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I sindacati dei pensionati incontrano Prefetto Ancona: “Siamo preoccupati per i dati, sottostimati, per decessi Covid e per criticità presenti nelle case di riposo”

I rappresentanti dei sindacati dei pensionati della provincia di Ancona CGIL-
CISL e UIL, Domenico Sarti, Carlo Zezza, Sandro Bellagamba, hanno di nuovo
incontrato in videoconferenza il Vice Prefetto Dott. Clemente Di Nuzzo per fare il
punto sulla situazione degli anziani ospiti delle strutture residenziali e socio sanitarie
e sui servizi territoriali.
I rappresentanti sindacali hanno richiesto ai presenti all’incontro e cioè al
Responsabile del Servizio regionale politiche sociali Giovanni Santarelli ed in
rappresentanza dell’ASUR Marche Nazzareno Firmani, di avere un quadro sintetico a
seguito di analisi e verifiche effettuate nelle ultime due settimane dai Servizi della
Regione Marche.
I dirigenti hanno riferito che i dati, raccolti con un monitoraggio quotidiano,
sono al momento sotto controllo e risultano 3 le case di riposo nel provincia di
Ancona (indicate con codice rosso) che hanno e presentano importanti criticità per le
quale è stato necessario un intervento a sostegno e diretto delle strutture sanitarie
dell’Asur.
Nella quasi totalità delle strutture residenziali sociosanitarie, come riferito dai
dirigenti a seguito di confronti con i gestori, è applicato il protocollo per la
prevenzione ed il controllo dell’infezione da Covit 19 secondo le indicazione
dell’Istituto Superiore della Sanità, come la dotazione dei dispositivi di protezione
individuale per gli operatori (mascherine, guanti, camici., ecc…), la preparazione
della strutture per prevenire e contenere eventuali nuovi casi di infezione e la
formazione del personale.
Inoltre, come dal sindacato dei pensionati richiesto, è programmato un intervento
per effettuare gli accertamenti sanitari (tamponi) sugli ospiti ed operatori sanitari e
socio assistenziali nella totalità delle strutture.
Nelle scorse settimane si sono costituite le Unità speciali di continuità
assistenziali (USCA) che operano su tutto il territorio regionale; nell’Area vasta 2
sono 9 e garantiscono il supporto all’assistenza territoriale e domiciliare e nel
contempo entrano anche nelle strutture residenziali.
I sindacati hanno richiesto che tale servizio debba continuare anche dopo la
cessione dell’emergenza per covit 19 rafforzando così i servizi sanitari territoriali e
domiciliari. Inoltre hanno richiesto che una unità operativa USCA ( delle 9 operanti
nell’area vasta 2) sia dedicata solo ad interventi nelle strutture residenziali per anziani

non autosufficienti.
I sindacati contestano i dati forniti dalla Regione Marche sui decessi per Covit
degli anziani residenti nelle case di riposo che sembrano pari al 2% sul totale degli
ospiti in tali strutture; per i sindacati si tratta di dati sottostimati rispetto ai reali
decessi avvenuti all’interno delle strutture e da quelli indicati nel recente report
dell’Istat.
Gli Ambiti Sociali e i Sindaci, attraverso la predisposizione di piani operativi
elaborati in questi giorni hanno riattivato e riorganizzato i servizi di assistenza
domiciliare per anziani e disabili, dando priorità agli interventi più critici ed in
particolare ai soggetti che prima dell’emergenza usufruivano dei centri diurni
(disabili, malati di Alzheimer e disturbi mentali, anziani, ecc…).
Inoltre la Regione sta elaborando delle linee guida sull’organizzazione e sui
requisiti dei nuovi centri diurni, da coordinare con l’Anci e da confrontare con i
sindacati entro il mese di maggio con l’obiettivo di riattivarli ed aprirli da giugno in
massima sicurezza per gli utenti, per le famiglie e per gli operatori, secondo le
indicazioni e le prescrizioni delle Autorità competenti.
Il Prefetto Vicario, preso atto delle comunicazioni dei responsabili regionali
della Sanità e delle valutazioni espresse dal sindacato per il confronto avuto e i
risultati ottenuti, ha invitato tutti a proseguire nel costante monitoraggio della
situazione e di effettuare un ulteriore incontro tra due settimane per un
aggiornamento sulle problematiche e sulle questioni oggetto della discussione.
Ancona, 7 maggio 2020
I Responsabili della Provincia Ancona
SPI CGIL FNP CISL UILP UIL