Politica

CGIL CISL UIL Marche: prima si arresta l’emergenza sanitaria e prima l’economia potrà ripartire con slancio

La nostra Regione sta attraversando una fase complicatissima determinata dal fatto che
l’emergenza Covid-19 è tra le più acute dell’intero panorama nazionale.
Oltre agli sforzi che debbono essere prodotti per rafforzare le misure di carattere sanitario,
partendo dall’improrogabile esigenza di potenziare il contingente di personale
impegnato su tutti i fronti dell’assistenza, di incrementare i posti letto, soprattutto di
terapia intensiva e sub-intensiva, di assicurare agli operatori, in ogni contesto,
un’adeguata dotazione di DPI, ad avviso di CGIL CISL UIL Marche, serve una ulteriore
forte stretta sulle autorizzazioni alla mobilità e sul complesso delle attività
produttive dei settori non essenziali.
Bisogna contenere con decisione gli spostamenti non indispensabili.
Per questo, sulla base delle motivazioni addotte anche nell’ordinanza n.10 della Regione,
per arginare l’epidemia vanno fermate o limitare fortemente tutte le attività non
essenziali.
In questo quadro, come più volte sollecitato dalle federazioni di categoria, vanno ridotti gli
orari degli esercizi commerciali, contenendo le aperture non oltre le 18 nei giorni feriali
e chiudendoli la domenica.
Va altresì ridotta l’attività di Poste e Banche che possono e devono erogare i servizi on-
line.
Nelle realtà in cui si continua a lavorare, devono essere garantite tutte le condizioni di
sicurezza e i necessari livelli di protezione per i lavoratori e le lavoratrici. Laddove
ciò non fosse possibile, l’attività va sospesa, ricorrendo agli ammortizzatori sociali,
come previsto dal Protocollo sulla sicurezza firmato da Governo e parti sociali. Per questo,
va data massima attenzione ai controlli del rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie.
Maggiore severità in questa fase ci consentirà di ripartire prima e con più slancio,
superando questa difficilissima congiuntura sociale ed economica.

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Ancona, 21 marzo 2020

Le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL