Emergenza Coronavirus: 4 milioni di euro per gli studi professionali
Le nuove misure straordinarie di Ebipro
Il Presidente di Confprofessioni Marche Gianni Giacobelli:
“Grazie agli enti bilaterali del sistema Confederazione italiana libere professioni,
garantiamo risorse molto importanti, anche per i 39mila professionisti marchigiani,
per fronteggiare questo periodo difficile
”
Sostegno al reddito, smart working e accesso al credito per dare continuità al lavoro:
l’obiettivo è salvaguardare i livelli occupazionali nel settore
Ancona,12 marzo 2020. Oltre quattro milioni di euro per tutelare il lavoro negli studi
professionali nell’emergenza Coronavirus: Confprofessioni, d’intesa con le parti sociali del
settore, ha coinvolto tutti gli enti bilaterali del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) degli
studi professionali (Ebipro, Cadiprof e Fondoprofessioni) per garantire un sostegno tempestivo e
concreto ai liberi professionisti che stanno subendo gravissime ricadute economiche e occupazionali
a causa della diffusione del Covid 19. L’Ente bilaterale per gli studi professionali (Ebipro) ha
predisposto una serie di misure straordinarie con l’obiettivo di erogare un contributo a sostegno del
reddito (a ulteriore integrazione degli ammortizzatori sociali in deroga stanziati dal Governo e dalle
Regioni) e un rimborso spese per agevolare lo smart working. Ha siglato, inoltre, un protocollo
d’intesa con Fidiprof, il confidi degli studi professionali (soggetto garante autorizzato dal
Mediocredito Centrale) che riconosce un contributo per rilasciare garanzie su finanziamenti per
investimenti o liquidità per 7,5 milioni di euro, con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito dei
liberi professionisti. “Grazie agli enti bilaterali del sistema Confederazione italiana libere
professioni – dichiara il presidente di Confprofessioni Marche Gianni Giacobelli -, garantiamo
risorse molto importanti, anche per i 39mila professionisti marchigiani, per fronteggiare questo
periodo difficile, in un momento di particolare preoccupazione per gli effetti negativi sull’economia
regionale indotti dall’emergenza Coronavirus”.
Cambiano assai drasticamente, infatti, anche le modalità di lavoro. Con notevoli conseguenze,
specie sull’occupazione femminile: “Moltissimi lavoratori sono costretti a rimanere a casa e
organizzare la propria attività in maniera differente – afferma il presidente di Ebipro Leonardo
Pascazio -, la chiusura forzata delle scuole sta creando enormi disagi negli studi professionali, dove
il 90% della forza lavoro è composta da donne che devono conciliare gli impegni di lavoro con
quelli della famiglia. In questa direzione stiamo lavorando per individuare ulteriori forme di
sostegno che consentano una più efficace conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.
Le misure nel dettaglio
Le risorse messe a disposizione da Ebipro ammontano a oltre quattro milioni di euro che
verranno distribuiti su tre linee specifiche di intervento (a breve saranno disponibili sul sito
http://www.ebipro.it/ i regolamenti per accedere ai benefici previsti dalla bilateralità di settore):
Sostegno al reddito. Gli studi professionali possono accedere alle misure sul sostegno al reddito già
previste dal Ccnl degli studi professionali. In questi casi, il beneficio consiste in un contributo a
sostegno della retribuzione oraria lorda persa in seguito a riduzione/sospensione dell’orario di
lavoro. Allo studio interventi per integrare gli ammortizzatori sociali in deroga.
Smart working. Il decreto emanato dal Governo prevede la possibilità di attivare lo smart working
per tutta la durata dell’emergenza. In questo ambito Ebipro per agevolare il lavoro a distanza
interviene con un rimborso a favore del datore di lavoro per le spese sostenute nell’acquisto degli
strumenti necessari (personal computer, monitor, stampanti…). L’importo viene riconosciuto per
ciascun lavoratore interessato.
Accesso al credito. Ebipro, attraverso Gestione Professionisti, ha stanziato un contributo a Fidiprof
che potrà consentire l’accesso a finanziamenti per investimenti e liquidità per 7,5 milioni di euro a
favore dei liberi professionisti che avranno così l’opportunità di accedere alle garanzie dello Stato,
rilasciate dal Mediocredito Centrale, per far fronte alle richieste di credito per tutta la durata
dell’emergenza, ma anche per stimolare la ripresa delle attività degli studi post-emergenza.