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Italo, cda rinvia valutazione su offerta fondo americano

Resta aperto fino a domani pomeriggio, 7 febbraio 2018, il Consiglio di Amministrazione straordinario di Italo – NTV, riunitosi per valutare l’offerta ricevuta da Global Infrastructure Partners III Funds (GIP) da 1,9 miliardi di euro più i debiti per il 100% della società.

“Il consiglio ha preso atto delle informazioni allo stato disponibili e ha ritenuto opportuno mantenere aperti i lavori fino a domani pomeriggio, quando l’advisor finanziario e i joint global cordinators della società presenteranno gli elementi necessari alla valutazione”, si legge in una nota. “Il consiglio ha inoltre preso atto dell’offerta ricevuta ieri da Global Infrastructure Partners III Funds riservandosi ogni valutazione domani nella prosecuzione dei lavori consiliari”.

La risposta dovrà arrivare necessariamente entro domani in quanto l’offerta scade alle ore 17 del 7 febbraio 2018.

Nel frattempo Intesa Sanpaolo, azionista di maggioranza di Italo, ha dichiarato che la partecipazione che possiede non è strategica. Durante la conferenza stampa sul piano 2018-2021, l’Amministratore delegato della banca Carlo Messina ha specificato che “nel momento in cui si realizzano le condizioni per uscire, noi siamo per la dismissione”. “Alla miglior valorizzazione possibile si chiude l’operazione”.

Il Board ha inoltre valutato l’avanzamento del processo finalizzato all’offerta di un massimo del 40% del capitale e alla quotazione in Borsa delle azioni della società.

Intanto Itesa Sanpaolo, maggiore azionista di Italo, potrebbe cedere alle lusinghe del fondo americano Global Infrastructure Partners III Funds. Durante la conferenza stampa sul piano 2018-2021, l’Amministratore delegato della banca Carlo Messina ha dichiarato che la partecipazione in Italo “non è strategica”: “nel momento in cui si realizzano le condizioni per uscire, noi siamo per la dismissione”.

“Noi non dobbiamo fare né il mestiere degli aeroplani né il mestiere dei treni. Noi abbiamo la vocazione a fare banca e banca vogliamo fare. La partecipazione non è strategica. Alla miglior valorizzazione possibile si chiude l’operazione”, ha spiegato il manager dell’istituto di credito.

“Vedremo se ci saranno (le condizioni) in questo caso”, ha specificato Messina riferendosi all’offerta vincolante da 2 miliardi di dollari sul 100% della compagnia di trasporto ferroviario presentata dal fondo americano proprio ad un soffio dalla quotazione in Borsa.