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Sisma e ricostruzione: DURC di congruità fondamentale per garantire la regolarità e la qualità del lavoro

j_59748_01Le Organizzazioni Sindacali esprimono soddisfazione per la pubblicazione della tanto attesa
Ordinanza n. 41 che introduce il DURC di congruità, misura sempre più necessaria per assicurare la
regolarità contributiva delle imprese e per contrastare in modo efficace fenomeni di lavoro irregolare
e sommerso nelle opere di ricostruzione pubblica e privata nei territori colpiti dal sisma. Osserva
Daniele Boccetti, segretario Fillea Cgil Marche: Gli ultimi episodi e le numerose criticità e anomalie
registrate nei cantieri dove vengono realizzate le SAE, sono solo la punta dell’iceberg dei tanti
problemi riscontrati nella ricostruzione. Ci sono, infatti, la mancata applicazione del Contratto
Nazionale di Lavoro del settore, orari quotidiani che arrivano a 12 e 14 ore nonostante in cassa edile
vengano dichiarate 80/100 ore mensili. Questo fenomeno, purtroppo, si riscontra già da qualche
tempo. Da qui la necessità che si applichi rapidamente quanto previsto dall’Ordinanza per fare in
modo che le imprese esecutrici di lavori di ricostruzione, sia pubblici sia privati, oltre ad essere in
regola con il DURC, il documento che attesta la regolarità formale contributiva, siano in regola anche
con il certificato di congruità dell’incidenza della manodopera nel cantiere, rilasciato dalla Cassa
Edile territorialmente competente. Lo strumento – dichiara Luca Tassi, segretario Filca Cisl Marche –
consente infatti un controllo del territorio, un monitoraggio vero della ricostruzione che finora è
mancato o è stato fatto solo in parte. Il controllo della congruità della manodopera sul valore
complessivo dell’opera da realizzare, soprattutto nell’ambito dei lavori di ricostruzione post sisma, è
fondamentale per mettere al centro il lavoro di qualità e costituisce un efficace sistema di contrasto
agli abusi e al lavoro irregolare, nonché uno strumento a difesa della legalità. Inoltre, questo
meccanismo di verifica, che obbligherebbe all’allineamento dei costi di realizzazione delle lavorazioni
con i costi realmente sostenuti dalle imprese regolari per la propria manodopera, ridurrebbe i margini
di concorrenza sleale tra imprese che si possono generare con meccanismi di assegnazione dei
lavori al massimo ribasso (cosa che, purtroppo, già si verifica nell’area del cratere).Nell’ordinanza c’è
uno specifico rimando ad un accordo da farsi entro 60 giorni da oggi, tra Commissario Straordinario,
Vicecommissari, Ministero del Lavoro, INAIL e le parti sociali. Dice Luciano Fioretti, segretario
Feneal Uil Marche, si auspica di fare bene e in fretta seguendo il modello già presente da 20 anni
nella vicina Umbria, che ha garantito un sistema di regole certe e chiare e un quadro di trasparenza
e legalità dentro il quale hanno ben operato tutti i soggetti del mondo delle costruzioni.
Le Segreterie di CGIL, CISL, UIL esprimono apprezzamento per l’impegno profuso su questo tema
dalla commissaria straordinaria, De Micheli, che ha rispettato quanto definito nei protocolli sindacali a
tutti i livelli.
Ancona, 7 novembre 2017

Segreterie Regionali CGIL-CISL- UIL Marche
Segreterie Regionali FILLEA CGIL – FILCA CISL – FENAL UIL