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Nasce SLAFOOD. Con l’Associazione Professionale Cuochi Italiani, oltre 30 chef a sostegno dei progetti nutrizionali dei Centri Clinici NeMO

Una straordinaria collaborazione del mondo del food per proporre ricette gustose e appaganti

per le persone con la SLA.

Milano, 3 maggio 2023 – Presentata oggi al Congusto Gourmet Institute di Milano, SLAFOOD è
l’Associazione che unisce il talento degli chef italiani per sostenere i progetti di presa in carico
nutrizionale dei Centri Clinici NeMO. Oltre trenta chef hanno risposto con entusiasmo all’invito, tra
i quali i maestri Carlo Cracco e Roberto Valbuzzi.
Nel solco della quindicinale esperienza clinica dei Centri NeMO, questa nuova sfida mira a
migliorare sempre più la qualità di vita di chi vive con la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica),
malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, le cellule nervose cerebrali e del midollo
spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria. A raccontare le motivazioni di
questo progetto è stato il Presidente, Davide Rafanelli, che convive con la malattia da quasi due anni
e paziente del Centro NeMO di Milano, insieme all’amico fraterno Roberto Carcangiu, Presidente
APCI Chef, l’Associazione Professionale Cuochi Italiani, e Vicepresidente di SLAFOOD.
“Sono convinto che la cucina sia prima di tutto un atto d’attenzione nei confronti dell’altro e,
l’attenzione, è in fondo un atto d’amore – dichiara lo chef Roberto Carcangiu – per questo ho risposto
immediatamente alla chiamata dell’amico Davide. Quando la ricerca ed il talento in cucina sono messi
al servizio degli altri, non possono che far esprimere al meglio la nostra professionalità e la passione
per il nostro lavoro”.
L’idea di creare l’associazione nasce, infatti, da Davide Rafanelli, imprenditore che ha trascorso gli
ultimi dieci anni in ambito food e progetti di inclusione sociale. Dopo la diagnosi di SLA, ha scelto di
mettere al servizio le proprie competenze per sostenere i progetti di cura mirati a conservare e
custodire il valore dello stare a tavola e della qualità di vita, al di là della malattia. La disfagia
impone enormi difficoltà nella deglutizione e nella gestione in bocca del cibo e di liquidi e colpisce
molto spesso anche chi è costretto a convivere con una malattia neuromuscolare. Chi ne soffre ha
spesso a che fare con piatti che non pongono attenzione al diritto di ciascuno di continuare a godere
del piacere del gusto e del condividere il valore dello stare a tavola.
Il percorso di arrivare a fondare l’associazione SLAFOOD risale al 21 giugno 2022, data in cui si
celebra in tutto il mondo lo SLAGlobal Day, la Giornata Mondiale sulla SLA. “Abbiamo voluto
simbolicamente questa data – spiega Davide Rafanelli, nato a Lanzo Torinese e brianzolo d’adozione
– perché il solstizio d’estate porta con sé un profondo sentimento di rinascita e, soprattutto, di
speranza in un punto di svolta per la ricerca delle cause, dei trattamenti e delle cure efficaci per
sconfiggere questa patologia”.
Beneficiari dei progetti di sostegno promossi da SLAFOOD sono i Centri Clinici NeMO,
(Neuromuscular Omnicenter), il network nazionale specializzato nella cura e nella ricerca sulla SLA e
le malattie neuromuscolari. Fondati su un approccio di cura multidisciplinare, i NeMO hanno proprio
come mission il miglioramento della qualità di vita. Ecco perché da sempre pongono attenzione anche
alla sfera della nutrizione, che non solo risponde ai bisogni primari e di sicurezza per la salute della
persona, ma pone attenzione anche al valore relazionale e di inclusione sociale dello stare a tavola. Il
sodalizio consolidato con lo chef pluristellato Mauro Uliassi ne è una testimonianza concreta.
Presenti all’evento il Direttore Generale dei sette Centri NeMO, Stefano Regondi, e Federica Cerri,
medico neurologo, referente area SLA del Centro NeMO di Milano.
I Centri NeMO si prendono in carico di tutta la famiglia che vive l'esperienza di malattia, dando
risposte ai bisogni, trovando soluzioni per superare le difficoltà e per migliorare concretamente la

qualità di vita di ogni suo componente. – dichiara Stefano Regondi, direttore generale dei Centri
Clinici NeMO, che continua – Ed in questo percorso, il tema della presa in carico nutrizionale è
prioritario, con la presenza di un team dedicato, in grado di fornire i giusti strumenti per affrontare le
problematiche tipiche delle nostre patologie, come la disfagia, la difficoltà nella masticazione ed il
controllo del peso”.
SLAFOOD, ponendo dunque l’accento su uno degli aspetti fondamentali che interessano la patologia,
promuoverà eventi, cene e progetti specifici coinvolgendo chef, cuochi, maestri pizzaioli e aziende
del settore food per raccogliere fondi a sostegno della presa in carico nutrizionale. Particolare
attenzione sarà data alla valorizzazione dei piatti preparati con consistenze modificate, grazie alla
supervisione scientifica del team dei Centri NeMO, per permettere a chi ha problemi di disfagia di
poterli gustare in sicurezza e sensibilizzare tutti sull’importanza di questo tema. Clinici e ricercatori
saranno al fianco in ogni iniziativa, aggiornando anche su quanto la ricerca sta compiendo e quanto
c’è ancora da compiere.
Commozione e voglia di sostenere SLAFOOD nei prossimi appuntamenti è stata espressa dagli chef
presenti in sala. Da Elio Sironi, la cucina è impegno e responsabilità, sono commosso e felice a
Felix Lo Basso, sostenere l’Associazione, mi tocca il cuore. Da Gabriele Gorlato, abbiamo il dovere
di portare avanti un messaggio di positività, a Fabio Zanetello, sono molto orgoglioso e credo che nei
momenti di difficoltà gli chef debbano sostenersi a vicenda. E ancora, da Roberto Valbuzzi, il nostro
è un mestiere bellissimo di condivisione e di unione a Francesco Falanga, grazie al cibo abbiamo il
dovere di regalare esperienze di gusto. Da Stefano Callegaro, il cuoco ha il privilegio di portare le
proprie conoscenze a chi ha pieno diritto di vivere piccoli momenti di gioia anche di fronte alle
difficoltà della vita, a Sergio Mei, Andrea Bevilacqua, Domenico Della Salandra, Christian
Benvenuto. Emozionato anche Marco Pedron, Direttore Didattico Sistema Pasticceria Congusto
Gourmet Institute. Prima dei saluti finali, il videomessaggio di Carlo Cracco, sono felice di collaborare
con l’Associazione, è nostro dovere esserci.
Presto sarà reso noto il programma delle prime iniziative, ciascuna con le sue specificità e i suoi piatti
stellati ma, per tutti, lo stesso messaggio: il talento che diventa dono per continuare a gustare il valore
della vita.