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Acquaroli: bocciato da Pd e M5S emendamento per sbloccare la ricostruzione post-sisma. È inaccettabile

Gli annunci “roboanti” della maggioranza e del commissario Legnini si tramutano in una beffa per i terremotati del centro Italia. Nonostante il presidente Conte si è più volte
espresso di impegnarsi sulla questione post-sisma e di fare il possibile per migliorare il processo di ricostruzione, la maggioranza che sostiene il Governo in carica, ha
bloccato puntualmente l’emendamento “illuminante” e risolutivo, proposto guarda caso dall’opposizione. Un nulla di fatto. Palla al centro, si ricomincia. A perderci sempre
loro: i terremotati. “Questa ricostruzione post-sisma non s’ha da fare, né domani, né mai”. Sembrerebbero queste le parole dei “bravi” del Pd e del M5S in maggioranza al
Governo, dopo il voto. Bèh, la citazione manzoniana va un po’ rivisitata, ma è comunque pertinente per come sta procedendo da anni la questione post-sisma del centro
Italia. L’ennesima scenetta politica tra Pd e M5S che mette in evidenza la divisione interna del Governo, incapace ad oggi di trovare un accordo che vada nella stessa
direzione, nonostante la scorsa settimana il commissario straordinario Legnini avesse già scaldato i motori e anticipato la procedura di sblocco imminente, recandosi
personalmente nei territori delle Marche più colpiti dal terremoto. “Avevo presentato al Decreto Rilancio insieme al collega Paolo Trancassini, l’emendamento per
cancellare la “conformità urbanistica” e lasciare soltanto il principio di “consistenza edilizia”. -fa sapere in un comunicato il candidato governatore del centro destra,
Francesco Acquaroli- Una battaglia che portiamo avanti da anni e che rappresenta la vera svolta, per sbloccare la ricostruzione post-sisma del centro Italia. A distanza di 4
anni ancora assistiamo al balletto tra il commissario che apparentemente sembrerebbe essere preparato e cosciente delle priorità e delle iniziative da riprendere per far
ripartire la ricostruzione, e la maggioranza che invece non riesce, o forse non vuole produrre interventi normativi indispensabili. Dal Governo e dalla Regione ci aspettiamo
subito una presa di posizione forte –conclude Acquaroli- perché è inaccettabile che a 4 anni di distanza ancora non si sia riusciti a sbloccare la ricostruzione”. E chissà questa
volta chi farà la parte di Fra Cristoforo per invertire la rotta e procedere? Per ora nessuna traccia sulla ricostruzione, poca voglia di aiutare chi veramente ne ha bisogno,
perché l’interesse del conflitto sembra prevalere su tutto.
Paola Pieroni