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Lettera aperta ai candidati alle prossime lezioni politiche

Come Associazione di Proprietari chiediamo ai candidati marchigiani alle prossime elezioni politiche un concreto impegno in favore di alcuni temi di vitale importanza per la nostra Regione, per la vita dei cittadini, per la qualità della vita, per i quali ci siamo battuti e continueremo a batterci anche nel futuro.

    1. Alloggi popolari: Le politiche abitative portate avanti dagli ATER non sono più rispondenti alle necessità ed alle esigenze della popolazione marchigiana. Due possono e devono essere le direttrici di intervento, una nei confronti del patrimonio abitativo invenduto sul mercato e la seconda il recupero massivo degli edifici vetusti i abbandonati nei centri storici. Il tutto finalizzato all’azzeramento delle liste di attesa di una abitazione, ma soprattutto ridare dignità, vitalità e valore ai centri storici e alle loro indubbie peculiarità;
    2. Sicurezza: Le Marche, un tempo oasi di tranquillità e benessere si sono trasformate nel breve volgere di un decennio nel pascolo preferito di bande ed individui disposti ad ogni sorta di delitto, contro i patrimoni, contro la persona e soprattutto contro le attività economiche. Le forze dell’ordine, pur in uno sforzo superiore alla media nazionale non riescono più a far fronte ad un ruolo fondamentale come quello della prevenzione e della repressione, nonostante alcuni indubbi successi, per carenza di organico e di mezzi sul campo. Occorre una forte inversione di rotta, un maggior presidio del territorio, una più efficace attività di intelligence, meno tolleranza, maggiore prevenzione ed in particolare certezza della pena. Intere aree urbane e periferiche sono divenute nel tempo regno incontrastato del crimine e dello spaccio, occorrono interventi risolutori prima di pensare ad una abdicazione alla malavita e al malaffare..
    3. Legittima difesa: Il tema è particolarmente sentito dai proprietari di casa, i quali si sentono oramai molto poco sicuri all’interno delle mura domestiche. In questo settore servono interventi legislativi seri e non pasticciati o confusi, in grado di mettere nei guai non il criminale, ma l’offeso. La legittima difesa deve essere tale, senza se e senza ma, con la possibilità di reagire nei confronti di una intrusione o di una aggressione violenta a tutela della propria incolumità, di quella dei propri famigliari e dei propri beni.
  • Viabilità: In tema di viabilità le Marche scontano un ritardo epocale, scalfito appena dal completamento delle opere del quadrilatero e dal collegamento con Umbria e Lazio. Restano insoluti i nodi relativi al prolungamento della terza corsia autostradale e alla realizzazione di alcune indifferibili complanari, Civitanova Marche, Porto sant’Elpidio, Porto San Giorgio. Mentre va data immediata realizzazione, con un abbattimento dei tempi, al passante nord-ovest interessante il porto di Ancona, l’interramento della ferrovia e la variante della statale a nord.

 

    1. Crisi del Commercio: La crisi del commercio è sotto gli occhi di tutti. Le serrande abbassate sono sempre più numerose, la chiusura riguarda la cessazione di attività oramai fuori mercato, ma anche importanti negozi di vicinato e piccole gloriose botteghe, sotto l’incalzare della GDO e del franchising. Un sostegno al settore è venuto in questi anni dalla disponibilità di molti proprietari a calmierare i costi delle locazioni. Non basta. Occorrono alcuni provvedimenti fondamentali, protocolli di intesa con le associazioni di categoria, enti locali e istituti di credito, revisione generalizzata delle rendite catastali per diminuire la pressione fiscale sugli immobili, in virtù del calo sensibile dei valori commerciali, agevolazioni fiscali e burocratiche per i commercianti e nuove formule contrattuali legate a ipotesi di credito di imposta in grado di rendere più equilibrato il rapporto tra domanda ed offerta. Infine nei casi più eclatanti occorre avviare una riflessione sulla possibilità di arrivare al cambio di destinazione degli immobili per favorire il riuso e la rilocazione.
  • Tassazione degli immobili: La pretesa dello Stato e dei Comuni di considerare i proprietari di immobili come un bancomat, ad ogni necessità, con balzelli sempre più stravaganti, al quale attingere senza tener conto di cosa ha significato la costruzione del patrimonio immobiliare per gli italiani e da ripudiare. Così come ripudiamo l’idea di qualche forza politica di utilizzare tale patrimonio per abbattere il debito pubblico arrivato ad oltre 2.230 mld. Il carico fiscale, complessivo, sulla casa è nell’attuale fase insostenibile, in particolare per quella parte di cittadini che avevano ipotizzato ad un minimo investimento immobiliare come integrazione al reddito. Le tasse, gli oneri condominiali, le necessarie opere di ristrutturazione e conservazione, unite alla sensibile discesa dei valori degli immobili ne fanno un peso ed un gravame forte per una larga fetta di cittadini proprietari. Chiedo a tutti i candidati un impegno forte a rendere equa la tassazione sugli immobili, un impegno in direzione di una drastica riduzione delle aliquote IMU, oltre alle tasse gravanti su successioni e donazioni.

 

  1. Il Presidente Regionale Confabitare Renzo Paccapelo