Marche: boom di vendite e consumo di carne

I marchigiani in momenti di pandemia, fanno scorta e consumo di carne. Lo evidenziano i dati, in
maniera molto marcata, con un boom di vendite nei supermercati e nei negozi. Solo nel mese di
marzo, si sono registrati rispettivamente, un +16,30% di vendite di carne nella Grande
Distribuzione Organizzata e un +27,70% nelle macellerie. Il dato più evidente risulta quello della
Distribuzione Organizzata, con un eclatante +97,70%. A trainare gli acquisti sono soprattutto le
carni di vitello. Dati in netto aumento rispetto a quelli registrati nello stesso periodo dell’anno
precedente. È quanto emerge dal report fornito all’agenzia Ansa dall’associazione di allevatori
marchigiani “BovinMarche”, che conta più di 400 piccole aziende di allevatori nelle nostre colline.
Il valore aggiunto delle nostri carni sta nella tracciatura e nella garanzia delle certificazioni
prestigiose come QM -qualità garantita delle Marche- a cui si aggiungono un’alimentazione
Antibiotic-Free, e no OGM. Un segno negativo non poteva che arrivare dal settore della
ristorazione e dagli agriturismi che, rimasti chiusi hanno visto perdite del 67,70%. Le carni
marchigiane fanno comunque buon sangue e non solo nei nostri territori. Da sempre alimento
indispensabile per il nostro sistema immunitario forte ed efficiente, soprattutto in tempi di
Coronavirus.

Paola Pieroni