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Cagli: “La struttura della materia” – “61043Fisici, Emotivi, Rifugi”

segni_2017_aLA STRUTTURA DELLA MATERIA è una mostra all’interno della rassegna “Segni della scultura” curata da
Pino Mascia e Lucia Miodini, alla quale partecipano due artisti di fama internazionale autori, fra l’altro, di
grandi opere pubbliche.
Christian Cassar, originario di Bolzano è creatore di una scultura rigorosa e suggestiva in stretto rapporto
con i metodi e i materiali dell’architettura. Attento ecologista è docente all’Accademia di Urbino. Ha
partecipato alla Biennale di Venezia 1988.
Luisa Valentini è nata a Torino dove è docente presso l’Accademia delle Belle Arti. Si laurea in germanistica
con Claudio Magris, è produttrice e responsabile di moda della GFT per la collezione Mani di Giorgio
Armani. Diplomata in scultura all’Accademia Albertina, collabora con Pietro Gilardi ed è autrice di una
scultura strutturale con richiami alla fluidità botanica in cui prevalgono materiali come ferro e acciaio.

61043 FISICI, EMOTIVI, RIFUGI
Questa mostra prende origine dall’idea di RIFUGIO, sulla quale cinque ragazzi hanno ragionato, senza forse
mettere in atto meccanismi puramente razionali, ma in maniera artistica, concentrandosi quindi sulle
immagini, sulle suggestioni e anche sui concetti.
Cominciamo dall’inizio, ovvero dalla nascita dell’uomo che è l’uscita dal rifugio primigenio. Il bambino,
avvolto da coltri di sangue fascianti e reattive, calde e sussurranti, viene espulso nel mondo e separato dalla
carne primordiale… mondo nel quale mai più sarà solo e nel quale sempre si sentirà solo.
L’idea di rifugiarsi ritorna poi spesso durante la vita: le capanne dei bambini, le case sugli alberi, i letti a
baldacchino, l’alcool, i piccoli cinema, i videogiochi, la camera dell’adolescente, la Torre Onoffia, la casa
dopo il lavoro, il passato, i cappotti, l’amore, Dio, i sogni, le illusioni, etc.

Per essere considerato tale il rifugio deve essere stretto addosso al corpo e alla mente del rifugiato, deve
aderire alle paure soffocandole dolcemente. Possibilmente buio per non vedere nemmeno i fantasmi,
preferibilmente “sordo” per non udire che il battito del proprio cuore e sicuramente caldo per sentirsi
appieno, fin dentro agli spazi più interni.
Ma da cosa si scappa? Si scappa dagli altri, dalla loro inestirpabile e parassitale presenza; ma si può
scappare anche da se stessi, tentando di annullarsi, di vagheggiare la morte, di corteggiare il nulla, di
assaporare il letargo dei sensi per non sentire nemmeno il battito del proprio cuore tornando così alla noia
originale.
In ogni caso è offerta una pausa al peccatore, e poco importa il fatto che sia stato già perdonato. Egli
continua a cercare un’espiazione non richiesta ma necessaria. Espiare creando qualcosa che si faccia
capanna, struttura ludica che riproduce in piccolo le imponenti architetture filosofiche delle cattedrali
compiute di senso (compiuto).
Una possibile conclusione (ma sempre quella!): il rifugio è l’ambiente ideale per interrogarsi non sul
tracciabile come ma sull’impervio perché del senso di colpa.
Erminia Gelso

Sabato 2 Settembre 2017 alle ore 19.00 in occasione dell’inaugurazione delle Mostre
Concerto di Federico Longo Concatenation – Pianoforte – Elettroniche – Video

Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli – Via L. Alessandri, 39 – 61043 CAGLI (Pesaro Urbino – Marche)
Dal 2 al 24 settembre 2017
Orari: da mercoledì a domenica dalle ore 17,00 alle 20,00.
Ingresso libero.

Luca Latini

Informazioni
Ufficio Cultura: 0721 780731 – Ufficio Informazioni Turistiche: 0721 780773