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Monti – Mare, Marcozzi interroga

Le promesse non bastano, servono fatti e dati certi. Per questo ho presentato una mozione con cui chiedo
all’Amministrazione regionale di impegnarsi a definire con precisione tempi e modalità di intervento nella
realizzazione del primo tratto montano della Monti-Mare tra l’altro interamente collocato nell’area di cratere, e
a definire da subito le competenze di intervento e lo stralcio operativo dei lavori secondo l’impegno tecnico
finanziario assunto. A breve un coordinamento di FI proprio nell’area dei Sibillini in cui affronteremo questo
delicato e importante aspetto legato a un’infrastruttura fondamentale per l’intero nostro territorio. I recenti
eventi sismici hanno, infatti, arrecato enormi danni, oltre che strutturali, anche in termini di collegamenti con
le zone dell’entroterra fermano che hanno maggiormente pagato gli effetti devastanti del terremoto.
Svariate vie di collegamento sono tutt’ora non transitabili come sta diventando sempre più precario e
pericoloso il transito lungo la provinciale Servigliano – Amandola unica via di penetrazione verso l'entroterra
Fermano. Tutti sappiamo che il rilancio dei territori montani, afflitti anche dai recenti eventi sismici, passa
inevitabilmente dal ripristino e dal potenziamento delle vie di collegamento, anche con la costa.
L’alternativa? La desertificazione e dunque la morte di questi preziosi nostri territori montani.
L’Amministrazione regionale, in merito alla Monti-Mare, si è già espressa riguardo l’intenzione di inserire nel
Bilancio 2018 una quota parte del FSC Fondo di Sviluppo e Coesione, pari a 15 milioni di Euro, aumentato a
seguito del sisma, nell’ambito del Par-Fas 2014-2020, per la direttrice Monti-Mare che collega Amandola a
Porto Sant’Elpidio.
I fondi FSC da ripartire sono in arrivo ma la competenza della strada in questione, oggi di competenza
regionale, potrebbe essere trasferita all’Anas
La Provincia di Fermo ha già avuto in dono un progetto preliminare per l’adeguamento dell’asse viario in
questione che collega Amandola a Servigliano, coinvolgendo anche i territori di San Ruffino, ed i Comuni
montani di Smerillo, Montefalcone Appennino e Santa Vittoria in Matenano interamente inseriti nell’area di
cratere. Ecco perché una definizione certa sull’importante infrastruttura è oggi più che mai fondamentale. E
deve essere solo il primo step di un processo rapido perché il rischio isolamento dell’area montana è
grande.
5/12/2017

Il Capogruppo FI
CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE
Jessica Marcozzi