Spettacoli

Al via oggi al Teatro Pergolesi di Jesi le prove LA SERVA PADRONA di Pergolesi

Con la tradizionale riunione di compagnia, alla presenza della direzione e delle maestranze della Fondazione Pergolesi Spontini, si sono aperte nel pomeriggio di oggi (venerdì 8 ottobre) al Teatro Pergolesi di Jesi le prove della nuova produzione lirica de “La serva padrona” di Giovanni Battista Pergolesi (1733) in dittico con “The telephone” (1947) di Gian Carlo Menotti. I due titoli andranno in scena sabato 23 ottobre ore 20,30 e domenica 24 ottobre ore 16, con anteprima giovani giovedì 21 ottobre alle ore 16. A guidare la compagnia saranno il il regista e scenografo Jacopo Fo – eclettico artista fondatore della Libera Università di Alcatraz e figlio d’arte, di Dario Fo e Franca Rame – e il direttore d’orchestra Flavio Emilio Scogna, che nel 2019 ha diretto a Jesi la prima mondiale della versione italiana di “Aucassin e Nicolette” di Mario Castelnuovo-Tedesco. Nel nuovo allestimento e nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Ente Concerti “Marialisa de Carolis” Sassari, le luci sono di Marco Scattolini, aiuto regia Matteo Mazzoni. Cantano il soprano Giulia Bolcato (Lucy/Serpina) e il baritono Filippo Polinelli (Ben/Uberto); nel doppio ruolo di Vespone e del servo muto sarà l’istrionico attore Mario Pirovano, erede artistico ed allievo prediletto del Premio Nobel per la letteratura, Dario Fo.

Sarà questo il prossimo appuntamento della 54esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, che si è aperta a maggio con l’opera contemporanea “Notte per me luminosa” di Marco Betta, e successivamente con “Maria de Buenos Aires” di Astor Piazzolla (ad agosto) e con il Concerto Lirico Sinfonico dell’Orchestra Rossini del 7 ottobre.

Intermezzo buffo di Giovanni Battista Pergolesi, “La serva padrona” venne rappresentata per la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli nel 1733, accanto all’opera seria “Il prigionier superbo”, dello stesso Pergolesi. Narra la vicenda di Serpina, furba serva di un nobile anziano, Uberto, che con uno stratagemma riesce a farsi sposare e mutare quindi, come da titolo, la propria condizione.

Commedia in un atto solo, di cui Gian Carlo Menotti è autore sia della musica che del libretto, “The telephone, or L’amour à trois” (1947) debutta per la prima volta al Teatro Pergolesi di Jesi, nell’originale versione in lingua inglese andata in scena per la prima volta all’Heckscher Theater di New York. Ben vuole chiedere a Lucy di sposarlo e va a trovarla in casa, ma lei è sempre impegnata in estenuanti conversazioni telefoniche. L’unico modo che l’uomo avrà per raggiungere il suo amore è proprio al telefono, chiamandola però da una cabina esterna.

Nella messa in scena, spiega Jacopo Fo, “The Telephone e La Serva Padrona sono due divertissement. Ho pensato che avrebbe aumentato il divertimento inserire giochi di contrappunto. L’idea mi è venuta riflettendo sul ruolo del Servo Muto nella Serva Padrona. Seguendo le strane associazioni che la mente ci propone mi sono ricordato di quello che in gergo teatrale si chiama il contrasto. Arci famoso e antichissimo quello tra il Clown Bianco, algido e serioso, e il Clown Rosso, caciarone, che lo disturba suonando la tromba. Mi sono chiesto: e se il Servo Muto fosse una sorta di Clown Rosso, un po’ sabotatore e un po’ complice. E come farebbe a interagire nel diverbio tra la serva e il nobiluomo?”

Dopo questa nuova produzione, il cartellone lirico proseguirà sabato 30 ottobre ore 20,30 e domenica 31 ottobre ore 16 con “Il castello del principe Barbablù” di Béla Bartók, opera in un atto del 1918, con la direzione di Marco Alibrando sul podio dell’Orchestra Coccia di Novara, la regia di Deda Cristina Colonna, le scene ed i costumi di Matteo Capobianco. Suona l’Ensemble del Teatro Coccia Novara, in scena Andrea Mastroni (il duca Barbablù) e Mary Elizabeth Williams (Judith, sua moglie). Nel prologo sono Giuditta Pascucci e Carolina Rapillo. Nuova la produzione, in coproduzione con Fondazione Teatro Coccia di Novara.

Sabato 20 novembre ore 20,30 e domenica 21 novembre ore 16, con anteprima riservata ai giovani giovedì 18 novembre ore 16, va in scena al Teatro Pergolesi, in una nuova produzione, il dittico “Il segreto di Susanna”, intermezzo in un atto di Ermanno Wolf-Ferrari, su libretto di Enrico Golisciani, rappresentato per la prima volta nel 1909, e “La scuola di guida”, idillio musicale di Nino Rota su libretto di Mario Soldati, del 1959. Gabriele Bonolis dirige il Time Machine Ensemble, la regia è di Alessio Pizzech, light designer è Nevio Cavina. Le scene sono di Bianca Piacentini ed i costumi di Cristiana Attorrese, vincitrici della I edizione del “Concorso per scenografi e costumisti” dedicato a Josef Svoboda aperto a neo diplomati delle Accademie di Belle Arti di Macerata e Bologna: una nuova modalità per valorizzare i giovani creativi. Nel cast de “La scuola di guida” sono Solodkyy Vasyl e Angela Nisi, per “Il segreto di Susanna” cantano Salvatore Grigoli e Angela Nisi con il servo muto interpretato da Salvo Pappalardo.

Gran finale sotto il segno della danza, sabato 18 dicembre ore 21, con “Soirée Russe. Omaggio a Diaghilev e Nijinsky” della Compagnia Daniele Cipriani.

La Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi è curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini, con il sostegno di Ministero della Cultura – Regione Marche, Soci Fondatori Comune di Jesi – Comune di Maiolati Spontini, Partecipante Aderente Comune di Monsano, Partecipante Sostenitore Camera di Commercio delle Marche, con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Educational partner Trevalli Cooperlat, Sponsor P.S. Medical Center. Si ringraziano Emme Tre S.r.l. e tutti i MECENATI 2021 per il contributo erogato tramite Art Bonus

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi: Piazza della Repubblica, 9 – 60035 Jesi (AN) – tel. +39 0731 206888

mail biglietteria@fpsjesi.com – www.lirica.fondazionepergolesispontini.com

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Simona Marini

Area Ufficio Stampa – Press Office Area

Fondazione Pergolesi Spontini
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