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La Corte dei conti europea esamina la gestione della migrazione da parte dell’UE

La Corte dei conti europea sta espletando un audit sulla gestione della migrazione da parte dell’UE. In particolare, la Corte valuterà se il sostegno fornito alla Grecia e all’Italia abbia raggiunto gli obiettivi perseguiti e se le procedure di asilo e di rimpatrio siano state rapide ed efficaci. Esaminerà i progetti sostenuti per stabilirne la pertinenza, valutarne l’impostazione e appurare se stiano conseguendo i risultati perseguiti ed analizzerà inoltre procedure di verifica del seguito dato, per stabilire se siano stati apportati miglioramenti sul piano della performance.

La Corte ha pubblicato oggi una Rassegna preliminare all’audit sulla gestione della migrazione da parte dell’UE. Questo tipo di documento (precedentemente denominato “Documento esplicativo”) fornisce informazioni su un compito di audit in corso e intende costituire una fonte di informazioni per tutti coloro che sono interessati alla politica o ai programmi oggetto dell’audit.

Le sfide poste dalla migrazione hanno rivelato debolezze nelle politiche dell’UE in materia di asilo e migrazione e nella gestione da parte dell’Unione delle frontiere esterne. I meccanismi esistenti sono stati sottoposti a pressioni considerevoli che in alcuni casi ne hanno sollecitato la sospensione temporanea. È quindi essenziale assicurare l’attuazione delle misure opportune e del quadro normativo per la gestione della migrazione”, ha dichiarato Leo Brincat, il Membro della Corte dei conti europea responsabile dell’audit.

La crisi legata alla migrazione ha registrato la fase più acuta nel 2015, quando più di un milione di persone ha tentato di raggiungere l’UE. Benché le cifre siano poi scese al livello pre-crisi, decine di migliaia di migranti stanno ancora cercando di entrare nell’Unione.

Essendo situate sulla linea di frontiera, la Grecia e l’Italia sono i paesi più colpiti.

L’UE ha elaborato diverse misure per gestire la crisi, compresa la creazione di “hotspot” e l’introduzione di meccanismi di ricollocazione, aventi entrambi, in origine, carattere temporaneo. L’audit riguarda entrambe le misure. Nel sistema basato sui punti di crisi (“hotspot approach”), gli Stati membri in prima linea sono assistiti in loco dalle agenzie dell’UE per quanto riguarda l’identificazione, la registrazione e la rilevazione delle impronte dei migranti in arrivo, per stabilire chi fra questi necessiti della protezione internazionale, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali delle persone. Vi sono cinque hotspot in Grecia e cinque in Italia.

La pubblicazione della relazione di audit è prevista entro la fine del 2019.

 

Nota agli editori

La relazione della Corte sulla gestione della migrazione è la quarta di una serie di pubblicazioni nell’ambito della politica di migrazione. Nel marzo 2016 la Corte ha pubblicato una relazione speciale sulla spesa esterna dell’UE nel settore della migrazione nei paesi del vicinato orientale e del Mediterraneo meridionale fino al 2014. Nell’aprile 2017 ha esaminato il sistema basato sui punti di crisi e nel maggio 2018 ha pubblicato un Documento di riflessione sull’integrazione dei migranti originari di paesi non appartenenti all’UE. L’audit attualmente in corso verificherà il seguito dato al lavoro svolto per la relazione del 2017 sugli hotspot.

Lo scopo del presente comunicato stampa è di illustrare i messaggi principali della Rassegna preliminare all’audit della Corte dei conti europea. Il testo integrale della Rassegna preliminare all’audit è disponibile su eca.europa.eu in lingua inglese.

ECA Press
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