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A Pescara del Tronto si assegnano le prime casette

Terremoto: lite fra sfollati Pescara T. per le SaePESCARA DEL TRONTO – Assegnate le prime 26 casette in legno agli sfollati per il terremoto di Pescara del Tronto, ma non sono mancati momenti concitati.
Dopo momenti di forte tensione, a Pescara del Tronto sembra essere tornata la calma: i terremotati si sono accordati sul metodo del sorteggio per l’assegnazione delle prime 26 soluzioni abitative d’emergenza, le casette in legno. Ad annunciare il sorteggio è stato il sindaco Petrucci. Una commissione ha stabilito i criteri di assegnazione in base alla composizione dei nuclei familiari. «Non c’è stato accordo per la divisione, per cui dovremo procedere con l’estrazione a sorte» ha spiegato Petrucci ai giornalisti. Momenti di tensione con liti tra gli sfollati ed una riunione a porte chiuse prima del sorteggio. «Se poi entro qualche giorno i cittadini vorranno accordarsi per scambiare le destinazioni non ci sono problemi». Il sindaco aveva anche chiesto agli sfollati di valutare l’appello del vescovo di Ascoli, mons. Giovanni D’Ercole, per l’assegnazione al parroco, don Nazzareno Gaspari, di una delle abitazioni da 60 metri quadrati, invece che una singola da 40 mq, in modo da poter avere un ufficio in cui svolgere attività pastorale. «Siamo i più colpiti dell’Italia centrale. Abbiamo aspettato nove mesi e anche io voglio accollarmi la responsabilità dei ritardi. Ma la gente sa l’iter che c’è dietro a tutto questo» ha detto Petrucci commentando le scene di nervosismo che si sono vissute. Il suo obiettivo è riportare tutti i residenti ad Arquata territorio entro agosto, in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico «per riprendere una vita normale