Spettacoli

La grande musica protagonista, questo fine settimana, al XXII Festival Pergolesi Spontini, con tanti concerti di artisti di fama internazionale e giovani talenti

Venerdì 16 settembre ore 21 al Teatro Pergolesi c’è “Play Gershwin”, un concerto che rende omaggio al pensiero musicale di uno dei più straordinari musicisti di tutti i tempi. In scena sono tre artisti di fama internazionale: Enrico Pieranunzi è da anni ambasciatore del jazz italiano nel mondo, con il suo pianoforte; suo fratello Gabriele Pieranunzi è uno di migliori violinisti classici italiani – è “spalla” del Teatro San Carlo di Napoli – ma il fratello gli ha trasmesso anche la passione per il jazz; Gabriele Mirabassi è un fantastico virtuoso del clarinetto, che si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz, suonando spesso – oltre che con i fratelli Pieranunzi – insieme a Richard Galliano, John Taylor, Roberto Gatto e Mario Brunello.

“Play Gershwin”, su trascrizioni ed elaborazioni originali dello stesso Enrico Pieranunzi, è un emozionante viaggio tra le melodie e i ritmi dell’innovativo e geniale compositore statunitense. Figura centrale nella storia della moderna musica americana, Gershwin fu insieme songwriter dalla vena inesauribile, pianista brillantissimo, compositore di fervida immaginazione. Ma fu soprattutto lucido assertore di una visione straordinariamente profetica della musica, al cui centro troviamo quella fusione jazz/classica che ha anticipato di quasi un secolo quanto sta accadendo oggi intorno a noi. Ne sono esempi notissimi “An American in Paris” e “Rhapsody in Blue”, che vengono proposti al pubblico in versioni cameristiche capaci, grazie all’appassionato lavoro di trascrizione operato da Enrico Pieranunzi, di mantenere tutto il fascino e l’energia delle versioni originali.

Nella stessa giornata, ore 19 ci sarà una cantina ad accogliere il Festival, la Cantina Sartarelli di Poggio San Marcello, per un “Wine Concert II”, con il pianista giapponese Keigo Mukawa e lo spagnolo Trio Nacedo formato da Lidia Serra (violino), Inés Moreno (viola) e Clara Muñoz (violoncello), in programma il Quartetto per pianoforte e archi n. 2 in mi bemolle maggiore K 493 di Mozart, l’Alborada del gracioso di Maurice Ravel, il Quartetto per pianoforte n. 3 in do minore op. 60 di Brahms; al concerto segue una degustazione di vino. Questo concerto è in collaborazione con Residart, la prima rete di Residenze d’Artisti nata nelle Marche, e grazie a Orlando European Summer Course for Chamber Music con i quali la Fondazione Pergolesi Spontini ha sottoscritto un partenariato per produzioni musicali e corsi di specializzazione di Musica da Camera. Questi ciclo di eventi musicali propone ancora due appuntamenti.

Sabato 17 settembre ore 21 al Teatro Pergolesi, il Festival omaggia il magistero di Giovanni Battista Pergolesi mettendo per la prima volta a confronto il suo capolavoro “Stabat mater”, con l’omonima composizione di Antonio Caldara. Giulio Prandi dirige il Coro e Orchestra Ghislieri per un evento in collaborazione con Festival MiTo SettembreMusica, cantano Paola Valentina Molinari, Marta Fumagalli, Raffaele Giordani, Matteo Bellotto. Gruppo in residenza permanente al Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri di Pavia, Coro e Orchestra Ghislieri sono una della realtà italiane più originali nel campo della musica storicamente informata. La profonda passione del suo direttore Giulio Prandi per il repertorio sacro italiano del XVIII secolo è l’occasione per ascoltare una nuova esecuzione della celebre sequenza pergolesiana del 1734 cui viene affiancata l’opera del veneziano Antonio Caldara.

Precede il concerto, alle ore 18 alle Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi (ingresso gratuito), la presentazione del libro “Vita breve di un genio. Pergolesi e il suo tempo” (Theta Edizioni, 2021). In questa occasione il direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini, dialoga con gli autori Mariapiera Marenzana e Andrea Frova. “Vita breve di un Genio” è un romanzo storico che narra le vicende, le passioni e soprattutto il genio di Giovan Battista Pergolesi. L’infanzia a Jesi, culla familiare sempre amata e ricordata, dove sboccia il suo enorme talento. E poi Napoli, caotica e vitale, dove il germoglio si fa fiore. Pergolesi brucia le tappe e raggiunge rapidamente la gloria grazie alle sue più sublimi composizioni. Come suggello di un’esistenza breve ma folgorante, la creazione dello “Stabat Mater”, capolavoro immortale.

Domenica 18 settembre ore 11 alla Chiesa degli Aroli di Monsano c’è il concerto “Residart II”, con il pianista Keigo Mukawa e al violino Victoria Tulskaya su brani di Beethoven (la Sonata per violino e pianoforte n. 5 in fa maggiore, op. 24 “La Primavera”), Ravel (Prélude in la minore), e le celebri variazioni sui temi della Carmen di Bizet scritte da Vladimir Horowitz.

Stessa giornata, dalle ore 16,15 alle ore 19, su 5 turni, il concerto “Märchenbilder. Robert Schumann e Federico II” propone un modo nuovo di vivere il Museo Federico II di Jesi, esplorato e rivisitato come affascinante e poliedrico palcoscenico musicale grazie a Marta Tacconi (pianoforte) e Malgorzata Maria Bartman (viola), per un appuntamento in collaborazione con Fondazione Federico II Hohenstaufen e Museo Federico II Stupor Mundi. Il progetto propone di trasferire i contenuti inerenti alla figura di Federico II e del suo contesto storico attraverso il capolavoro musicale per viola e pianoforte, in quattro movimenti, Märchenbilder op.113 del compositore romantico Robert Schumann. Il Museo offre, grazie all’organizzazione delle sue sale, la possibilità di rendere il significato del titolo schumanniano

Märchenbilder, ovvero Quadri Fiabeschi: le quattro miniature musicali da cui è costituito il ciclo sono eseguiti all’interno di quattro differenti sale più rappresentative del Museo, dove è ricollocato di volta in volta il pianoforte. La musica, ricca di simboli e allegorie di un mondo proiettato verso un ideale armonia celeste, è motore narrativo della “Fiaba” dell’Imperatore che ha segnato la storia all’insegna della parola meraviglia.

In serata, alle ore 21, il palcoscenico del “Pergolesi” ospita il duo pianistico israeliano Sivan Silver e Gil Garburg, virtuosi della grande e spesso sottovalutata arte del suonare a quattro mani su un’unica tastiera. Partner nella vita e nella musica, i due pianisti eseguono duetti pianistici di Schubert (Deutscher con due trii D.618 e Divertissement sur des motifs originaux français D.823) e la celebre Shéhérazade di Nikolai Rimsky-Korsakov nella versione originale scritta dall’autore per pianoforte a quattro mani.

Acclamati in egual misura dal pubblico e dai critici di tutto il mondo, il duo è ospite assiduo delle migliori orchestre, festival e associazioni concertistiche. Il duo si è esibito alla Carnagie Hall, al Lincoln Center, al Musikverein di Vienna, al Festival di Salisburgo, Rimsky-Korsakov alla Sydney Opera House e alla Filarmonica di Berlino: hanno suonato in circa 70 paesi nei 5 continenti e collaborano regolarmente con Israel Philarmonic, St. Petersburg Philharmonic, Melbourne Symphony e Deutsche Kammerphilharmonie.

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Fondazione Pergolesi Spontini
Teatro G.B. Pergolesi