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PUEBLO Di e con Ascanio Celestini • Musiche dal vivo di Gianluca Casadei

«Questa è la storia di una barbona che non chiede l’elemosina e di uno zingaro di otto anni, della barista che guadagna con le slot machine, di un facchino africano e di un paio di padri di cui non conosco il nome. La storia dignitosa dei centomila africani morti nel fondo del mare. Questa è la storia di una giovane donna che fa la cassiera al supermercato e delle persone che incontra. Questa è la storia di un giorno di pioggia»

Ascanio Celestini, attore, regista e drammaturgo fra i più rilevanti del nuovo teatro di narrazione italiano, si presenta per la prima volta sul palco di Cagli. Giovedì 14 marzo alle 21.00 al Teatro Comunale della cittadina marchigiana porterà in scena il ultimo lavoro: Pueblo, uno spettacolo che rappresenta la seconda parte di una trilogia che ha preso il via nel 2015 con Laika. La trilogia è un progetto di teatro dedicato a personaggi che vivono ai margini delle nostre comunità, nella periferia metropolitana, dimenticata desolata e sofferente.

In questi luoghi Celestini ha trovato ispirazione per le sue narrazioni: la periferia, il bar, la sala giochi, il supermercato, il marciapiede, i magazzini abbandonati. Quasi una terra di nessuno, al limite estremo della società; la periferia di una città, ma anche di una nazione. In questi luoghi vive una giovane che fa la cassiera al supermercato e che stretta nei tempi del lavoro si immagina di essere una regina. E il suo regno sta fuori dal supermercato dove incontra gente che le racconta tante storie: la donna chiusa in casa con la madre, la barbona che vive nel gabbiotto del custode del parcheggio, il bimbo zingaro che fuma sigarette, il facchino africano sempre attaccato ai videopoker, la barista che guadagna con le slot machine e tanti altri. Sono voci differenti che s’incontrano per raccontare il loro universo, fatto di povertà, ma capace di brillare come un bellissimo diamante. È un mondo senza dèi in cui, nonostante tutto, molti miracoli dovranno accadere. In questo racconto Celestini è accompagnato dalle musiche composte ed eseguite in scena da Gianluca Casadei.

In Pueblo Celestini crea un nuovo ritratto dei luoghi al margine della società, invitando lo spettatore a identificarsi con personaggi che, al di là della loro particolare situazione sociale, affrontano la propria condizione di esseri umani. Persone dimenticate, del cui destino non si interessa nessuno; di loro i mezzi di informazione si occupano solo quando la loro vita si trasforma in notizia da cronaca nera. Di questi personaggi Celestini dice «Voglio raccontare come sono prima della violenza che li trasforma in oggetto di attenzione da parte della stampa, ma voglio raccontare anche il mondo magico che hanno nella testa. Il mondo che li rende belli e che, solo quello, può aiutarli a non farli scomparire.»

 

Biglietti: Platea-Palchi € 15,00 Ridotto € 10,00 – Loggione € 10,00

Prevendite: www.liveticket.it/teatrodicagli

 

Botteghino del Teatro: Tel. 0721 781341 – e mail: botteghino.teatrodicagli@gmail.com

Istituzione Teatro Comunale di Cagli-Ufficio Cultura Comune Cagli – Tel. 0721 780731- www.teatrodicagli.it

 

PUEBLO

Di Ascanio Celestini

Con Ascanio Celestini, Gianluca Casadei

Suono Andrea Pesce

Produzione Fabbrica srl • In coproduzione con Romaeuropa Festival 2017, Teatro Stabile dell’Umbria

Distribuzione Mismaonda

 

Ascanio Celestini

Attore, autore, regista, nato a Roma nel 1972, è considerato uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione. I suoi spettacoli, preceduti da un attento lavoro di ricerca e indagine sul campo, hanno la forma di storie narrate, ricche di personaggi e situazioni.

Nel 1998, assieme a Gaetano Ventriglia, realizza il suo primo spettacolo “Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini”. A questo fa seguito la trilogia Milleuno con “Baccalà (il racconto dell’acqua)”, “Vita, Morte e Miracoli” e “La fine del Mondo”. Nel 2000 “Radio Clandestina”, sull’eccidio delle Fosse Ardeatine, e “Cecafumo”, sulla fiaba.  Del 2002 è “Fabbrica” e del 2006 “Appunti per una lotta di classe”. Negli anni successivi “Il razzismo è una brutta storia” (2009), “Pro patria” (2012), “Discorsi alla nazione” (2013), “Laika” (2015).  Ha ricevuto il premio UBU nel 2002 e nel 2004, oltre a diversi altri premi e riconoscimenti tra i quali il Premio Gassman e il Premio Flaiano.

Ha girato i documentari “Senza Paura, storie e musiche di lavoratori notturni”, e “Parole sante”, che ha dato il titolo a un omonimo disco. Ha diretto i film “La pecora nera” (2010) e “Viva la sposa” (2015). Per Radio 3 ha realizzato diverse trasmissioni, tra cui ” Milleuno, racconti minonti buffonti” e “Bella Ciao”. Tra le pubblicazioni Einaudi: Storie di uno scemo di guerra (L’Arcipelago Einaudi 2005 e Super ET 2009), La pecora nera (I coralli 2006 e Super ET 2008), il cofanetto con DVD dello spettacolo Scemo di guerra (Stile libero), Lotta di classe (Supercoralli 2009), Io cammino in fila indiana (Supercoralli 2011), Pro patria (Einaudi, 2012), Quanto vale un uomo (Skira, 2016) e Barzellette (Einaudi 2019).

—————————————————– Luca Latini Ufficio Stampa