Macerata

Al Teatro Massimo di Palermo va in scena Norma in uno spettacolo coprodotto con lo Sferisterio

C’è un po’ di Macerata in questi giorni sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo, una delle più importanti fondazioni lirico-sinfoniche italiane: è infatti coprodotto con l’Associazione Arena Sferisterio lo spettacolo con la regia di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi per il capolavoro di Vincenzo Bellini, Norma che sarà in scena da domenica 16 a domenica 23 aprile 2023.

Una grande occasione di visibilità per il festival maceratese, dove questo spettacolo – assai suggestivo con le scene di Federica Parolini e i costumi di Daniela Cernigliaro ispirati all’artista sarda Maria Lai – è andato in scena per la prima volta nel 2016. Il pubblico di Palermo lo ha già apprezzato nel 2017 e adesso si preannuncia un ulteriore grande successo con prenotazioni da tutto il mondo e la diretta streaming sulla webtv disponibile al sito teatromassimo.it (16 aprile, ore 20).

In scena, nel ruolo iconico della sacerdotessa che si rivolge alla luna per invocare la pace nella Gallia invasa dai romani, il celebre soprano Marina Rebeka, con al suo fianco l’altrettanto conosciuto tenore Dmitry Korchak che, ad agosto, sarà poi Edgardo nella Lucia di Lammermoor allo Sferisterio. Oroveso, padre di Norma, è il basso Riccardo Fassi; Adalgisa, rivale di Norma, è il mezzosoprano Maria Barakova; completano il cast  Massimiliano Chiarolla (Flavio) e Elisabetta Zizzo (Clotilde). A dirigere Orchestra e Coro del Teatro Massimo il giovane Lorenzo Passerini; maestro del coro Salvatore Punturo. In alcune repliche saranno in scena Desirée Rancatore (Norma), Matteo Falcier (Pollione), Lilly Jørstad (Adalgisa).

“La nostra Norma – dicono i registi Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi – è ancestrale, rituale, arcaica, fatta di donne che tessono e di fili che si dipanano come quelli delle Parche, di vaticini alla luna . Una Norma ispirata alla Sardegna profonda di Maria Lai, l’artista scomparsa qualche anno fa … C’è una frase di Maria Lai che dice: “ci sono delle persone che nascono con la sensazione di non appartenere alle leggi di questo mondo, e questa cosa le fa soffrire perché si sentono escluse, fin quando non capiscono che questo in realtà le rende libere, e lì sta la loro forza, e lì si esprimono e diventano sé stesse. Una frase in cui noi ci riconosciamo in pieno e che sembra scritta anche per Norma, una donna che ha la sensazione di vivere la propria vita amplificata, come se venisse da un altrove. Costretta alle leggi di questo mondo, si è trovata ingabbiata nelle sue stesse reti ma alla fine capisce di aver compiuto un vero atto di libertà: aver generato dei figli e dato loro un futuro in una società rinnovata, mescolata, “impura”, senza confini e senza muri”

Macerata, 15 aprile 2023 (ft)

Ufficio stampa
Floriana Tessitore | Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione