Regione

Uiltec, Broglia confermato segretario regionale: “Chiediamo un tavolo in Regione per il futuro energetico delle Marche”

Sarà ancora Manuel Broglia a guidare i lavoratori dei settori chimica, energia e tessile delle Marche iscritti alla Uil. Lo ha deciso il congresso regionale della Uiltec che si è tenuto questa mattina a Senigallia alla presenza del segretario generale Paolo Pirani, della segretaria generale aggiunta Daniela Piras, di Claudia Mazzucchelli, segretaria generale Uil Marche e del segretario nazionale Daniele Bailo. Settori che hanno sentito forte la crisi di questi anni e che adesso, tra guerra, sanzioni e rincari, sono alla ricerca di risposte. “La questione energetica ha certamente un ruolo centrale – ha spiegato Broglia – I prezzi di gas e petrolio rispetto all’ultimo quadrimestre del 2021 sono saliti di oltre il 50% con punte ancora superiori. Se non si creano alternative durature e condivise in Europa il pericolo di un arresto di attività produttive anche importanti può farsi incombente nel breve periodo con conseguenze molto inquietanti sull’occupazione. In passato, per la miopia della politica di ogni colore che non ha saputo assumersi le responsabilità del futuro della nostra comunità, sono state sprecate delle occasioni di sviluppo che avrebbero consentito anche al nostro territorio di affrontare al meglio l’ emergenza energetica che stiamo attraversando. Pensiamo al progetto approvato del rigassificatore che vedeva coinvolta l’area della Raffineria di Falconara con l’aiuto e la sapienza dei tecnici Saipem. Di fatto un progetto Made in Marche al servizio della territorio. Ritenendo centrale per lo sviluppo produttivo della nostra regione il tema energetico, chiediamo alla Regione di attivare un tavolo di confronto sulla Transizione Energetica che sia funzionale a monitorare il fabbisogno energetico regionale, individuare zone di sviluppo di impianti, intercettare fondi PNRR e mettere a sistema le qualificazioni dei nostri lavoratori del settore unitamente al sistema universitario”. Una situazione resa ancor più complicata dal conflitto in Ucraina. I cui riflessi danneggiano direttamente il settore moda. “Le Marche sono la prima regione italiana esportatrice dei mercati di alta fascia e lusso: nel 2021 hanno coperto il 30% dei flussi verso la Russia e il 27,5% per cento verso l’Ucraina – ha evidenziato Broglia – e le previsioni di inizio anno indicavano il 2022 come l’anno della definitiva ripresa economica. La realtà è cambiata repentinamente: al forte incremento dei prezzi registrati già ad inizio anno spinti al rialzo dall’incremento dei costi delle materie prime, dell’energia e della logistica, si è aggiunta l’invasione russa dell’Ucraina”. In particolare il distretto calzaturiero rappresenta la più importante concentrazione spaziale di imprese calzaturiere in Italia e una delle principali fonti di ricchezza e lavoro della regione Marche: oltre 3mila aziende tra calzaturifici e imprese dell’indotto specializzato nella produzione di parti di manufatti per la calzatura danno lavoro a circa 26.000 addetti. “Un’alta concentrazione di esperienze, professionalità e know how difficilmente riscontrabili in altre realtà; nel corso degli ultimi 20 anni il tessuto produttivo del distretto ha subito un forte ridimensionamento – ha sottolineato il segretario – tra crisi economica e sisma. L’export del distretto ha subito tra il 2006 e il 2019 una flessione del 23%, che corrisponde a un valore pari a 444 milioni di euro”. Le luci? “Nonostante le difficoltà – ha concluso Broglia – il distretto può ancora contare su un know how invidiabile e riconosciuto a livello internazionale. Vi sono tutte le condizioni per invertire l’attuale trend negativo e rilanciarlo. Per affrontare il periodo è necessario sostenere la liquidità delle imprese, incentivare gli investimenti in innovazione e formazione, nonché sul digitale, sul green e sull’internazionalizzazione. Occorre diversificare i mercati di sbocco dei prodotti e favorire le logiche di filiera per riposizionare il prodotto su fasce di prezzo elevate, favorire lo sviluppo di consorzi aziendali e di imprese leader del distretto. Tutte azioni che necessitano interventi di accompagnamento alla transizione del distretto con ammortizzatori straordinari al fine di tamponare nell’immediato le ricadute del conflitto russo-ucraino e con incentivi alle assunzioni anche attraverso lo sgravio totale dei contributi per le aziende, consentendo il re-shoring della fase produttiva dell’orlatura delle tomaie quasi totalmente delocalizzata e ad alto impiego della manodopera”.