Economia

MONITOR DEI DISTRETTI INDUSTRIALI 1° SEMESTRE 2021

L’export balza al +27,6% rispetto allo stesso periodo del 2020
• Il recupero è diffuso a tutti i territori; tra i settori più dinamici, gli
Elettrodomestici, la Metallurgia e l’Agro-alimentare
• Segnali di recupero per il Sistema moda con un rimbalzo rispetto al 2020, ma
è ancora in forte ritardo rispetto al 2019
• L’anno si prevede chiudersi con nuovi livelli record
• Germania, Cina, Stati Uniti e Irlanda sono i mercati in cui l’export ha registrato
la crescita maggiore in valore
• Rincari delle commodity e interruzioni delle forniture i punti di attenzione

Milano, 1 ottobre 2021 – Nel primo semestre 2021 – come emerge dal Monitor dei Distretti
Industriali presentato oggi dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo – l’export dei
distretti industriali ha registrato un balzo del 27,6% a prezzi correnti rispetto agli stessi mesi
del 2020, fortemente penalizzati dal lockdown primaverile. Il confronto con il 2019
evidenzia un progresso dello 0,7% (pari a 474 milioni di euro) e il raggiungimento di nuovi
livelli record a quota 64,6 miliardi di euro.
Il recupero è diffuso a tutti i territori: su un totale di 158 distretti monitorati, 101 nel secondo
trimestre sono oltre i livelli del 2019.
Tra i settori distrettuali più dinamici, gli Elettrodomestici (+29% la variazione rispetto ai
primi sei mesi del 2019), la Metallurgia (+22,2%, spinta anche dall’aumento dei prezzi alla
produzione) e l’Agro-alimentare (+14,9%).
Molto positiva anche la performance della filiera delle costruzioni e del sistema casa, con in
testa i distretti specializzati in Mobili (+8,2%) e Prodotti e materiali da costruzione (+6,7%),
che hanno battuto la concorrenza tedesca (+6,3% e -0,8%).

Sempre nel confronto con i primi sei mesi del 2019, ha chiuso in lieve aumento l’export di
Altri prodotti intermedi (+4,5%) e Prodotti in metallo (+2,1%), mentre la Meccanica ha
registrato un calo lieve (-1,6%) e comunque inferiore ai competitor tedeschi (-3%).
Segnali di recupero emergono anche per il Sistema moda che mostra un rimbalzo rispetto al
2020 (soprattutto per i beni di consumo, in progresso del +38,4%), ma è ancora in forte
ritardo rispetto al 2019 nel comparto degli intermedi (-29,3%).
A livello territoriale spicca l’accelerazione delle esportazioni distrettuali del Nord-Est
(+4,2% la variazione rispetto al primo semestre 2019), dove si sono messi in evidenza il
Friuli-Venezia Giulia per dinamica (+15,6%) e l’Emilia-Romagna e il Veneto per aumento
dei valori esportati (+443,7 milioni di euro e +324,9 milioni rispettivamente).
Germania (bene soprattutto Agro-alimentare ed Elettrodomestici), Cina (in evidenza Beni di
consumo della moda, Meccanica e Agro-alimentare), Stati Uniti (trainanti Agro-alimentare
e Mobili) e Irlanda (spinta dall’apertura di un’unità logistica a Dublino da parte del principale
operatore del distretto orafo di Valenza) sono i mercati in cui l’export dei distretti ha
registrato la crescita maggiore in valore.
Nei prossimi mesi l’export distrettuale è atteso mantenere un buon ritmo di crescita sui
mercati esteri, grazie alla presenza di condizioni di domanda internazionale favorevoli. Il
2021 si chiuderà con nuovi livelli record. A livello settoriale, solo il Sistema moda avrà
bisogno di più tempo per tornare sui livelli pre-pandemici.
In questo contesto, rincari delle commodity e interruzioni delle forniture rappresenteranno
due punti di attenzione, che potrebbero frenare lo slancio della domanda mondiale. Tuttavia,
nel medio termine la possibile e connessa revisione delle catene globali del valore a favore
della riallocazione su base continentale delle filiere, potrebbe giocare a favore anche dei
produttori italiani distrettuali.
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