Macerata

FAI e Istituto Agrario: 100 visitatori alla scoperta dei luoghi suggestivi della scuola

Studentesse e studenti hanno fatto da Cicerone ai presenti. Visite al Convitto, realizzato nel secondo Ottocento, alla biblioteca, con volumi unici per il mondo agricolo, e alla cantina, con il suo laboratorio enologico

Macerata 28 novembre – Ampia partecipazione per l’evento FAI & Istituto Agrario “Garibaldi” di Macerata. La scuola maceratese, diretta dalla prof.ssa Antonella Angerilli, ha stretto una collaborazione con la delegazione maceratese del FAI, rappresentata dal Capo Delegazione Giuseppe Rivetti, per un’apertura straordinaria degli ambienti scolastici di particolare interesse e suggestione. Circa cento visitatori hanno avuto l’occasione di scoprire alcuni luoghi suggestivi, presentati da studentesse e studenti dell’Istituto, i Ciceroni di questo appuntamento.

Tra gli ambienti visitati si è partiti dal Convitto, nato con la Scuola Agraria, capace di garantire un servizio necessario a soddisfare le esigenze dei convittori e dei semiconvittori. Dopo l’istituzione della Colonia agricola nel 17 marzo 1868, da cui trae origine l’Istituto, nel 1877 fu completata la nuova sede, un fabbricato di grandi dimensioni posto nel centro del più grande dei poderi. Il Convitto fu poi intitolato a Garibaldi nel 1907; al suo interno si può ammirare un importante busto del generale condottiero, realizzato nel 1917 da Giuseppe De Angelis.

Quindi si è passati alla biblioteca che contiene un patrimonio costituito da circa 10.000 volumi: una rara edizione dell’enciclopedia Treccani, numerose collane di opere di narrativa e di storia, preziosi libri d’arte. Il settore che rende la biblioteca unica, almeno nella provincia di Macerata, è quello inerente all’area professionale che raccoglie opere anche antiche, relative all’agronomia, all’enologia, alle scienze e alla zootecnia. L’Istituto, oltre a possedere diversi fondi librari molto importanti, è la sola realtà scolastica a detenere un rilevante fondo librario ceduto dai discendenti di Giacomo Leopardi, interessante per ciò che attiene l’approccio al paesaggio agrario e al mondo contadino maceratese espresso dall’antica famiglia del poeta.

Il tour si è concluso con la cantina, luogo di produzione che vanta anche un innovativo laboratorio enologico. Non solo, la cantina è caratteristica pure da un punto di vista architettonico: infatti ha una struttura voltata a tre campate, quella centrale è a botte mentre le laterali sono lunettate; la geometria della volta è evidenziata dalla presenza di membrature arcate di rinforzo che trovano sostegno nei peducci in pietra posti a testata.

La presentazione degli ambienti è stata arricchita da letture sul tema “vino e letteratura”; non poteva mancare la degustazione dei vini prodotti dall’azienda scolastica: Rosso Piceno DOC, Colli Maceratesi Bianco DOC e bollicine.


Dott. Carlo Scheggia