Fermo

La città fermana si colora di blu e viaggia col monopattino elettrico

Dopo la consegna delle 15 bandiere blu alla regione Marche, anche La città fermana si colora di blu. Da domenica, a tutti gli stabilimenti della riviera presenti sula costa della
città di Fermo sono stati consegnati i vessilli, simbolo della qualità dell’offerta turistica, del mare e dell’ambiente del territorio. Una cerimonia contenuta e ridotta, ma piena
comunque di colori e profumi che ha segnato la ripresa della stagione turistica. Le spiagge sono inoltre libere e sicure grazie al gruppo di volontari che girano in monopattini,
personalizzati con grafica dedicata alla città. Il noleggio monopattini con Segway Italia avrà due postazioni: una a Lido di Fermo, di fronte all’ingresso camping Quattro
Cerchi, l’altra al centro storico di Torre di Palme per poter ammirare i musei. Il servizio, che va dal costo minimo di 5-7 euro ad un massimo di 25 per l’intera giornata con
un’autonomia di 45 km e una velocità massima di 25 kmh, sarà gestito da TurisMarche (0734-343434). L’evento fortemente voluto dall’Assessore all’Ambiente, insieme al
Sindaco, ha visto anche la partecipazione dell’Assessore Mauro Torresi che sta sostenendo e riproponendo la coalizione del primo cittadino alle prossime elezioni comunali
con la lista “Non mi Fermo”. La qualità turistica si nota anche dai numerosi varchi accessibili sulla spiaggia, docce pubbliche ovunque e bagni pubblici a mare, senza
tralasciare i percorsi di accessibilità ai bagni per i disabili, segno di grande civiltà e di ulteriore servizio per il litorale. Ma la domenica di festa e di entusiasmo si infrange sulle
lunghe code a singhiozzo presenti nei tratti di autostrada, fortemente segnati dall’emergenza viadotti. Sulla questione è arrivato il commento del primo cittadino Calcinaro:
“ La vicenda dei sequestri sui viadotti è lo specchio di quest’Italia: un concessionario, un ministero, una procura che vanno dietro alle carte ma non considerano la reale
emergenza in cui i cittadini si trovano giornalmente”.
Paola Pieroni