Molini Girola fa il bis e si aggiudica per il secondo anno il Palio dei Bambini
La pioggia non ha fermato la voglia di divertirsi e così, ieri sera, al Ricreatorio San Carlo, i
giovani e giovanissimi delle contrade fermane hanno dato vita alla sesta edizione del Palio dei
Bambini, organizzata dal gruppo operativo Giochi e Attività Promozionali.
E’ stata la squadra di Molini Girola, guidata dal priore Marco Tirabassi, a portare a casa per il
secondo anno consecutivo il drappo realizzato da Celeste Petrini, che ha saputo rappresentare
alla perfezione l’obiettivo della manifestazione, cioè lo stare insieme nel nome del futuro della
Cavalcata dell’Assunta. Nel disegno di Celeste, infatti, si vedono i ragazzi delle dieci contrade
che, con scale, rulli, pennelli e colori, riproducono tutti insieme la Tovaglia Policroma, che
proprio quest’anno ha vissuto il suo centenario.
Secondo posto per i ragazzi di San Martino e terzo per quelli della contrada Campiglione.
Il pomeriggio si è aperto con la Messa officiata da Don Michele Rogante, che ha ricordato
l’importanza del perdono, da mettere in pratica per far prevalere l’amore sull’odio e sulla
rabbia; si è proseguito con la cena, a cura della contrada San Martino, per poi dedicarsi ai
giochi del Palio dei Bambini, condotto e animato dalla voce del regista della Cavalcata
Oberdan Cesanelli.
Le 10 squadre hanno ricevuto il saluto del Sindaco Paolo Calcinaro, che ha evidenziato come
il futuro della città e della Cavalcata stessa sia in mano alle giovani leve delle contrade, che ha
invitato ad “innamorarsi” delle tradizioni cittadine quali appunto la rievocazione storica.
Corsa del limone, corsa a tre gambe, Guglielmo Tell, Colpisci “lu marguttu” e corsa dei cavalli
sono le discipline con cui si sono misurati i piccoli contradaioli in gara: grande il gradimento
del pubblico, soprattutto nei giochi che hanno coinvolto i priori, bersaglio dei contendenti.
I vincitori sono stati premiati dal vice presidente Andrea Monteriù, alla presenza degli
assessori Giampieri, Scarfini e Luciani.
Fermo, lì 17 settembre 2017 L’Ufficio Stampa