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IL SINDACATO CONFEDERALE A COOSS MARCHE: GIU’ LE MANI DAL CONTRATTO

Le segreterie Regionali Fp-Cgil, Fisascat-Cisl, Fp-Cisl e Fpl-Uil fortemente preoccupate per la situazione
della cooperativa Cooss Marche e per le possibili ricadute economiche e/o occupazionali sui lavoratori
intendono fare chiarezza sul ruolo delle Organizzazioni Sindacali in questo contesto e sulla posizione del
sindacato confederale in questa vicenda.

  1. la situazione di difficoltà del settore in generale e della Cooss Marche nello specifico è stato oggetto di
    confronto sindacale su vari tavoli (istituzionali e contrattuali), confronto che non si è mai interrotto e
    che ha come obiettivo unico la salvaguardia e la crescita del settore, dell’occupazione e dei diritti dei
    lavoratori.
  2. Riteniamo pertanto che la sopravvivenza del settore e dell’occupazione degli operatori che in esso vi
    operano non possa essere ricercata nella riduzione dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori.
  3. In questo senso ci siamo attivati con la Regione relativamente all’adeguamento del tariffario regionale,
    all’art. 48 D.L. 18/20 convertito nella L. 27/20 in tema di riprogrammazione dei servizi sospesi a causa
    della pandemia, ai costi della sicurezza inerenti il Covid 19.
  4. Riteniamo pertanto assolutamente sbagliata la scelta di Cooss Marche di individuare forme di
    autofinanziamento della crisi che si alimentano attraverso la restituzione della tredicesima
    mensilità, una percentuale dello stipendio e quota parte di ferie e permessi.
  5. I diritti stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil di categoria
    non possono essere cancellati unilateralmente e non possono essere rinunciati o derogati
    collettivamente se non attraverso un apposito accordo sindacale ai sensi dell’art. 77 del CCNL che, tra
    l’altro, può agire solo limitatamente agli incrementi economici del rinnovo del contratto nazionale.
  6. L’intervento tramite l’art. 77 del CCNL ci era stata proposta da Cooss Marche (come da altre
    cooperative con le quali il confronto è ancora aperto) in merito agli aumenti previsti dal rinnovo del
    CCNL. Cgil, Cisl e Uil di categoria hanno risposto “NO” per quanto già maturato, dichiarando invece una
    disponibilità alla discussione per quanto riguardava gli aumenti contrattuali futuri e in ogni caso con
    alcune garanzie per i lavoratori.
  7. Purtroppo l’ordinamento giuridico del nostro paese consente, ai soci di una cooperativa, di
    individuare, nell’ambito di una dichiarazione di stato di crisi ex lege 142/01 e con apposita delibera
    assembleare, “…..forme di apporto anche economico da parte dei soci lavoratori alla soluzione della
    crisi…..”. Tale eventuale decisione prescinde dalla volontà del sindacato e dalla contrattazione che con
    la cooperativa può essere messa in campo.
  8. Diffidiamo il Consiglio di Amministrazione di Cooss Marche dal mettere ai voti, nell’assemblea del
    30/6 p.v., forme di apporto economico da parte dei soci lavoratori per gestire la crisi; occorre invece
    mettere in campo, anche in concerto con le Organizzazioni Sindacali, tutte le iniziative possibili, anche
    di protesta, nei confronti della committenza, rivendicando il giusto diritto ad avere ridefinite le tariffe
    dei servizi in relazione all’aumentato costo del lavoro, valorizzando i lavoratori senza penalizzarli
    economicamente soprattutto in un periodo in cui in cui i sacrifici, da tutti i punti di vista, da parte dei
    lavoratori sono stati tanti e tali da non meritare tale epilogo.

SEGRETERIE REGIONALI DELLE MARCHE

Le Segreterie Regionali
Fp-Cgil, Fisascat-Cisl, Fp-Cisl Fpl-Uil