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Il derby visto da Leo Turrini

Leo Turrini, la penna storica (anche) del volley. Sedici Olimpiadi estive e invernali raccontate, volto noto del giornalismo e, soprattutto, tifoso della Yuasa Battery Grottazzolina.
Turrini, arriva il derby Yuasa Battery-Cucine Lube, il primo della storia in Superlega. Che match sarà?
“Il derby marchigiano non è solo un testacoda sotto rete. È un intreccio di destini, un incrocio fra alta nobiltà e proletariato coraggioso. In assoluto è una bella storia di sport, a prescindere dalle innegabili differenze, a livello individuale e collettivo, di… curriculum!”.
Ha più volte dichiarato di essere un grande sostenitore di Grottazzolina. Dove nasce tanto affetto?
“Io ho un debole per Grottazzolina in nome della mia modestissima esperienza personale. Sono di Sassuolo ed è vero che in tempi recenti la squadra di calcio del mio paesello è stata addirittura in serie A. Ma cinquanta anni fa Sassuolo, ceramica a parte, esisteva in tv solo perché aveva un club di volley nella A1 maschile. Io ero un ragazzo e quel miracolo sportivo mi rendeva orgogliosissimo. Da allora, mi affeziono a realtà che hanno il pregio di somigliare a quella di Sassuolo. Tipo Grottazzolina, appunto”.
Il miracolo di Grottazzolina, borgo di tremila anime in Superlega, trova eguali negli altri sport?
“La pallavolo è un po’ la fotografia dell’Italia dei mille campanili. Ogni tanto sento dire che al volley mancano le metropoli. E io rispondo: chi se ne frega! Penso a quando nel rugby giocava in serie A il Noceto, un borgo nel parmigiano. E potrei fare altri esempi. Semplicemente, la passione e’ più importante della dimensione“.
Siamo al 4 marzo 2025, come vorrebbe finisse il campionato di SuperLega?
“So che è molto molto difficile, ma se Grottazzolina guadagnasse la salvezza sarebbe una grande impresa. È facile vincere scudetti o coppe a Perugia e a Trento! In ogni caso, come dice il Poeta il viaggio in sé è più importante della meta”.
Fabio Paci

 

Ufficio Stampa
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