Marche, salvo il prezzo del girasole grazie ai contratti di filiera Coldiretti – Cai per il settore energetico
Col prezzo fissato a monte gli agricoltori che hanno sottoscritto un contratto di filiera con Cai per il girasole hanno spuntato un prezzo più alto rispetto agli altri. Tra i 41 e i 42 euro più iva grazie all’operazione messa in campo da Coldiretti Marche prima dell’estate e attuata su oltre 1700 ettari. “Avevamo visto giusto nell’andare a blindare il prezzo minimo garantito del girasole ad uso energetico – dicono ora da Coldiretti Marche – Sono state tantissime le aziende che hanno deciso di stipulare il contratto con CAI per il girasole. Chi lo ha fatto oggi vedrà riconosciuto un prezzo più alto rispetto a coloro i quali si sono rivolti al mercato libero, nel quale agli agricoltori viene addebitato anche il costo di trasporto del prodotto, che va ad intaccare significativamente la retribuzione aziendale per la consegna del prodotto”.
“Sicuramente non è il prezzo migliore degli ultimi anni – sottolinea il Direttore Regionale di coldiretti Marche Alberto Frau – ma rispetto al mercato ha tenuto assolutamente benissimo e, soprattutto, ha obbligato altri acquirenti ad adeguarsi allo stesso prezzo, altrimenti si sarebbe attestato 3/4 euro al di sotto; abbiamo studiato a fondo le movimentazioni di mercato e capito sin da subito che dovevamo intervenire a sostegno del reddito dei nostri soci; su queste cose non si scherza, non c’è tempo per i proclami, per le chiacchiere da bar o per parole che si perdono al vento, su queste cose si devono fare i fatti e portare risultati”.
“Il contratto di filiera – Spiega la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni, mette al sicuro i soci nei momenti di turbolenza e si inserisce in un’ottica molto più ampia di salvaguardia del prodotto italiano; nelle Marche stiamo accompagnando i soci anche verso l’agricoltura integrata, che permette di distinguere ulteriormente il prodotto e di ricevere un contributo quinquennale di accompagnamento grazie alla misura agro-ambientale che abbiamo richiesto ed ottenuto”. Coldiretti Marche, quest’anno, ha tra l’altro chiuso anche contratti per i cereali biologici, per il cece, il farro, il Senatore Cappelli e le colture da seme.