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Monte Urano. Moira Canigola punta al bis

Impegno, concretezza, affidabilità: sono queste le tre parole chiave scelte dalla sindaca di Monte
Urano Moira Canigola, che stamattina ha ufficializzato la propria ricandidatura in vista delle
elezioni amministrative del prossimo 26 maggio.
Una decisione per nulla scontata (“se un sindaco fa il primo mandato non è detto poi che debba
affrontare per forza anche il secondo” – le sue parole a riguardo), ma motivata dalla convinzione di
avere ancora molto da proporre alla cittadinanza.
Non che in questi cinque anni l’amministrazione da lei guidata sia rimasta con le mani in mano,
checché ne dica qualcuno: “Forse non siamo stati bravi a comunicare e a pubblicizzare i traguardi
raggiunti, ma in realtà abbiamo realizzato tantissime cose – spiega la Canigola -. Proprio in questi
giorni ho riletto gli atti della mia amministrazione: abbiamo portato a compimento il 99% di ciò che
avevamo immaginato e pensato nel programma del 2014”.
Tra i successi conseguiti dalla sua giunta, la Canigola cita in particolare la riqualificazione della
pubblica illuminazione, un’opera i cui risvolti vanno ben oltre i miglioramenti in termini di
sicurezza e tranquillità della popolazione: “Cinque anni fa Francesco Giacinti decise di puntare
sull’impianto fotovoltaico – ricorda la prima cittadina – e noi abbiamo continuato in quella
direzione, il che ci permetterà di risparmiare circa 100.000 euro all’anno. Così facendo riusciremo a
mantenere invariati gli standard dei servizi sociali e culturali, cosa che in quest’epoca di tagli non è
affatto scontata”.
Impossibile poi dimenticare come il mandato che si avvia alla conclusione abbia inevitabilmente
dovuto fare i conti con i danni causati dalle scosse sismiche del 2016. Una tragedia, riconosce la
sindaca, che sicuramente ha colpito in maniera molto maggiore altre realtà del nostro territorio, ma
che ha lasciato le sue ferite anche a Monte Urano. Quel che è certo è che la cittadinanza avrebbe
dovuto affrontare disagi ben maggiori se l’amministrazione Canigola non si fosse dimostrata
un’esempio virtuoso di prevenzione: “Prima ancora delle scosse – ricorda la sindaca – abbiamo
effettuato dei lavori di adeguamento sismico delle scuole elementari, lavori che si sono conclusi il
22 agosto 2016, appena due giorni prima del primo terremoto. Questo ci ha permesso di riprendere
regolarmente l’attività didattica a metà settembre avendo a disposizione spazi idonei e sicuri per
ospitare provvisoriamente anche gli studenti delle medie”.
Pochi mesi più tardi, la Canigola è stata poi eletta anche Presidente della Provincia, un ruolo che
manterrà fino all’autunno del 2020 e che, ben lungi dall’essere una fonte di arricchimento economico
personale (la funzione, al netto di alcuni esigui rimborsi spese – 1600 euro totali per l’intero 2017 –
è infatti gratuita per legge e la sindaca percepisce quindi solo una retribuzione mensile di 1100€ per
il suo incarico comunale), si è invece dimostrato utile per lavorare alacremente, da un livello
amministrativo superiore, alla ripresa economica di tutto il Fermano e quindi anche di Monte
Urano. “In un sistema Italia che va in recessione è difficile che un piccolo Comune possa creare da
solo tanti posti di lavoro e riportare il calzaturiero ai fasti degli anni ’70 e ’80 – risponde la prima
cittadina agli esponenti della lista avversaria che, nel presentarsi alla stampa lo scorso sabato, hanno
subito puntato il dito contro le difficoltà della zona industriale -. Da Presidente della Provincia,
però, mi sono spesa fino in fondo per arrivare alla definizione dell’area di crisi complessa, un
riconoscimento che potrà portare risorse importanti alle attività del territorio e quindi anche un
ritorno in termini lavorativi”.
Senza perdere la pacatezza che la contraddistingue, la Canigola ha poi respinto con decisione anche
altre accuse lanciate dagli sfidanti al centrosinistra monturanese, in particolare quella di aver creato
un sistema che non ha permesso ai cittadini di presentarsi ed esporsi per paura di ritorsioni: “Questa
è più di una menzogna – sottolina la sindaca – perché ferisce l’attività di persone che hanno sempre
lavorato con onestà credendo che i principi che stavano sostenendo fossero quelli necessari e utili
per far crescere Monte Urano”.

D’altronde, nota ancora la Canigola, se da 70 anni la cittadinanza ha scelto costantemente la stessa
parte politica un motivo ci sarà. Per questo l’area di appartenenza è ostentata con convinzione già
nel nome della lista (“Centrosinistra Monte Urano”), il cui simbolo sarà ancora quella della
colomba con un ramoscello d’ulivo in bocca. Un’esperienza di governo, quella della Canigola, che,
pur inserendosi nel solco della lunghissima tradizione cittadina, non rinuncia però ad una ventata di
novità, a quella “capacità di innovarsi” cui si fa esplicito riferimento già nei manifesti elettorali.
“Cinque anni fa, su dodici candidati addirittura nove erano nuovi, giovani, digiuni di qualsiasi
esperienza amministrativa, e questo non è un elemento indifferente – sottolinea la sindaca – perché
rappresenta quella capacità di leggere il territorio e quello slancio verso il futuro che abbiamo
sempre avuto”.
Nella sua corsa verso il bis la Canigola potrà contare anche sull’appoggio esterno dell’ex sindaco
Francesco Giacinti, che ha subito voluto spendere parole importanti per l’ex assessore della sua
giunta: “Solo i suoi famigliari conoscono Moira meglio di me. Ho sempre apprezzato il suo valore,
il suo impegno e la sua onestà intellettuale – è l’endorsement dell’attuale consigliere regionale -.
Inoltre all’interno della sua squadra ci sono anche altre figure di spiccato valore che sono pronte a
diventare protagoniste in futuro”.