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Regeni: Torna l’ambasciatore in Egitto

09757242-d6c2-4a68-b5a0-56286754fcfa_largeVerità per Giulio Regeni! E’ quella, riteniamo il nostro Paese va cercando da un anno e mezzo. Oggi, ad un anno e mezzo di distanza dalla tragica scomparsa del ricercatore italiano, il nostro Ministero degli Esteri rimanda l’ambasciatore Cantini al Cairo. La famiglia Regeni si indigna e protesta. Ha ragione, ma ha ragione anche la Farnesina a riparare ad un errore. Non è servito a nulla, anzi non serve più a nulla in questi tempi la rottura delle relazioni diplomatiche. Anzi le relazioni vanno intensificate e va fatta ogni pressione affinché si arrivi alla verità, per la famiglia Regeni e per la dignità del nostro Paese. Il ritiro dell’ambasciatore è stato un errore ed oggi, anche con qualche dichiarazione ipocrita si mette fine a quell’errore. tra l’altro come si può ipotizzare di non avere relazioni con l’Egitto, che peraltro pur non essendo un campione di democrazia ha posto un freno all’avanzata dei fratelli musulmani, gioca un ruolo fondamentale nella crisi libica e più in generale del mediterraneo, un paese dove le nostre industrie, in primis l’Eni hanno un ruolo di primo piano? Questi, oltre i normali canali diplomatici e di intelligence andavano usati per avere, esigere, la verità sulla scomparsa del giovane e valente ricercatore. Oggi, come spesso accade nel nostro Paese si ripara ad un errore, che nulla ha prodotto e lo facciamo dimostrando la nostra consueta incapacità di analisi, la nostra consueta ondivaga politica estera.

ARES