GIACOMO DOMENICHELLI: “L’INTOLLERANZA NON MI APPARTIENE

SONO PER LA LEGALITA’. CONDIVIDO IL PROGETTO DI VALERIA MANCINELLI CHE STA RESTITUENDO LINFA ALLA CITTA’”
“Sono figlio di una tunisina, cittadina italiana ormai da molti anni. Mai e poi mai potrei
quindi essere intollerante verso gli stranieri.
Mi dispiace che quel post risalente a tre anni fa sia stato strumentalizzato dagli avversari
politici del sindaco ricandidato, di cui condivido la linea politica e i progetti sinora realizzati
per Ancona e i programmi per il futuro della città”.
E’ la replica di Giacomo Domenichelli, 23 anni, candidato nella lista civica “Ancora X
Ancona”, alle illazioni di un vecchio post di Matteo Salvini pubblicato sul suo profilo
Facebook.
“Ho condiviso – prosegue Domenichelli – un momento molto duro e triste per l'Europa
martoriata dai continui attentati di matrice integralista. Eravamo tutti colpiti, sotto choc.
Forse mi sono espresso in modo sbrigativo, troppo sintetico, ma il mio obiettivo era di
rappresentare un concetto più ampio e complesso: la legalità. Mi sono sempre interessato
alla politica come cittadino, senza mai aver fatto parte dello scenario partitico e la mia
posizione è distante anni luce da quella della Lega a cui oggi erroneamente vengo
accostato. Mi candido in sostegno di Valeria Mancinelli, perché, da anconetano di 23 anni,
ho potuto notare quanto questa città sia stata rivitalizzata. Da spettatore ho partecipato ai
tanti incontri che, nell’arco del suo mandato, il sindaco ha tenuto con i giovani della mia
città e sono sempre rimasto colpito dalla concretezza con cui ha interpretato la sua azione
amministrativa. Ancona possiede oggi più luoghi di aggregazione per la cultura e
l’intrattenimento di quanti ne avesse cinque anni fa e nascono reti di associazioni giovanili,
che sono linfa vitale per lo sviluppo di nuove idee e progetti. Penso, ad esempio, ad “Hip
Nic”, gruppo di associazioni culturali di Ancona e della provincia, che ha dato vita a festival
artistico-musicali e addirittura al riutilizzo di uno spazio in disuso alla Palombella. Penso
anche ad AnconaCrea, festival che da anni dedica nuove opportunità a giovani artisti
locali, e alla Mole Vanvitelliana, diventata fulcro dell’azione culturale del capoluogo.
Insomma, per chi come me crede fortemente nella partecipazione democratica,
nell’integrazione, nella scommessa sui giovani quali riferimento per il futuro di questa città,
l’accostamento della mia figura a posizioni d’intolleranza razziale è quanto mai una
forzatura, una storpiatura a cui vorrei non dover dare ulteriori spiegazioni”.

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