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ASSOCALZATURIFICI: PARTE DALL’EST LA RIPRESA DELLA SCARPA MADE IN ITALY

Milano 8 novembre 2021

 

Segnali importanti sul fronte internazionale per le calzature italiane. Dopo l’esito positivo dell’edizione di settembre di Micam Milano che ha rilevato soddisfazione tra gli espositori e il pubblico intervenuti, Assocalzaturifici registra feedback incoraggianti anche dalle manifestazioni b2b nell’Europa Orientale e Asia Centrale. Si sono infatti concluse da pochi giorni le rassegne in Russia, Kazakistan e Ucraina. Le manifestazioni si svolgono in mercati significativi per l’export delle imprese made in Italy, in quanto si è radicata una distribuzione retail piuttosto frammentata di family business, in cui il prodotto italiano di qualità ha fatto breccia negli ultimi 15 anni e ha mantenuto posizioni importanti nonostante le crisi politiche, finanziarie e, più recentemente, il diffondersi della pandemia e le chiusure forzate.
Alcuni dati per tracciare il perimetro di questi mercati. Nei primi sei mesi del 2021l’export di calzature verso i mercati dell’area CSI ha registrato 2.724.463 paia, di cui 2.052.209 verso la Russia che copre il 9° mercato in termini di valore e il 10° in volume nella graduatoria dei Paesi di destinazione nel periodo gennaio-giugno 2021. Analizzando l’export  si collocano in pole position le Marche con 40.50 mln di fatturato (+21,2% rispetto al primo semestre 2021), seguite dalla Lombardia con 23.58 mln di euro (+56.7% rispetto al 2020), il Veneto con 20.07 mln di euro (+25.8% sul 2020), l’Emilia-Romagna con 18.86 mln di euro (+39.4% sul 2020) e la Toscana con 12.59 mln di euro (+82.4% rispetto al 2020).  Per quanto riguarda il Kazakistan, relativamente al solo settore calzaturiero, il primo semestre di quest’anno registra una stabilità in valore (+0,5%) e una lieve flessione nelle quantità (-7,6%), se confrontato con il medesimo periodo del 2020. Più decisa la ripresa in Ucraina, il secondo mercato dei paesi dell’ex Unione Sovietica per importanza. Il primo semestre del 2021 segna, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un recupero a doppia cifra dell’export, sia in quantità (+22,2%) che a valore (+28,1%). I due mercati, ovvero Ucraina e Asia Centrale complessivamente, fino al 2019 valevano oltre 70 milioni di euro di export di cui 42 milioni e 20 milioni Ucraina e Kazakistan, rispettivamente. Nel primo semestre 2021, le aziende italiane hanno esportato verso il Kazakistan scarpe per un valore di 7,5 milioni di euro, mentre verso l’Ucraina per un valore di oltre 18 milioni di euro. La fascia di mercato presidiata dal prodotto italiano si conferma, evidentemente, il medio alto e alto di gamma, con un prezzo medio wholesale che sfiora i 70 euro al paio.

La ripartenza dei consumi, seppure graduale, e il lento ritorno alla normalità, nonostante in molti di questi Paesi i livelli di contagio siano ancora preoccupanti e i Governi, soprattutto in Russia e Ucraina, stiano riconsiderando misure di contenimento che limitano la mobilità delle persone, hanno spinto in maniera inequivocabile presenze ed ordini da parte dei buyer in visita agli eventi organizzati da Assocalzaturifici in collaborazione con Ente Moda Italia, ICE Agenzia e le altre associazioni di categoria, Sistema Moda Italia, Assopellettieri e Associazione Italiana Pellicceria, appartenenti a Confindustria Moda.

 

Nel dettaglio l’esito delle tre manifestazioni, di cui le prime due con la collaborazione di EMI:

LaModaItaliana@Almaty ha confermato le positive previsioni con un’affluenza di oltre 230 buyer prevenienti da tutte le province del Kazakistan, da Uzbekistan e dagli altri Paesi dell’Asia Centrale. Nella strategia di Assocalzaturifici in questo momento c’è il rafforzamento dell’evento quale hub di networking con gli operatori della regione centro-asiatica attraverso nuove partnership strategiche che agevolino la presenza degli imprenditori italiani sul mercato, come quella con il vettore NEOS spa per il trasporto aereo dedicato, e il lancio di un progetto di comunicazione a vantaggio della distribuzione made in Italy sui canali di social media marketing, con un occhio speciale rivolto a canali digitali e marketplace.

Kiev invece ha consolidato il proprio ruolo baricentrico di evento unico dedicato alla moda italiana nel Paese e ha ospitato oltre 100 buyer nelle sale dell’Intercontinental Hotel della capitale. Un mercato, quello ucraino, che ha accelerato la ripresa già nell’ultimo trimestre dell’anno e ha premiato i marchi italiani con un’affluenza importantissima nel corso dell’ultima edizione di MICAM Milano.

Infine Obuv’ Mir Kozhi a Mosca, manifestazione organizzata da Bologna Fiere e promossa con il patrocinio di Assocalzaturifici, ha registrato risultati estremamente positivi in termini di ordini e contatti acquisiti, con un’affluenza in linea con le aspettative, positive, della vigilia. La collaborazione con ICE Agenzia ha portato una selezione importante di buyer provenienti da diverse regioni della Federazione Russa. La strategia di Assocalzaturifici verterà sull’ulteriore crescita della manifestazione e sullo sviluppo della campagna di influencer marketing drive to store lanciata quest’anno per spingere le vendite delle migliori boutique made in Italy.

Positivo il sentiment emerso dagli espositori che hanno creduto negli eventi, pur in una congiuntura non certo semplice quale l’attuale.  Tra le voci raccolte, soddisfazione espressa da Loredano Corvaro – responsabile commerciale Vittorio Virgili – per cui a  “Kiev si è registrata una buona affluenza di clienti.  Naturalmente è importante continuare ad esserci ad ogni edizione” e Marino Fabiani – omonima azienda – “A Kiev si è sempre lavorato bene, molti clienti scelgono gli articoli a MICAM e poi nella capitale ucraina confermano gli ordini e pagano gli anticipi. Non c’è mai stato un calo effettivo in quello che resta un mercato importante”.

Sulla stessa linea d’onda Giovanni Fabiani – omonima azienda – che da Obuv Mosca riferisce che “ è andata bene,  certo non come nel periodo pre-pandemia. Abbiamo venduto un 30% in meno di paia ma il mercato regge ed è importante continuare ad esserci”.  Altra voce entusiasta da Obuv , Federico Zen Responsabile linea Cesare Casadei: “Ci siamo  presentati con la nuova linea Cesare Casadei più easywear rispetto alla linea Casadei e siamo rimasti soddisfatti. Buono l’afflusso dei visitatori sia per la qualità che per la quantità. Questo è un mercato importante.”

Luca Guerrini – Blue Star – dichiara che “L’esperienza di Almaty è stata più che positiva . Abbiamo rivisto clienti che non vedevamo da anni e anche dei nuovi. C’era voglia di comprare. Questa continua ad essere una fiera più favorevole per chi fa un prodotto da uomo”. Dello stesso tenore Sara Cuccu – Loriblu – che riguardo Almaty commenta ” siamo abbastanza soddisfatti anche per l’acquisizione di nuovi clienti. Si è trattato della stagione estiva,  che in questo mercato è molto breve,  per cui siamo sicuri che l’invernale andrà ancora meglio.”

Rimanendo in ambito Est Europa, Assocalzaturifici ha sviluppato un progetto di influencer marketing per sostenere il made in Italy in quei paesi, collaborando con influencer e blogger locali durante l’ultima edizione di MICAM Milano. Ognuno ha pubblicato storie e un post con album di foto per promuovere le boutique di calzature made in Italy. Una iniziativa per promuovere MICAM Milano il salone internazionale leader a livello mondiale per le calzature, condividere le nuove tendenze di mercato, far capire l’impegno degli artigiani e la qualità che contraddistingue la calzatura italiana oltre a promuovere Milano come città del design, moda , arte e cultura.Nel concreto i vari blogger hanno illustrato la fiera ai rispettivi follower soffermandosi sui vari brand italiani spiegandone le caratteristiche. Confortanti i risultati. Infatti tutte le stories appositamente create hanno ottenuto un buon tasso di reach (1380) e di visualizzazioni (oltre 22.300).