Politica

Crisi delle aziende marchigiane. Battistoni e Marcozzi: Urge una pianificazione

Sono numeri che fanno impressione quelli che emergono da recenti studi come quello Trend Marche che parla di 425 milioni di impatto del Covid sul fatturato delle aziende marchigiane sull’anno in corso. Da 10 anni a questa parte abbiamo perso ben 7.500 imprese artigiane. E quello che ci si prospetta davanti non è certo un futuro prossimo roseo. Nel settore del Calzaturiero gli ordini sono addirittura dimezzati. Si lavora alla canna del gas. E quando la Cassa integrazione del Governo, oltretutto in imperdonabilmente ritardo, sarà finita, come andranno avanti le nostre aziende? Tra tagli del personale, licenziamenti e chiusure forzate il quadro che si prospetta è drammatico. Impossibile ignorare dati come quelli del Centro Studi di Cna che parla di contrazioni di produzione di oltre il 50 per cento sull’abbigliamento, sulla calzatura e sulla pelletteria, con il tessile oltre il 40 per cento. Magazzini pieni di merce invenduta e lavoratori appesi a un filo, tra quelli che ancora possono vantare un posto di lavoro. Certamente sull’andamento delle attività produttive sta giocando un ruolo devastante l’incertezza che il Governo ha generato e diffuso sull’evoluzione del contagio del Covid19. Urge una seria, rapida e responsabile pianificazione per la ripresa economica delle aziende che consenta alle stesse una programmazione a breve e medio termine per evitare il collasso irreversibile dell’intero tessuto produttivo marchigiano.