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DOPO DUE RISOLUZIONI CHE CONDANNANO LA SCHIAVITÙ DELLE MISSIONI CUBANE, IL PARLAMENTO EUROPEO ESAMINA LE LORO CONDIZIONI DI LAVORO DISUMANE ­

Giovedì 17 novembre 2022 alle 14:00 CET (ora di Bruxelles), la Delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con l’America Centrale e Cuba (DCAM) esaminerà le condizioni di lavoro schiavistico nelle missioni mediche di Cuba, un business multimiliardario di capitalismo schiavistico di Stato esercitato dal governo cubano con tutti i suoi lavoratori civili a contratto all’estero.

 

I gruppi interessati sono tra i 50.000 e i 100.000 lavoratori civili cubani che lavorano in multinazionali o per Stati terzi ospitanti, attraverso contratti di “agenzia di collocamento” con il governo cubano, che si fa pagare tra il 75% e il 95% del salario di ogni lavoratore all’estero, lasciando loro e le loro famiglie in condizioni di impoverimento che le Nazioni Unite non hanno esitato a definire schiavitù moderna.

 

Durante l’incontro, Javier Larrondo, presidente di Prisoners Defenders, terrà una presentazione sul sistema di schiavitù e la presidente dell’Associazione Medica Cubana Libera, Idalma Leyva, un’istituzione che difende i diritti dei medici e dei pazienti cubani dentro e fuori l’isola, condividerà la propria esperienza. Le autorità cubane sono state invitate ma non hanno ancora risposto alla loro partecipazione.

 

Queste presentazioni metteranno in guardia sulla situazione di schiavitù subita dai medici cubani in Paesi come il Messico (EN / ES / FR / IT), schiavitù esercitata grazie all’impegno personale del suo presidente, Andrés Manuel López Obrador, e sullo scandalo in Europa causato dall’accordo per l’assunzione di medici cubani stipulato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in contrasto con la legislazione europea. Andrés Manuel López Obrador, e lo scandalo che ha suscitato in Europa l’accordo per l’assunzione di medici cubani stipulato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che contravviene alla normativa europea sull’esercizio della professione medica e che, inoltre, consegna al regime cubano il 75% degli stipendi mensili dei medici cubani, mentre questi vengono portati via in stato di schiavitù.

 

In allegato l’agenda dell’evento, nella speranza che serva a porre fine alla piaga del traffico di esseri umani nel mondo, soprattutto nel caso di Cuba, un Paese che ha istituzionalizzato la schiavitù come principale fonte di reddito (circa 3 volte il fatturato del Paese derivante dal turismo).

 

Per esercitare il lavoro forzato, oltre a molte altre misure, se un medico cubano lascia il suo posto, con o senza preavviso, o se non torna a Cuba con la forza dopo anni di lavoro, gli viene proibito di tornare a Cuba e di vedere la sua famiglia per 8 anni, il che ha causato l’orfanità a Cuba di migliaia di figli di professionisti all’estero. Questo fatto è stato denunciato nella Revisione periodica di Cuba che il Comitato per i diritti del fanciullo ha effettuato lo scorso giugno

Prisoners Defenders International