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Ancona: manifestazione contro il razzismo e il governo Trump

Le manifestazione di “Black Lives Matter” (le vite dei neri contano) entrano nel vivo anche in Italia e nella Marche.
In Ancona ieri oltre 200 giovani, tra cui molti di origine africana, sono scesi in piazza Roma per manifestare contro
il razzismo e la violenza. Una manifestazione di solidarietà e di vicinanza, a quasi due settimane dall’uccisione a
Minneapolis di George Floyd. Il momento più toccante scatta dopo i canti, gli applausi e i discorsi che si
interrompono, come segno di protesta per 8 minuti e 46 secondi, gli stessi che hanno portato Floyd alla morte.
Alcuni hanno trascorso i minuti in ginocchio, altri con il pugno sinistro alzato al cielo. La manifestazione è stata
organizzata nel capoluogo di Ancona, grazie al contributo di “Altra Idea di Città” e dal centro sociale “ Spazio
Comune Heval”. In scena sullo stile di quelle americane, i ragazzi hanno fatto uso di musica, cartelli e striscioni fatti
in casa con messaggi “Il razzismo è una pandemia”, “ il razzismo non ci fa respirare”. “Le minoranze sono sempre
al margine -come ha detto Silvana Pazzagli di Spazio Comune Heval –questo capita non solo in America, purtroppo
anche in Italia e ad Ancona. Il razzismo c’è anche qui da noi, lo vediamo nei posti di lavoro, al porto, con il
caporalato.” Nel mirino della protesta anche il governo di Donald Trump che ha attaccato gli antifascisti chiedendo
che venissero considerati un’organizzazione terrorista. Difficoltà per le distanze di sicurezza che non si sono sempre
rispettate e non tutti i partecipanti hanno indossato mascherine.

Paola Pieroni