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“Difendiamo i diritti delle donne per costruire il futuro”: iniziativa in programma il 16 giugno con Daniela Barbaresi (Cgil Marche) e Ivan Pedretti (Spi Cgil nazionale)

“Difendiamo i diritti delle donne per costruire il futuro”: è il titolo dell’iniziativa in programma mercoledì 16
giugno alle ore 14,30, che vedrà la partecipazione della Segretaria Generale Cgil Marche Daniela Barbaresi e del
Segretario generale nazionale Spi CGIL Ivan Pedretti, sul sito di Collettiva.it e sulla pagina facebook Spi CGIL
Marche. Si parlerà di come affrontare questo tema e delle eventuali azioni di contrasto da mettere in
campo.
In questi ultimi anni assistiamo ad una volontà di riportare indietro la condizione delle donne relegandole ad un
ruolo marginale e subalterno, annullando lo spazio di libertà e di autodeterminazione.
Alcune amministrazioni di centro destra, sia regionali che comunali, in Abruzzo, Molise, Marche e Umbria hanno
assunto provvedimenti tesi a limitare l’emancipazione e le libertà di scelta delle donne.
In particolare:
– Nelle Marche af erma Vilma Bontempo Segretaria regionale Spi CGIL Marche: “sono state escluse le
Rappresentanti di Cgil Cisl Uil dalla Commissione Regionale delle Pari Opportunità (CPO). Inoltre è
stata avanzata una proposta di legge che prevede l’allargamento della CPO, con una corsia preferenziale,
alle madri e/o alle disabili. Altra proposta di legge regionale è quella sulla famiglia, che fa esplicito
riferimento alla famiglia tradizionale legata dal vincolo matrimoniale. Una visione fuori dal tempo che
certifica le disuguaglianze di genere. Le donne pensionate respingono qualunque tentativo di limitare i
diritti e le libertà conquistate con le loro lotte e saranno al fianco delle più giovani per difenderle e per
segnare un avanzamento nella parità fra donne e uomini.
– In Abruzzo e Molise, a febbraio 2021, l’assessora regionale alla Sanità, Nicoletta Verì raccomandava alle
ASL regionali che la somministrazione della pillola RU 486 venisse praticata in ospedale e non nei
Consultori. Nel vicino Molise, questa criticità si riscontra da diversi anni.
Il Comune di Pescara ha approvato, a marzo dello scorso anno, una mozione che impegnava il sindaco e
la giunta a trovare un’area del territorio comunale dove “piantumare un albero per ogni bambino mai
nato”. Nell’aprile di quest’anno, sempre a Pescara, viene presentata una mozione che prevede incentivi
alle donne che decidono di non abortire.
– In Umbria, a giugno2020, la giunta regionale ha ripristinato l’obbligo dell’ospedalizzazione di tre giorni
per la somministrazione della pillola RU 486, delibera revocata a seguito della mobilitazione delle donne.
Nonostante questa sconfitta, la giunta regionale ha continuato a produrre atti contro l’autodeterminazione
delle donne. Ha proposto, con il sostegno dell’associazione “Pro Vita”, la modifica del Testo Unico della
Sanità e Servizi Sociali nella parte relativa agli interventi per la famiglia. Inoltre ha proposto di
introdurre un nuovo regolamento sul funzionamento dei centri antiviolenza che ne rende più ardua e
difficoltosa la loro attività di programmazione e gestione. Il comune di Foligno, con delibera, ha istituito
“la Giornata per la Santità della Vita”, su proposta della consigliera leghista Luciana Collarini.
Tutto questo accade mentre nel dibattito politico nazionale ed europeo la valorizzazione del genere è considerata
una risorsa indispensabile per la ripresa e il futuro.
Quando un diritto sancito per legge viene negato, si indebolisce anche la democrazia.
Come donne e uomini dell’organizzazione SPI CGIL siamo consapevoli del pericolo che queste azioni possono

rappresentare sul piano culturale e sociale, riportando indietro l’orologio del tempo indebolendo la dignità delle
donne e il valore delle loro le conquiste.
Noi donne e uomini dello SPI CGIL, siamo pronti e determinati a non farci sopraffare da questi tentativi politici
reazionari. Non permetteremo che i risultati di tante lotte femministe e sindacali vengano cancellati.

LE SEGERETERIE REGIONALI SPI CGIL
ABRUZZO MOLISE MARCHE UMBRIA