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Infolampo: Pensioni Def

Cgil al governo: subito un confronto sulle pensioni
Ghiselli a RadioArticolo1: “Siamo in attesa di un tavolo con l’esecutivo. Quota 100 può essere una buona
base di partenza, ma il limite minimo di contribuzione di 38 anni è soglia inarrivabile per donne,
lavoratori del Sud, piccole imprese e precari”
“Sul fronte delle pensioni, c’è bisogno di un riequilibrio, perché la legge Fornero è insostenibile dal
punto di vista sociale per tutte le persone, e in particolare per le nuove generazioni. Va messo in conto che
una riforma costa e bisogna renderla compatibile. Però la spesa pensionistica italiana non è fuori controllo
ed è allineata alla media Ue. Quindi, vi sono margini per un riequilibrio, anche se il presidente dell’Inps,
Tito Boeri, sostiene che se passa quota 100 – con 62 anni di età e
38 di contributi – il nostro debito sale di 100 miliardi. In ogni
caso, prima di ogni decisione, vogliamo un confronto con il
governo, come chiediamo da due mesi”. Così Roberto Ghiselli,
segretario confederale Cgil, oggi ai microfoni di Italia parla, la
rubrica di RadioArticolo1.
“In merito all’ipotesi di quota 100, la nostra idea è che, dopo i 62
anni, chiunque possa andare in pensione, sapendo che più lavori
e più prendi, meno lavori e meno prendi, per una scelta
individuale che fa il lavoratore, in base alle sue specifiche
situazioni e condizioni. Il problema, semmai, sono il limite
minimo di contribuzione di 38 anni, che per moltissime persone
è una soglia insopportabile, soprattutto per le donne, per buona
parte dei lavoratori del Sud, delle piccole imprese e del lavoro
discontinuo”.
Per non parlare dei giovani, per i quali, se rimane tale regola, ai livelli di contribuzione richiesti non ci
arriveranno mai. “Dunque, quello proposto dal governo, è un ritocco alla ‘Fornero’ – che naturalmente
non disprezziamo se venisse realizzato, perché dà comunque la possibilità di anticipare il pensionamento,
pur pagando un prezzo di decurtazione dell’assegno previdenziale – ma non è sufficiente. Il
provvedimento va integrato con altre misure che consentano, ad esempio, il riconoscimento del lavoro di
cura delle donne”, ha sostenuto.
Se poi tali interventi portassero al superamento dell’Ape sociale, strumento “di cui non siamo mai stati
innamorati”, ma che era un primo passo in avanti, secondo il sindacalista, “ci sarebbero tantissimi
lavoratori cui verrebbe meno anche quella opportunità. Sui lavori gravosi – la commissione in materia non
si è ancora insediata -, ci sono quindici categorie casualmente individuate, del tutto insufficienti e c’è il
problema del riconoscimento. Resta poi aperta la questione dei cosiddetti lavoratori precoci, quelle
persone che hanno iniziato a lavorare a quindici-sedici anni, maturando tanti contributi prima dei 62 anni
Leggi tutto: http://www.rassegna.it/articoli/pensioni-cgil-il-governo-ci-convochi

Lavoro Marche: dalla Regione
solo un’analisi superficiale.

Leggi su www.marche.cgil.it

www.lettera43.it
La nota di aggiornamento al Def alla prova del Senato
Dalla riduzione del cuneo fiscale per l’assunzione di giovani meritevoli allo stop ai fondi per l’editoria:
cosa prevede la risoluzione M5s-Lega in esame a Palazzo Madama.
La Nota di aggiornamento al Def alla prova di Camera e Senato. Il primo via libera è arrivato a Palazzo
Madama dove con maggioranza assoluta è stato autorizzato il rinvio del pareggio di bilancio. I voti
favorevoli sono stati 165, i no sono stati 107, gli astenuti 5. Scontato l’ok alla risoluzione di maggioranza
con 161 voti favorevoli. La palla ora passa a Montecitorio. (Leggi anche: Moscovici pronto al pressing su
Giovanni Tria).
Ecco i contenuti della risoluzione M5s-Lega:
RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE E LOTTA ALLE CULLE VUOTE
Tra gli impegni presi dalla maggioranza quello di ridurre il cuneo fiscale per l’assunzione dei giovani «più
meritevoli», contrastare il fenomeno delle ‘culle vuote’ anche con incentivi per l’istruzione e misure per
favorire il rientro dei cervelli.
IPOTESI CONDONO DELLE MINI CARTELLE
Stralcio totale, cioè cancellazione del debito delle mini-cartelle sotto i mille euro più ‘vecchie’, quelle tra il
2000 e il 2010. E’ una delle ipotesi allo studio in vista del decreto fiscale collegato alla manovra che
dovrebbe contenere la ‘pace fiscale’ fortemente voluta dalla Lega. Come riferiscono fonti di maggioranza
si tratta ancora di una ipotesi di lavoro, presente comunque in una bozza più avanzata del provvedimento,
che consentirebbe di liberare il ‘magazzino’ della ex Equitalia di un quarto dei crediti non riscossi,
cancellando il 25% delle cartelle.
NESSUNA TEMPISTICA SU FORNERO E REDDITO CITTADINANZA
Nella risoluzione alla nota di aggiornamento mancano i tempi di attuazione della riforma della legge
Fornero, con l’introduzione di “quota 100” (leggi anche: quanto costa la quota 100 secondo Boeri)
dell’introduzione delle pensioni e del reddito di cittadinanza. Nel testo i punti chiave del programma
giallo-verde vengono indicati tra gli impegni che il governo dovrà assumere in vista della legge di
bilancio ma senza dettagli (leggi anche: come funziona il reddito di cittadinanza alla tedesca).
GRADUALE AZZERAMENTO DEL FONDO PER IL PLURALISMO
Uno dei punti su cui la maggioranza impegna il governo a intervenire in vista della legge di bilancio è il
«graduale azzeramento a partire dal 2019 del contributo del Fondo per il pluralismo, quota del
dipartimento informazione editoria, assicurando il pluralismo dell’informazione e la libertà di
espressione».
LA BANCA PER GLI INVESTIMENTI CON BANKITALIA E CDP
Una delle richieste della maggioranza è «l’implementazione in tempi rapidi della Banca per gli
investimenti, anche prevedendo un coinvolgimento di Banca d’Italia e Cassa depositi e prestiti, anche al
fine di gestire ed erogare direttamente incentivi e finanziamenti all’economia reale».
CABINA DI REGIA AL MEF PER LA SPENDING REVIEW
La maggioranza impegna il governo a prevedere «una cabina di regia unica presso il ministero
dell’Economia in coordinamento con la presidenza del Consiglio dei ministri, che procederà a una rapida
e concreta attuazione del processo di revisione, razionalizzazione e riduzione della spesa».
RINVIO DEL PAREGGIO DI BILANCIO
La maggioranza autorizza il governo al rinvio del pareggio di bilancio: «Considerato che le precedenti
politiche di austerity hanno compromesso la crescita del Pil», il governo intende adottare una diversa
strategia «allontanandosi nel breve periodo dal percorso di raggiungimento del pareggio di bilancio» con
l’obiettivo di «ridurre il divario di crescita» con Ue ed Eurozona «e nel medio-lungo termine conseguire
un migliore rapporto del debito/PIl».
ESTENSIONE DELLA CEDOLARE SECCA AGLI AFFITTI COMMERCIALI
Con la prossima manovra, o comunque «con ulteriori provvedimenti di carattere economico-finanziario»,
scrive la maggioranza giallo-verde, va estesa «la cedolare secca agli affitti commerciali, a partire dai
cosiddetti ‘esercizi di vicinato’ ».
REGIME SPECIALE PER LE NUOVE PARTITE IVA E LE START UP
Si chiede anche «un regime speciale per le nuove partite Iva e per le start up innovative promosse dai
giovani under 35» e un piano per il made in Italy fermo restando il rifinanziamento del Fondo di Garanzia
per le Pmi, oltre alla previsione di una «riduzione del carico fiscale per quelle piccole e medie imprese

Leggi tutto: https://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2018/10/11/def-senato-risoluzione-maggioranza-
fondi-editoria/224416/