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La tela del ragno…..

Ci hanno provato fino alla fine i due “ragazzotti” della politica italiana a sfidare tutto e tutti, ma alla resa dei conti la tela del ragno Mattarella li ha imbrigliati a tal punto che presi dal panico elettorale, che dichiaravano di non temere si sono decisi al fine a varare un esecutivo. Hanno perso su tutta la linea. Non saranno premier, nonostante la roboante campagna elettorale dove si autodefinivano “premier” di un paese che non ha premiership. Dovranno accordarsi per un esecutivo nel quale le caselle chiave, Economia, Interni, Giustizia, saranno “concordate” con il Quirinale, dovranno varare un programma di governo con la rinuncia d alcune delle promesse elettorali e questa sarà l’inizio della loro fine politica o almeno del loro sostanziale ridimensionamento personale ed elettorale. Hanno seppure in maniera non completa rilanciato Forza Italia e il Cavaliere, il quale se avesse avuto la stoffa dei bei tempi avrebbe colto al volo l’opportunità di fare un passo di lato autonomamente, gridare al Paese il bando  di cui era vittima, ma soprattutto cogliere l’occasione per riorganizzare Forza Italia e lanciare il nuovo Presidente del partito. La road map del Presidente della Repubblica ha consentito di svelare alcuni bluff e di verificare di quale pasta politica sono fatti gli attuali leader dei partiti e movimenti. Ora dovremmo vederli all’opera e sarà curioso capire come faranno a conciliare le loro mirabolanti promesse elettorali con un programma di governo di un Paese con 2.231 mld di debito pubblico, una disoccupazione alle stelle, la promesse di affrontare il nodo del conflitto di interesse e la nuova fiscalità.

ARES