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Enti locali: rinegoziati 3100 mutui con Cdp

Regioni e enti locali hanno rinegoziato il 60 % dei loro mutui con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). È la chance post Covid-19 offerta ai
Comuni per tamponare la crisi di liquidità degli enti territoriali prodotta dall’emergenza sanitaria. E disegna quella che è la più grande
azione di rinegoziato mai effettuata da parte di Regione e Enti Locali con Cassa Depositi e Prestiti. Gli enti hanno sottoposto a revisione al
Cdp, 80 dei 135mila contratti in essere, per un debito residuo di 20miliardi. A bussare alle porte sono arrivate ben 3100 amministrazioni
locali. “Circa un ente su tre, ha rinegoziato le proprie posizioni: fa sapere l’Ad di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo, come riportato
dal Sole 24 Ore. Operazioni analoghe sono in corso anche con le banche, grazie ad un accordo tra enti locali e Abi e con i mutui Bei, per i
quali l’intesa sulla sospensione è stata firmata proprio sabato scorso. Nel nostro territorio del fermano, non sappiamo ancora con certezza
quale sia il quadro della rinegoziazione apportata da tutti gli enti locali. L’unica cosa che ci risulta è che la maxi manovra Loira a Porto San
Giorgio con l’azzeramento delle quote Tari per i soggetti svantaggi e gravemente colpiti dal Covid-19, insieme all’esenzione Tosap anche a
commercianti e artigiani, insieme alla riduzione delle tasse del canone all’ 80% sulle concessioni estive e al 50% su quelle autunnali, sono
stati grandi interventi possibili grazie alla rinegoziazione dei mutui, dando un po’ di sano respiro ai cittadini sangiorgese.
Paola Pieroni