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Sanità: durissimo attacco del sindacato dei medici specialisti a Ceriscioli

Mentre l’ospedale di Civitanova Marche si appresta a ritornare alla normalità con servizi implementati e con la ripresa di tutte le attività, il
sindacato dei medici specialisti ambulatoriali (Cimo) coglie la pala al balzo per tornare a parlare di Sanità nel territorio delle Marche in
termini di trascuratezza, depotenziamento e de finanziamento. E lo fa chiedendo un tavolo di confronto e negoziazione con Regione e
Asur a cui parteciperanno anche i rappresentanti delle operatrici socio sanitarie escluse in molte decisioni. “Ci siamo stufati di fallimenti-
sottolinea il direttore nazionale della Cimo, il dottor Luigi Venanzi- ci siamo stufati dei fondi alla sanità privata e di cattedrali nel deserto
inutili. Più volte abbiamo detto che la Cimo non accetta l’ipotesi della semplificazione dell’acquisto di prenotazioni dal privato se il prezzo
era quello di rinunciare al rilancio della Sanità pubblica. I fatti ci hanno dato ragione. In più, l’emergenza Covid, poteva essere l’occasione
per ripensare alla Sanità, da troppi anni trascurata, depotenziata e definanziata che ha creato solo Poliambulatori incapaci a reggere,
sotto il profilo tecnologico, la concorrenza della sanità privata. Il Governatore continua ad insistere che la Sanità è a posto, che le 120mila
prestazioni saranno evase per Agosto. Bontà sua. Lo smaltimento delle liste d’attesa non si ottiene dilatando l’orario di apertura dei
poliambulatori fino a notte fonda, bensì con il programmare aumenti di ore per i nuovi incarichi di specialistica, con nuova edilizia, fattori
che avrebbero dato un forte contributo allo smaltimento delle liste d’attesa”.
Paola Pieroni