LONGHIN( CGIL MARCHE) SU ASSEGNO UNICO
Assegno unico: nel 2023 nelle Marche, i nuclei familiari
beneficiari sono 154.347 mentre i figli percettori sono 242.839
e cioè 1,57 figli per nucleo. L’importo medio è di 159 euro,
inferiore rispetto alla media nazionale pari a 162 euro. È
quanto rende noto l’INPS nell’Osservatorio sull’Assegno Unico
Universale.
Da notare che il 42% (102.298) dei figli beneficiari fa
riferimento a nuclei con ISEE (indicatore della situazione
economica equivalente) in prima fascia, inferiori cioè a
16mila euro, per i quali l’importo corrisposto è 218 euro al
mese. Con l’aumentare del reddito ISEE, diminuiscono i figli
beneficiari e con loro anche l’importo percepito.
Per Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche, “questi
dati indicano che la maggioranza dei percettori dell’assegno
unico sono nuclei con una soglia Isee molto bassa e che pertanto
si trovano in condizioni economiche precarie e di difficoltà.
Questo significa di quanto sia stato importante questa misura
per migliorare la situazione economica delle famiglie”.
Per Silvia Cascioli, responsabile Patronato INCA Cgil Marche, “è
utile ricordare che l’assegno unico è una misura entrata a
regime dal 1 marzo 2022 e ha inglobato due prestazioni a quella
data vigenti: l’assegno al nucleo familiare e le detrazioni
fiscali per figli a carico. Pertanto, la valutazione sulla
necessità di investire sulla misura deve tenere conto di una
prospettiva di insieme rapportata al nuovo parametro di
riferimento che è il modello Isee”.
Per questo, “sarebbe un grave errore tagliare le risorse da
destinare all’assegno unico; in realtà la priorità dovrebbe
essere quella di ripensare alle politiche per la natalità se
vogliamo invertire il trend dell’inverno demografico.
Piuttosto, ci si dovrebbe preoccupare di rimuovere le
discriminazioni che subiscono gli stranieri che hanno i figli
all’estero e che non possono richiedere la prestazione all’Inps
e nemmeno le detrazioni fiscali”.