Attualità a cura di Maurizio Donini

Le nuove frontiere del sesso. Dal massaggio Tantra allo Yoni

Se Sting gli ha conferito una fama che ha valicato i confini tipici del genere, in realtà il massaggio
tantrico affonda in epoche remote, “tantra” significa “trama”, intesa come creazione di un tessuto,
come pure “rituale”; la dottrina tantrica ha iniziato ad affermarsi fra il VI e VII secolo d. C. . Si tratta
di una disciplina atta a ristabilire l’equilibrio, la consapevolezza, a riaccendere i sensi.
Concentrando i tocchi nei punti energetici e sui punti più sensibili del corpo, si liberano le energie
compresse e le pulsioni più nascoste, andando a rinvigorire e rianimare il desiderio sessuale, con
effetti beneficia sia sul massaggiato che sul massaggiatore. Si impara ad ascoltare il proprio corpo,
e il tutto si traduce più in un donare che in un ricevere, il fatto che si debba intendere il Tantra
come una esperienza spirituale e non corporale è confermato dal fatto che raggiungere l’orgasmo
non è il risultato che ci si prefigge, anche se può accadere a margine del trattamento. Il fine che si
persegue è di riavvicinare una coppia in crisi o semplicemente stressata dai ritmi quotidiani, che
voglia ritrovare un momento per sé stessa. Ci si può affidare a massaggiatori, ma nel caso di una
coppia il massaggio può avvenire tranquillamente tra i due soggetti, magari sotto la supervisione
di un insegnante esperto le prime volte.
Variante che in questi ultimi anni ha riscosso un travolgente successo è la variante intima del
massaggio tantrico, volto a scatenare l’energia kundalini, il massaggio Yoni è diventato un vero e
proprio best-seller delle pratiche di rilassamento. a parola “Yoni” deriva dal sanscrito, significa
“luogo sacro” ed è sempre stato utilizzato per fare riferimento alle parti intime femminili. Ma
anche in questo caso è la spiritualità la vera essenza del trattamento, il massaggio Yoni si rivolge al
rilassamento, all’interiorità, alla conoscenza del proprio corpo e delle proprie emozioni. Il
massaggio vaginale Yoni si effettua partendo dalle labbra esterne e poi passare alle pareti interne
molto lentamente, aiutandosi anche con un lubrificante. La donna si stende con la schiena in alto e
le gambe divaricate, mantenendo possibilmente la visibilità delle proprie parti intime, mentre il
massaggiatore si pone a gambe incrociate dietro la donna. Fondamentale è la tranquillità, il
parlare il meno possibile, il liberare la mente da qualunque ostacolo e freno, oggetti come le
candele profumate, cuscini, oli essenziali, lubrificanti sono gli unici prodotti necessari per rendere
l’esperienza eccitante e terapeutica. Come già sopraddetto, l’orgasmo non è il fine, e se raggiunto
è da considerarsi un evento casuale, ma lo scopo è la liberazione delle energie sessuali smaltendo
tossine e tensioni accumulate.
Se il testimonial del Tantra lo abbiamo individuato in Sting, anche lo Yoni ha il suo esegeta
mediatico, in questo caso l’attrice Gwyneth Paltrow che sul suo blog “Goop” ha sottolineato
l’efficacia di una pratica simile, consigliandolo assieme a un bagno di vapore vaginale per purificare
le parti intime.
MAURIZIO DONINI