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Dov’è la discontinuità?

Passaggio di consegne all’interno dell’apparato di casa PD.

Con buona pace delle primarie, i piddini regionali, sotto l’occhio vigi-
le di Andrea Orlando, hanno scelto il Sindaco di Senigallia quale can-
didato governatore delle Marche al posto di Ceriscioli.

Il prof. pesarese quindi non raddoppia, ma lascia dopo una legislatura.
In questi cinque anni è stato capace di centrare due grandi obiettivi:
prima è riuscito a mettere d’accordo, maggioranza ed opposizione, sul

fatto che si ritiene conclusa la sua esperienza da Governatore, visti i ri-
sultati fallimentari, quindi non è riuscito nemmeno ad aggregare le va-
rie anime del Partito Democratico.

Così, dopo settimane di travaglio, di profonde riflessioni, di incontri,
l’ex partito granitico e compatto ammaina il vessillo delle primarie ed
innalza il vessillo voluto da Roma.

Ceriscioli si è fatto da parte (sarebbe inelegante dire che l’hanno mes-
so da parte) e i cespugli e cespuglietti della variegata anima della sini-
stra marchigiana sono ora chiamati a dire si alla candidatura Mangia-
lardi per “una alleanza larga e civica e che sia esplicitata con una can-
didatura civica capace di rappresentare questa fase nuova”.

Come possa la candidatura di un sindaco nonché Presidente dell’Anci
Marche essere una candidatura civica, resta un mistero ma il PD ci ha

abituato a ben altri giochetti linguistici e ora la curiosità è tutta su que-
sta fase nuova.

Certo è che se per fase nuova intendono una alleanza con quello che
resta del M5S sarà molto interessante vederne l’evoluzione.
Dalle prime dichiarazioni, Mangialardi ha fatto sapere che tiene molto

ziasti pentastellati senza se e senza ma, vorranno coniugare la loro pu-
rezza con il rinvio a giudizio del Sindaco di Senigallia.

Ma il collante del potere, a volte fa miracoli!
Lo dichiara il Vice Presidente del Consiglio Regionale Piero Celani (Forza
Italia).
Ancona, 3 marzo 2020

Ing. Piero Celani
Vice Presidente Consiglio regionale delle Marche