Attualità a cura di Maurizio DoniniUltimissime Notizie

Ius soli – Il regalo di Natale dei politici ipocriti

“Non ho mai creduto a Babbo Natale perché sapevo che nessun uomo bianco sarebbe venuto nel mio
quartiere quando scendeva il buio.”
Dick Gregory

Tra le cose, le tante cose, non fatte da questa legislatura spicca tra le altre la legge sullo Ius Soli. Bisogna
rendere merito ai nostri politici per come sono riusciti ad affossarla con eleganza e nonchalance, riuscendo
a portarla, di rinvio in rinvio, di approfondimento su approfondimento, fino a ridosso del Natale.
Già, ma chi la voleva e chi l’ha affossata? Perché pare sia uno di quei casi in cui identificare il padre è
difficile come trovare il carnefice. Senza entrare in dettagli che abbiamo già esposto in passato, si tratta di
uno Ius Soli ‘temperato’, decisamente più blando di quello presente in altri paesi, che va ad interessare una
piccola parte di cittadini nati in Italia che rispettano tutta una serie di norme e regole per un lungo periodo
di tempo.
Un gesto di civiltà che regolarizza uno stato di fatto, che rende italiani bambini che italiani lo sono già di
fatto e di nascita, ma se era faticosamente passata alla Camera, non ha resistito alla tagliola del Senato. I
nostri strapagati politici hanno ben pensato di anticipare le vacanze di Natale e sfilarsi dall’aula, totalmente
assenti i penta stellati, dopo l’incomprensibile astensione alla Camera, tutti i 35 senatori del M5S hanno
evidentemente obbedito ad un ordine di scuderia o avevano di meglio da fare. Interpellato in merito il
serafico Di Maio ha chiesto a Casaleggio cosa dire per poi indire un referendum online e spiegare la sua
posizione, magari prima a sé stesso e poi agli altri.
Ma resta sempre il meglio dei peggiori, il PD affondato nella melma della Commissione sulle banche ed
impegnato più nella sterile difesa di MBE che dei diritti, ha fatto sì di unire grandi dichiarazioni a minime
presenze, cercando salvare faccia e voti dei razzisti. A proposito di razzismo ed intolleranza esultano i
leghisti e le varie declinazioni centro-destrorse, della serie “noi non siamo razzisti, accettiamo tutti, purché
siano bianchi, di razza ariana, con gli occhi azzurri, parlino italiano e bergamasco, siano di osservanza
cattolica e paghino le tasse, soprattutto quelle locali”.
Resta il fatto che in pieno clima elettorale nessuno ha avuto il coraggio della Merkel di difendere sacrosanti
principi a costo di rimetterci qualche voto. Il razzismo, l’intolleranza, l’indifferenza che sta attraversando
un’Europa sempre più divisa è, come si è visto per ultimo in Austria, un grande bacino di consensi e tutti
sono pronti a cavalcarlo. Per cui se non bolli lo Ius Soli direttamente come Salvini e c., perlomeno eviti di
difenderlo e metterci il cappello, perché a Natale si è sì più buoni, ma anche più ipocriti e cialtroni.
MAURIZIO DONINI