunità. Stiamo parlando di
territori con una propensione a esportare tra le più alte in Italia. In provincia di Brescia, ad
esempio, nel 2024 l’incidenza delle esportazioni sul totale del valore aggiunto è stata pari al
41% (quasi dieci punti percentuali in più rispetto alla media italiana), mentre in Lombardia
siamo al 36,5%.
Nel 2024, nonostante il rallentamento degli scambi mondiali, l’export della Lombardia è
leggermente aumentato (+0,6%), sfiorando la cifra record di 164 miliardi di euro. Gli
arretramenti subiti da alcuni settori come metalmeccanica e sistema moda, sono stati più che
compensati dalle performance positive di elettronica, farmaceutica, agro-alimentare,
elettrotecnica, cosmetica e aerospazio. Ma soprattutto, l’economia lombarda, già nel recente
passato ha mostrato di saper cogliere le opportunità offerte da nuovi mercati. Nel 2024 tra i
primi quindici mercati per crescita in valore delle esportazioni della Lombardia vi sono Arabia
Saudita (+324 milioni di euro, pari al +19,7%), Emirati Arabi Uniti (+255 milioni; +12,9%),
Qatar (+172; +30,6%), India (+170; +9,5%), seguiti da Polonia, Malesia, Libia, Bulgaria,
Algeria e Croazia.
Nel 2025 la crescita dell’economia lombarda sarà inoltre sostenuta dai consumi, che potranno
beneficiare del recupero del potere d’acquisto delle famiglie. Tassi di interesse più contenuti
consentiranno agli investimenti di tornare a crescere, soprattutto tra le imprese più innovative e
guidate da giovani. Una spinta agli investimenti potrà venire poi dalla messa a terra dei fondi
del PNRR che subirà un’accelerazione nel biennio in corso.
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Intesa Sanpaolo