LE CINQUE REGOLE D’ORO PER MANTENERE I BUONI PROPOSITI NEL CORSO DELL’ANNO
La cosa complicata non è tanto formularli a Capodanno, quanto mantenerli al di là di febbraio! André Spicer, docente di management alla CASS Business School di Londra e co-autore del libro Desperately Seeking Self-Improvement: A Year Inside the Optimisation Movement ci insegna come.
Il Professor Spicer ha infatti passato un anno in immersione nell‘universo dello sviluppo personale, un fiorente movimento che si pone come obiettivo di superare i propri limiti respingendo le debolezze dei nostri corpi e delle nostre menti. Fissarsi un obiettivo, mantenerlo, arrivare al traguardo… Spicer ne sa qualcosa.
“A Capodanno, milioni di persone giurano a sé stessi di cambiare il proprio stile di vita, che si tratti di smettere di fumare o di perdere peso. Quando poi, inevitabilmente, rompiamo la promessa, sperimentiamo un senso di sollievo o persino di godimento. Dopodiché, un senso di colpa ci assale“, dice Spicer.
È per questo motivo che, secondo André Spicer, i buoni propositi di Capodanno possono creare un circolo vizioso potenzialmente autodistruttivo.
“Cominciamo a definire chi siamo attraverso lo stile di vita che abbiamo scelto di adottare. L‘impegno che mettiamo nel migliorare il nostro stile di vita è un tragico tentativo di migliorare noi stessi. Che può lasciarci più infelici e meno “sani” di prima“, afferma Spicer.
Tuttavia, ci sono metodi che possono aiutarci a mantenere i buoni propositi di Capodanno. Le parole-chiave sono specificità, sostegno, abitudine, umorismo e riposo (in inglese: specificity, support, routine, humour e resting).
LE 5 REGOLE PER IL SUCCESSO
Il Professor Spicer ha stilato una TOP 5 dei trucchi (tips) per “rimanere in carreggiata” tutto l’anno, che si tratti di darci un taglio con il cioccolato, di cominciare a correre o di padroneggiare una nuova abilità.
- SPECIFICITÀ
“Decenni di ricerche ci hanno insegnato che l‘aver fissato dei traguardi specifici che ci facciano sforzare un tantino ma non troppo, ci portano a dare una migliore performance. Questo accade perché tendiamo a essere più ostinati quando si tratta di traguardi specifici. Siamo anche più inventivi, immaginando strade alternative per raggiungerli, quando troviamo ostacoli sulla nostra strada.“
- SOSTEGNO
“Fare affidamento solo sulla propria forza di volontà può condurci al fallimento. Rendiamo di più quando abbiamo preso un impegno nei confronti di qualcun altro. Quindi trovatevi un amico o qualcuno a cui dovrete conto delle vostre azioni.“
- ABITUDINE
“La ricerca sugli individui più performanti dimostra che fanno pratica per un certo numero di ore ogni giorno. I grandi scrittori seguono spesso una routine in cui scrivono per qualche ora al giorno. Dunque, tenetevi da parte un po‘ di tempo per perseguire il vostro obiettivo ogni giorno e transformatelo in abitudine.“
- UMORISMO
“Spesso ci scontriamo con i nostri limiti e fallimenti. Si deve imparare a saper ridere dei propri errori, ma poi anche a fare un passo indietro, guardarli in faccia e imparare da essi.“
- RIPOSO
“Per raggiungere un obiettivo, avete bisogno di tempo. Sappiamo che gente che lavora per troppe ore non è così produttiva quanto chi lavora per otto ore al giorno. Quindi, fermarsi a riposare di tanto in tanto è altrettanto importante che adottare una nuova buona abitudine.“
André Spicer è docente alla CASS Business School (City University of London). È co-autore o co-editore di cinque libri. I suoi scritti sono stati pubblicati o sono apparsi nel Guardian, nel Financial Times, nel Times, nell‘Independent e alla CNN. I suoi libri più recenti sono Desperately Seeking Self-Improvement: A Year Inside the Optimisation Movement (OR Books), scritto assieme al Professor Carl Cederström e Business Bullsh*t (Routledge).
—– Per interviste (in inglese) si prega di inviare richiesta tramite mail all‘indirizzo riportato di seguito.—–
Contatto stampa
Giulia Gandolfi, PPOOL media – communications
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