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A Moie continua la tradizione dei focarelli della Venuta

L’usanza dei focarelli della Venuta è una delle più antiche tradizioni delle Marche, ancora presente soprattutto nelle campagne. Lunedi  9 dicembre i parrocchiani di Moie si sono ritrovati dopo la Santa Messa delle ore 18:30, nonostante le incerte condizioni del meteo, nel terreno limitrofo all’Abbazia di Santa Maria per continuare questa antica tradizione.

Il cuore dei focarelli era costituito dal momento di preghiera. In passato in particolare si intonava le preghiere mariane: il rosario e le litanie. La signora Gentili ci ricorda come la nonna tra una preghiera ed un ‘altra davanti al focarello intonava questo verso popolare: “Madonna Lauretana, soccorri a chi ve chiama; Maria, ve chiamo io, soccorri il bisogno mio”.

La tradizione indica come data del sacello nazaretano nel territorio di Recanati, la notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294. Questa data fu fissata per iscritto la prima volta da Girolamo Angelita nel 1531 circa, il quale si basò probabilmente su una precisa tradizione orale del luogo. La storia narra di due cappuccini: Fra Tommaso da Ancona e di Padre Bonifazio d’Ascoli che resero solenne la ricorrenza della venuta agli inizi del 1600.