PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ENERGIA, A URBINO UN DIBATTITO INTERNAZIONALE SULLE POLITICHE GREEN
Amministratori a confronto domani, mercoledì 24 maggio, ad Urbino nel forum internazionale
promosso da Svim e Regione Marche per lanciare il “Patto dei sindaci per il clima e
l’energia”. Nell’Aula magna dell’Università degli studi Carlo Bo si parlerà di sostenibilità
energetica ed ambientale con i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Roma, Firenze,
Milano, ma anche con Javier Ordonez Munoz, referente dell’Agenzia per l’Energia
dell’Estremadura, che illustrerà l’esperienza maturata in Spagna. Il dibattito rappresenta
un’importante occasione per coinvolgere i Comuni marchigiani nello sforzo congiunto di
attuazione delle politiche di energia sostenibile.
“Il Patto dei sindaci – afferma l’amministratore unico di Svim Gianluca Carrabs – è la più
importante iniziativa territoriale a livello europeo per affrontare, attraverso una strategia
condivisa, la sfida di un futuro a basse emissioni di carbonio. Ad oggi hanno aderito una
quarantina di Comuni, pari a un terzo della popolazione regionale, ma è necessario un più
ampio coinvolgimento per tracciare un percorso univoco proiettato verso l’incremento
dell’utilizzo di fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni di gas serra e un nuovo approccio
per rafforzare le capacità di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici”. Tra i
partecipanti, oltre allo spagnolo Munoz, l’assessore alla Sostenibilità ambientale del Comune
di Roma, Giuseppina Montanari, la collega del Comune di Firenze, Alessia Bettini,
l’assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, Marco Granelli, i sindaci di
Ancona, Ascoli e Macerata, Valeria Mancinelli, Guido Castelli e Romano Carancini,
l’assessore alla Gestione e Finanziamenti comunitari di Pesaro, Antonello Delle Noci, e il
presidente dell’ Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti.
Il Patto è un accordo volontario previsto dalla Commissione europea allo scopo di
raggiungere gli obiettivi del protocollo di Kyoto, oggi traslati al 2030, per la riduzione delle
emissioni di CO2, la produzione delle energie rinnovabili e l’efficientamento energetico.
“Questo progetto – conclude Carrabs – rappresenta una grande opportunità anche sotto il
profilo economico. Basti pensare al settore edilizio e all’impulso che potrebbe avere dalla
riqualificazione energetica degli edifici”.
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