I risultati al 31 marzo 2017 del Gruppo UBI
Il trimestre ha visto il completamento di alcune importanti iniziative strategiche di evoluzione
del modello di business e operativo, come previsto dal Piano Industriale. Tra le maggiori
iniziative:
– si è chiuso con successo il progetto Banca Unica (fusione di 7 Banche Rete in UBI
Banca), in anticipo di 4 mesi rispetto alle tempistiche attese. Sono state coinvolte circa
1.600 filiali, 9,1 milioni di anagrafiche, e tutti i conti correnti hanno visto l’IBAN
modificato. Il progetto ha coinvolto la maggior parte dei 17.000 dipendenti del Gruppo
– è stato implementato il nuovo modello organizzativo con la riconfigurazione
dell’ambito del Chief Commercial Officer (creazione di macroaree territoriali e delle
divisioni Corporate e Investment Banking e Top Private) e del Chief Wealth and
Welfare Officer
– è stata trasferita la responsabilità della gestione delle inadempienze probabili dalla rete
all’unità centrale di credito anomalo, mantenendo un’unità specializzata per la gestione
delle sofferenze (complessivamente 400 risorse)
– è stato introdotto il nuovo approccio per le piccole/medie imprese e le aziende corporate
con una prospettiva di settore/filiera virtuale…
Nonostante l’impegno che ha coinvolto tutte le strutture del Gruppo, sia centrali che di rete,
sono cresciute le erogazioni complessive a medio lungo termine a 2,7 miliardi, +13,6% rispetto
all’analogo periodo del 2016 e sono stati acquisiti oltre 5.000 nuovi clienti.
* * *
I risultati economici del 1trim 2017
Utile consolidato al netto delle componenti non ricorrenti a 86,3 milioni, +103% rispetto ai
42,5 del 1trim 2016
Utile netto consolidato a 67 milioni di euro, +59,4% rispetto ai 42,1 del 1trim2016, nonostante
l’inclusione di un’ulteriore svalutazione del Fondo Atlante per 13,5 milioni netti, oneri relativi
al Progetto Banca Unica per 4,6 milioni netti e spese progettuali relative alle Bridge Banks per
1,1 milioni netti
Risultato della gestione operativa a 276,1 milioni, in crescita sia rispetto al 1trim 2016
(+12,6%) che rispetto al 4trim 2016 (+49,1%):
Proventi operativi a 798,2 milioni, in salita sia rispetto al 1trim 2016 (+3,3%) che rispetto
al 4trim 2016 (+1,6%)
Oneri operativi a 522 milioni, in diminuzione sia rispetto al 1trim2016 (-1,1%) che rispetto
al 4trim2016 (-13%).
Costo del credito a 134,8 milioni, in riduzione sia rispetto al 1trim2016 (-13,2%) che rispetto al
4trim2016 (-29,7%)
2
I dati patrimoniali al 31 marzo 2017
CET1 fully loaded all’11,29% (11,22% al 31.12.2016)
CET1 phased in all’11,44% (11,48% al 31.12.2016)
LCR e NSFR > 100%
Crediti alla clientela in bonis in crescita a circa 74 miliardi al netto dei finanziamenti alla
Cassa Compensazione e Garanzia1
(+0,6% rispetto a dicembre 2016 e lievemente superiori al
dato di marzo 2016)
Crediti deteriorati a 12,4 miliardi (lordi) e 7,96 (netti), in continua discesa sia rispetto a
dicembre 2016 che a marzo 2016
Nuovi flussi di crediti deteriorati in ulteriore contrazione:
in termini lordi: – 18,5% vs 1trim2016 e -10,7% vs 4trim2016
in termini netti: -26% vs 1trim2016 e -17% vs 4trim2016
Raccolta indiretta complessiva a 86,9 miliardi, in crescita del 5,8% rispetto a dicembre 2016 e
del 12% rispetto a marzo 2016
Raccolta gestita a 56,6 miliardi, +3,6% rispetto a dicembre 2016 e +15,3% rispetto a
marzo 2016
Raccolta amministrata a 30,3 miliardi, +10,1% rispetto a dicembre 2016 e +6,2%
rispetto a marzo 2016
Raccolta totale da clientela ordinaria2
(diretta e indiretta) a 153,8 miliardi (150,7 a dicembre
2016 e 146,9 a marzo 2016).
* * *
Focus sui risultati economici:
1trim2017 vs 4trim2016:
Proventi operativi a 798,2 milioni (+1,6% rispetto ai precedenti 785,5)
– Margine d’interesse a 347,2 milioni, -4,8% essenzialmente a seguito della riduzione del
contributo del portafoglio titoli di Stato italiani3
(-11,4% a 48,8 milioni), e della
pressione sugli spread commerciali sull’apporto dell’intermediazione con la clientela (-
3,7% a 300,9 milioni). Il margine d’interesse non include i benefici del TLTRO.
– Commissioni nette a 350,9 milioni (+1,3%), trainate dalla buona performance del
risparmio gestito. Il risultato del 1trim2017 è il più elevato dalla costituzione del
Gruppo.
– Risultato della finanza a 65,4 milioni (47,4 milioni nel 4trim2016)
Oneri operativi a 522 milioni (-13% e -6,9% al netto dei contributi al fondo di risoluzione)
– Spese per il personale a 320,6 milioni (-0,3%). Uscite al 28 febbraio 2017 circa 500
risorse, con benefici pieni nel 2trim2017.
1
Includendo la CCG, i crediti alla clientela passano a 76,6 miliardi a fine marzo 2017, rispetto ai 73,8 miliardi di
dicembre 2016 e ai 74,4 del marzo 2016)
2 Al netto della raccolta su reti terze e della raccolta istituzionale
3
In termini di consistenze il portafoglio titoli italiani è passato a 11,5 miliardi rispetto ai 13,2 di dicembre 2016 e ai
17,7 di marzo 2016
3
– Altre spese amministrative a 166,3 milioni (-31% e -19,7% al netto dei contributi al
Fondo di risoluzione).
Costo del credito a 134,8 milioni (-29,7%) pari a 64 punti base annualizzati (94 nel
4trim2016)
1trim2017 vs 1trim2016:
Proventi operativi a 798,2 milioni (+3,3% rispetto ai precedenti 772,9)
– Margine d’interesse a 347,2 milioni, -10,4% essenzialmente a seguito della riduzione del
contributo del portafoglio titoli di Stato italiani4
(-17,7% a 48,8 milioni) e della
pressione sugli spread commerciali sull’apporto dell’intermediazione con la clientela (-
9% a 300,9 milioni). Il margine d’interesse non include i benefici del TLTRO.
– Commissioni nette a 350,9 milioni (+4,1%), trainate dalla buona performance del
risparmio gestito. Il risultato del 1trim2017 è il più elevato dalla costituzione del
Gruppo.
– Risultato della finanza a 65,4 milioni (15,7 milioni nel 1trim2016)
Oneri operativi a 522 milioni (-1,1%)
– Spese per il personale a 320,6 milioni, sostanzialmente stabili rispetto al 1trim2016.
Uscite al 28 febbraio 2017 circa 500 risorse, con benefici pieni nel 2trim2017.
– Altre spese amministrative a 166,3 milioni (-3,2%)
Costo del credito a 134,8 milioni (-13,2%) pari a 64 punti base annualizzati (74 nel
1trim2016)
* * *
Bergamo, 10 maggio 2017 – Il Consiglio di Gestione di Unione di Banche Italiane Spa (UBI Banca)
ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre del 2017, che si è chiuso con un utile netto di
67 milioni segnando un +59,4% rispetto ai 42,1 milioni del 1trim2016, nonostante l’inclusione
nel 2017 di un’ulteriore svalutazione del Fondo Atlante per 13,5 milioni netti, di costi residuali
relativi al Progetto Banca Unica – chiusosi a febbraio 2017 – per 4,6 milioni netti, e di spese
progettuali relative alle Bridge Banks per 1,1 milioni netti.
Escludendo le componenti non ricorrenti, l’utile netto del 1trim 2017 si è attestato a 86,3
milioni, +103% rispetto ai 42,5 del 1trim 2016.
* * *
I risultati del 1trim2017 in dettaglio
a) rispetto al 1trim 2016
Il primo trimestre dell’anno si è concluso con un utile netto superiore ai 67 milioni di euro, in crescita
del 59,4% rispetto ai 42,1 milioni dello stesso periodo del 2016, grazie all’andamento positivo dei
proventi operativi, all’ulteriore flessione degli oneri, nonché a minori esigenze di rettifica sul
portafoglio crediti.
4 Vedere nota 3
4
Al netto delle poste non ricorrenti, l’utile si attesta a 86,3 milioni5
, +103% rispetto ai 42,5 milioni del
1 trim 2016.
Il risultato conseguito assume, fra l’altro, maggior rilevanza se si tiene conto che il Gruppo ha
contemporaneamente gestito tutte le complessità legate all’incorporazione delle ultime 5 ex Banche
Rete.
La gestione operativa del primo trimestre del 2017 si è chiusa con un risultato pari a 276,1
milioni, in progresso del 12,6% rispetto al 1trim2016.
I proventi operativi hanno totalizzato 798,2 milioni, +3,3% rispetto ai 772,9 del 2016, sintesi dei
seguenti andamenti:
Il margine d’interesse, pari a 347,2 milioni, risulta in flessione del 10,4% anno su anno per effetto
della riduzione del 17,7% a 48,8 milioni del contributo del portafogli titoli (sceso complessivamente
in termini di volumi di 3,8 miliardi, mentre la componente più redditizia dei titoli di stato italiani si
è ridotta di oltre 6 miliardi, con prese di valore che hanno beneficiato il risultato della finanza) ma
soprattutto dell’apporto della componente legata all’intermediazione con la clientela (-9% a 301
milioni), che ha risentito della contrazione degli spread.
Peraltro, ai fini di comparabilità con il mercato, si ricorda che il margine d’interesse non
include i benefici del TLTRO, che verranno contabilizzati a fine anno.
L’andamento del margine d’interesse è stato più che compensato dalle altre componenti di ricavo.
Le commissioni nette sono incrementate di 13,7 milioni a 350,9 milioni, attestandosi per la prima
volta ad un valore superiore a quello del margine d’interesse. Il risultato del 1trim2017 è il più
elevato dalla costituzione del Gruppo.
Il progresso è spiegato da una crescita di 11,5 milioni legata all’andamento dei servizi di gestione,
intermediazione e consulenza (203,1 milioni complessivi), trainati dall’importante incremento del
risparmio gestito e assicurativo (+15,3% in termini di volumi), ma vede anche un contributo in
crescita di 2,2 milioni delle commissioni derivanti dall’attività bancaria tradizionale
(complessivamente 147,8 milioni).
Il risultato dell’attività finanziaria è stato particolarmente positivo, attestandosi a 65,4 milioni
rispetto ai 15,7 del 2016, e include i benefici delle vendite di titoli di stato italiani di cui sopra (43,6
milioni rispetto ai 24,6 milioni del 2016).
In particolare, il risultato della finanza è attribuibile come segue:
– per 24 milioni all’attività di negoziazione (1,5 milioni nel 1trim2016);
– per 40,5 milioni alla cessione di asset finanziari, inclusi i titoli di stato italiani (16,5 milioni nel
1trim2016);
– per 3 milioni alla valutazione delle attività finanziarie al fair value (-1,3 milioni nel 1trim2016);
– le attività di copertura sono state negative per 2,1 milioni (-1 milione nel 1trim2016).
Nel primo trimestre dell’anno, gli oneri operativi hanno totalizzato 522 milioni di euro rispetto ai
527,6 milioni del primo trimestre del 2016.
Nel dettaglio:
5 Componenti non ricorrenti (al netto della fiscalità e dei terzi) negative per 19,3 milioni nel primo trimestre 2017 (per la
contabilizzazione di un’ulteriore rettifica sull’investimento nel Fondo Atlante, per gli oneri collegati al progetto di acquisizione
delle Banche Ponte, nonché per i costi rivenienti dal completamento della Banca Unica) e negative per 0,4 milioni nell’analogo
periodo 2016 (in seguito all’iscrizione degli adeguamenti sugli oneri per incentivi all’esodo).
5
– le spese per il personale, pari a 320,6 milioni, risultano sostanzialmente stabili rispetto ai 319,8
milioni del 2016: l’evoluzione delle retribuzioni e gli incrementi legati al CCNL hanno infatti
trovato adeguata compensazione nella diminuzione della forza lavoro.
Si rammenta che in data 28 febbraio 2017 sono uscite circa 500 risorse, in anticipo rispetto alle
previsioni di Piano Industriale; l’effetto pieno di tali uscite si manifesterà nel 2 trim 2017.
– le altre spese amministrative, pari a 166,3 milioni, si raffrontano favorevolmente ai 171,8
milioni del 1trim2016; i risparmi hanno interessato pressoché tutte le voci di spesa, ma il trimestre
2017 ha beneficiato anche del venir meno dell’IVA infragruppo sui canoni di service, a seguito
della costituzione della Banca Unica.
– infine, le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali hanno totalizzato 35,1
milioni, registrando anch’esse una diminuzione di 0,9 milioni riconducibile alla ridotta PPA a
seguito dell’impairment dei marchi delle ex Banche Rete effettuato nel primo semestre 2016.
Nel periodo gennaio-marzo 2017 le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti sono
scese a 134,8 milioni, contro i 155,3 milioni del primo trimestre 2016, definendo un costo del
credito annualizzato dello 0,64% del totale impieghi netti, contro il precedente 0,74%.
Le rettifiche di valore effettuate hanno portato le coperture complessive dei crediti deteriorati al
35,8% (46,02% inclusi i crediti stralciati), evidenziando un incremento di +7,49 punti percentuali
(+8,38 punti percentuali con stralci) rispetto a marzo 2016.
Il conto economico del primo trimestre 2017 ha inoltre registrato rettifiche di valore nette per
deterioramento di altre attività/passività finanziarie per 16,1 milioni, essenzialmente
riconducibili all’ulteriore svalutazione dell’investimento nel Fondo Atlante normalizzata per 18,7
milioni.
Le imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente sono risultate pari a 39 milioni
rispetto ai 34,4 milioni del 1 trim 2016, definendo un tax rate del 33,1%, rispetto al precedente
40,77%.
Infine, in voci separate (oggetto di normalizzazione), espresse al netto di imposte e quota dei terzi,
vengono riportati:
– gli oneri relativi al completamento della Banca Unica (altre spese amministrative: 4,6 milioni al
netto di imposte e della quota dei terzi);
– gli oneri relativi all’acquisizione delle Bridge Banks (altre spese amministrative: 1,1 milioni al
netto di imposte).
b) rispetto al 4 trim 2016
Il primo trimestre dell’anno si è concluso con un utile netto di 67 milioni di euro, che va a raffrontarsi
con una perdita di 75,6 milioni nel 4 trim 2016, condizionata soprattutto dagli oneri a carico del
sistema bancario spesati a fine anno6
.
Al netto delle componenti non ricorrenti7
, l’utile conseguito nel primo trimestre dell’anno, pari a
86,3 milioni, si raffronta con un utile di 26,4 milioni registrato del quarto trimestre 2016.
6 Essenzialmente il contributo addizionale al Fondo di Risoluzione, 50,4 milioni netti; la svalutazione complessiva dell’investimento
nel Fondo Atlante, 52,9 milioni netti; nonché la rettifica sulla quota di partecipazione allo Schema volontario del FITD per
CariCesena, pari a 2,8 milioni netti.
7 Vedasi nota 5
6
Il risultato della gestione operativa, pari a 276,1 milioni, presenta una significativa crescita del
49% rispetto al 4 trimestre 2016, sostenuto da maggiori proventi e dalla riduzione degli oneri. Al
netto delle poste non ricorrenti, il risultato della gestione operativa registra un incremento del 6,3%.
I proventi operativi, attestatisi a 798,2 milioni rispetto ai 785,5 del 4trim 2016, sono in salita
dell’1,6% grazie al positivo andamento delle commissioni e del risultato della finanza, che hanno
più che compensato la pressione sul margine d’interesse.
Il margine d’interesse, pari a 347,2 milioni di euro, ha mostrato una diminuzione del 4,8% rispetto
al 4trim2016, riflettendo sia il minor contributo del portafoglio titoli (-11,4% a 48,8 milioni) a
seguito essenzialmente dell’ulteriore ridimensionamento e ricomposizione degli investimenti
mobiliari (in particolare -1,7 miliardi di Titoli di Stato italiani), sia un minor flusso di interessi netti
da clientela (-3,7% a 300,9 milioni), che hanno continuato a risentire dell’effetto tasso sul
portafoglio crediti.
Peraltro, ai fini di comparabilità con il mercato, si ricorda che il margine d’interesse non
include i benefici del TLTRO, che verranno contabilizzati a fine anno.
Le commissioni nette si sono attestate a 350,9 milioni, in salita rispetto ai 346,2 milioni del 4trim
2016, grazie alla positiva evoluzione delle commissioni derivanti dai servizi di gestione,
intermediazione e consulenza (+12,4 milioni a 203,1 milioni), parzialmente compensata dalla
contrazione delle commissioni relative ai servizi bancari generali (-7,7 milioni a 147,8 milioni),
segnate soprattutto dalla stagionalità degli addebiti commissionali.
Il risultato dell’attività finanziaria è stato particolarmente positivo, attestandosi a 65,4 milioni
rispetto ai 47,4 del 2016, ed è attribuibile come segue:
– per 24 milioni all’attività di negoziazione (46,4 milioni nel 4trim2016);
– per 40,5 milioni alla cessione di asset finanziari, inclusi i titoli di stato italiani (2,7 milioni nel
4trim2016);
– per 3 milioni alla valutazione delle attività finanziarie al fair value (-1,2 milioni nel 4trim2016);
– le attività di copertura sono state negative per 2,1 milioni (-0,6 milione nel 4trim2016).
Nel primo trimestre dell’anno, gli oneri operativi hanno totalizzato 522 milioni di euro e risultano
in discesa del 13% rispetto al dato dell’ultimo trimestre 2016, che peraltro includeva 74,7 milioni di
contributo addizionale al Fondo di Risoluzione ma non includeva il contributo ordinario, pari a 31,6
milioni per l’anno 2017, contabilizzato nel 1 trim 2017. Al netto di tali contributi, gli oneri operativi
risultano in diminuzione del 6,9%.
Nel dettaglio:
– le spese per il personale, pari a 320,6 milioni, risultano in diminuzione dello 0,3% rispetto al
trimestre precedente. Si rammenta che in data 28 febbraio 2017 sono uscite circa 500 risorse, in
anticipo rispetto alle previsioni di Piano Industriale; l’effetto pieno di tali uscite risulterà nel 2 trim
2017.
– le altre spese amministrative, pari a 166,3 milioni, si raffrontano favorevolmente ai 241,2
milioni del 4 trimestre 2016 (-31%), che peraltro includevano il contributo straordinario di cui
sopra ma non includevano il contributo ordinario per il 2017 di 31,6 milioni contabilizzato nel 1
trim 2017. Al netto di tale contributo, le altre spese amministrative risultano in diminuzione del
19,7% a conferma dell’impegno del Gruppo per il controllo dei costi.
– infine, le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali hanno totalizzato 35,1
milioni, registrando anch’esse una diminuzione di 2,4 milioni da ricondursi a minori
ammortamenti in ambito real estate.
7
Nel periodo gennaio-marzo 2017 le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti sono
scese a 134,8 milioni, contro i 191,8 milioni del quarto trimestre 2016, definendo un costo del
credito annualizzato dello 0,64% del totale impieghi netti, contro il precedente 0,94%.
Le rettifiche di valore effettuate hanno portato le coperture complessive dei crediti deteriorati al
35,8% (46,02% inclusi i crediti stralciati), evidenziando un incremento di 0,16 punti percentuali
rispetto a fine 2016 (0,22 pp inclusi gli stralci).
Il conto economico del primo trimestre 2017 ha inoltre registrato rettifiche di valore nette per
deterioramento di altre attività/passività finanziarie per 16,1 milioni, essenzialmente
riconducibili all’ulteriore svalutazione dell’investimento nel Fondo Atlante normalizzato per 18,7
milioni. Nel 4 trim 2016 le rettifiche di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie ammontavano a 79,2 milioni, anch’esse riconducibili per 73 milioni
alla svalutazione del Fondo Atlante.
Le imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente sono risultate pari a 39 milioni
rispetto a imposte positive per 20,7 milioni nel 4 trim 2016.
Infine, in voci separate (oggetto di normalizzazione), espresse al netto di imposte e quota dei terzi,
vengono riportati nel 1 trim 2017:
– gli oneri relativi al completamento della Banca Unica (altre spese amministrative: 4,6 milioni al
netto di imposte e della quota dei terzi);
– gli oneri relativi all’acquisizione delle Bridge Banks (altre spese amministrative: 1,1 milioni al
netto di imposte).
* * *
Gli aggregati patrimoniali
Al 31 marzo 2017, gli impieghi verso la clientela si attestano a 84,5 miliardi, rispetto agli 81,9
miliardi di dicembre 2016 e ai 84,1 di marzo 2016.
Nel dettaglio, all’interno dell’aggregato:
– i crediti in bonis verso la clientela8
si attestano a 74 miliardi (+0,6% rispetto a dicembre 2016
e livello leggermente superiore rispetto a marzo 2016), con un incremento su base trimestrale
da attribuirsi essenzialmente alla categoria “mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio
lungo termine” accresciuta di circa 500 milioni su base trimestrale. Tale incremento ha avuto
riflessi positivi sulla composizione del portafoglio in bonis caratterizzato al 78,1% da
posizioni a basso rischio (77,5% a dicembre 2016) e al 4,2% da posizioni a rischio elevato
(sostanzialmente invariate sulla congiuntura);
– l’esposizione verso la CCG è salita a 2,6 miliardi (0,3 a dicembre 2016 e 0,6 a marzo 2016);
– i crediti deteriorati netti sono scesi sotto gli 8 miliardi (-1,2% rispetto a dicembre 2016 e –
17,7% rispetto a marzo 2016).
Per quanto riguarda la qualità del credito, a fine marzo, lo stock di crediti deteriorati lordi, pari a
12.406 milioni, si è lievemente ridotto (-0,9% rispetto ai 12.521 del dicembre 2016 e -8,1% dai
13,496 di marzo 2016) e rappresenta il 13,9% del totale crediti lordi (era il 14,4% a fine anno,
15,3% l’anno precedente).
I flussi lordi da crediti in bonis a crediti deteriorati, pari a 317 milioni nel primo trimestre
dell’anno, confermano una significativa favorevole contrazione, essendosi ridotti di un ulteriore
8 Al netto della CCG indicata nel seguito.
8
10,7% rispetto a fine 2016 (dopo il -46,9% registrato da su base annuale a dicembre 2016 e il -70%
nel periodo dicembre 2016-dicembre 2012, quest’ultimo anno di picco della crisi).
Le evidenze di fine marzo 2017 mostrano coperture in lieve progresso rispetto a dicembre 2016 e in
significativo aumento rispetto a marzo 2016 anche per effetto delle maggiori rettifiche che hanno
portato al riassorbimento della shortfall contabilizzate a giugno 2016.
Includendo i crediti stralciati, la copertura del totale crediti deteriorati sale al 46% (era il 45,8%
a dicembre 2016 e il 37,6% a marzo 2016). I crediti stralciati ammontano a 2,3 miliardi (invariati
rispetto a dicembre 2016, di cui 450 milioni erano riferiti al quarto trimestre 2016). Escludendo i
crediti stralciati, la copertura del totale crediti deteriorati è pari al 35,83% (in leggero rialzo rispetto
al 35,67% di dicembre 2016 e in importante progresso rispetto al 28,34% di marzo 2016).
L’effetto combinato di riduzione degli stock lordi e di maggiori coperture, ha favorito la
contrazione dei crediti deteriorati netti, le cui consistenze si attestano a 7.961 milioni (da 8.056
milioni a dicembre 2016 e 9.671 milioni a marzo 2016).
In termini di composizione per classi:
– lo stock di sofferenze nette ammonta a 3.963 milioni (3.987 a dicembre 2016 e 4.347 milioni a
marzo 2016). Includendo i crediti stralciati, la copertura delle sofferenze si attesta a marzo
2017 al 58,57% (stabile rispetto a dicembre 2016 e +6,2 punti percentuali dal 52,41% di marzo
2016). Analoga dinamica e medesime variazioni percentuali caratterizzano la copertura delle
sofferenze al netto dei crediti stralciati che raggiunge il 45,15% di fine marzo 2017;
– la categoria delle inadempienze probabili (cd. “Unlikely to pay”) ammonta in valori netti a
3.850 milioni (3.935 a dicembre 2016 e 5.071 a marzo 2016), esprimendo una copertura del
23,39% (da 23,13% a dicembre 2016 e dal 17,02% a marzo 2016);
– le posizioni scadute/sconfinanti nette ammontano a 148 milioni (rispetto ai 133 milioni di
dicembre 2016 e ai 254 di marzo 2016), con una copertura del 4,89%.
Per quanto attiene il profilo della raccolta, si segnala il consolidamento della positiva evoluzione
dell’aggregato di raccolta totale core da clientela ordinaria9
(che accoglie la raccolta diretta core
da clientela ordinaria e la raccolta indiretta) attestatosi a 153,8 miliardi a marzo 2017, rispetto a
150,7 miliardi di fine dicembre 2016 e 146,9 miliardi di marzo 2016.
Più in dettaglio, la raccolta diretta da clientela ordinaria, pari a 67,4 miliardi (69,1 miliardi a
dicembre 2016 e 71,1 miliardi a marzo 2016) risulta in contrazione essenzialmente per effetto della
progressiva scadenza degli stock di obbligazioni collocate sulla clientela captive, non sostituite
anche nel contesto della normativa sul bail-in (-5,8 miliardi anno su anno e -1,5 miliardi rispetto a
dicembre 2016), a fronte di una più che proporzionale crescita del risparmio gestito.
Inoltre, seppur con un incremento di più lieve entità, prosegue la favorevole tendenza in atto da
alcuni trimestri nei conti correnti, attestatisi a 52,5 miliardi a marzo 2017, dai 52,4 di fine 2016 e
dai 48,6 di marzo 2016 (circa +8% anno su anno).
A marzo 2017, la raccolta indiretta si conferma ottima interprete delle esigenze di investimento
della clientela e raggiunge gli 86,9 miliardi di euro, in crescita di 4,8 miliardi di euro da fine 2016
(+5,8%) e di 9,3 miliardi (+12%) anno su anno. In particolare a fine trimestre:
– il risparmio gestito in senso stretto raggiunge i 39,7 miliardi (+4,2% su base congiunturale e
+16,6% anno su anno);
– la raccolta assicurativa si attesta a 16,9 miliardi (+2,4% rispetto a fine 2016 e +12,3% su base
andamentale);
9 Al netto della raccolta su reti terze e della raccolta istituzionale.
9
– la raccolta amministrata ammonta a 30,3 miliardi (+10,1% rispetto a fine 2016 e +6,2% da marzo
2016).
La raccolta diretta da clientela istituzionale ammonta a 16,6 miliardi, in aumento rispetto ai 16,1
di dicembre 2016 per effetto dell’emissione nel marzo 2017 di un prestito subordinato Tier 2 da 500
milioni di euro. Su base annua evidenzia un calo di 1,9 miliardi ascrivibile alla contrazione
dell’esposizione pronti contro termine con la CCG (-3,6 miliardi), solo parzialmente compensata
dalla suddetta emissione e dalla crescita dei volumi EMTN di fine dicembre 2016.
Con valuta 29 marzo 2017, l’esposizione del Gruppo verso la BCE a titolo di TLTRO2 è salita a
12,5 miliardi di euro, dai 10 miliardi ottenuti a giugno 2016.
Il profilo di scadenza contrattuale di tale esposizione TLTRO2, iscritta tra i “Debiti verso Banche” e
quindi non inclusa nella raccolta diretta, prevede 10 miliardi a giugno 2020 e 2,5 miliardi a marzo
2021.
Il Gruppo continua a beneficiare della solida posizione di liquidità, con indici (Net Stable Funding
Ratio e Liquidity Coverage Ratio) costantemente superiori a 1, e uno stock di attività stanziabili
complessivamente pari, al 31 marzo 2017, a 26,2 miliardi di euro, (di cui 12,1 disponibili), già al
netto degli haircut.
A fine 2016, le attività finanziarie del Gruppo hanno una consistenza al mark to market di 16,6
miliardi di euro (-7,2% rispetto a dicembre 2016 e -18,4% rispetto a marzo 2016), di cui 11,5
miliardi relativi a titoli di stato italiani. Quest’ultimo aggregato risulta in diminuzione rispetto ai
13,2 miliardi di dicembre 2016 (-13%) e ai 17,69 miliardi di marzo 2016 (circa -35%).
A fine marzo 2017, il patrimonio netto consolidato del Gruppo UBI Banca, incluso il risultato di
periodo, si attesta a 8.974 milioni di euro rispetto agli 8.990 milioni di euro di fine dicembre 2016.
In termini di indici patrimoniali, il CET1 fully loaded a marzo 2017 è pari all’11,29% in leggero
progresso rispetto all’11,22% di dicembre 2016, nonostante il computo sfavorevole della riserva
AFS e includendo il risultato di periodo al netto degli accantonamenti per dividendo ed erogazioni
per beneficienza. Il conseguimento di un risultato positivo abilita l’eligibilità alla compensazione
delle attività fiscali differite sulla redditività futura.
Il CET1 phased in si attesta all’11,44%, in lieve diminuzione all’11,48% del dicembre 2016, è
stato anch’esso penalizzato dall’evoluzione della riserva AFS.
Si rammenta che le indicazioni SREP per l’anno 2017 prevedono un requisito minimo di CET1
phased in pari al 7,5%, risultato della somma tra Capitale Regolamentare Minimo di Pillar 1
(4,5%), requisito di Pillar 2 (1,75%) e Capital Conservation Buffer (1,25%).
Il Total Capital Ratio raggiunge il livello di 14,56% in termini fully loaded e del 14,71% in
termini phased in a fine marzo 2017 (dai precedenti 13,86% e 14,10%). Il miglioramento va iscritto
principalmente all’emissione di titoli subordinati Tier 2 da 500 milioni di euro precedentemente
menzionata.
Infine, il Leverage ratio calcolato in base alle indicazioni del Regolamento Delegato UE 2015/62,
ammonta phased in al 5,41% e fully loaded al 5,35%.
* * *
10
Al 31 marzo 2017, le risorse umane del Gruppo UBI Banca risultavano composte da 17.151 unità
(17.560 a dicembre 2016). Al 31 marzo 2017, l’articolazione territoriale contava 1.447 sportelli
(1.441 filiali in Italia e 6 all’estero), in riduzione di 83 unità rispetto a fine 2016 e di oltre 500
sportelli dalla nascita del Gruppo.
* * *
Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Elisabetta Stegher, quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di
Unione di Banche Italiane Spa attesta, in conformità a quanto previsto dal secondo comma
dell’articolo 154 bis del “Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”,
che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze
documentali, ai libri e alle scritture contabili.
* * *
Prevedibile evoluzione della gestione ordinaria
Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, si confermano a livello di UBI
Banca”stand alone” le indicazioni fornite in sede di approvazione dei risultati al 31.12.2016.
Si rammenta che le 3 Bridge Bank, per le quali è avvenuto il closing del contratto di compravendita
in data 10 maggio 2017, verranno consolidate a partire dal 1° aprile 2017; in sede di semestrale la
prevedibile evoluzione della gestione si riferirà quindi al perimetro allargato.
Per ulteriori informazioni:
UBI Banca – Investor Relations – tel. +39 035 3922217
E-mail: investor.relations@ubibanca.it
UBI Banca – Media Relations – tel. +39 027781 4213 – 4936
E-mail: media.relations@ubibanca.it
Copia del presente comunicato è disponibile sul sito www.ubibanca.it
i
Allegati
Prospetti riclassificati
Gruppo UBI Banca:
– Stato patrimoniale consolidato riclassificato
– Conto economico consolidato riclassificato
– Evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato
– Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti
Note esplicative alla redazione dei prospetti
Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale sono stati redatti i prospetti riclassificati a cui
fanno riferimento i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici.
Si rimanda alle “note esplicative alla redazione dei prospetti consolidati” incluse nelle relazioni finanziarie
periodiche del Gruppo per una declinazione puntuale delle regole seguite nella redazione dei prospetti.
Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica del Gruppo ed in ottemperanza alla Comunicazione
Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 20061
, è stato inserito un apposito Prospetto, di natura analitica, che
evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti.
1 In seguito all’entrata in vigore (dal 3 luglio 2016) degli Orientamenti ESMA/2015/1415, le cui linee guida la CONSOB ha incorporato nelle
proprie prassi di vigilanza e monitoraggio degli emittenti, la Policy del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste non
ricorrenti (evidenziate nei Prospetti normalizzati) è stata oggetto di revisione.
La nuova Policy, che circoscrive il carattere di non ricorrenza a ben specifici proventi ed oneri (connessi ad esempio all’adozione di un Piano
Industriale, oppure agli impatti valutativi e realizzativi su immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie e titoli HTM, agli effetti di
modifiche normative e metodologiche, nonché ad eventi straordinari, anche di natura sistemica) è stata approvata dal Consiglio di Gestione del
18 ottobre 2016.
ii
Stato patrimoniale consolidato riclassificato
ATTIVO
10. Cassa e disponibilità liquide 476.835 519.357 -42.522 -8,2% 506.194 -29.359 -5,8%
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 627.034 729.616 -102.582 -14,1% 966.772 -339.738 -35,1%
30. Attività finanziarie valutate al fair value 190.448 188.449 1.999 1,1% 194.738 -4.290 -2,2%
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 8.475.803 9.613.833 -1.138.030 -11,8% 15.699.461 -7.223.658 -46,0%
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 7. 7.327.544 274.195 -53.349 -0,7% 3.445.469 3.828.726 111,1%
60. Crediti verso banche 4.850.605 3.719.548 1.131.057 30,4% 3.591.309 1.259.296 35,1%
70. Crediti verso clientela 84.521.597 81.854.280 2.667.317 3,3% 84.072.553 449.044 0,5%
80. Derivati di copertura 424.061 461.767 -37.706 -8,2% 714.946 -290.885 -40,7%
90.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-) 10.591 23.963 -13.372 -55,8% 61.469 -50.878 -82,8%
100. Partecipazioni 254.842 254.364 478 0,2% 259.545 -4.703 -1,8%
120. Attività materiali 1.637.718 1.648.347 -10.629 -0,6% 1.673.882 -36.164 -2,2%
130. Attività immateriali 1.686.920 1.695.973 -9.053 -0,5% 1.747.089 -60.169 -3,4%
di cui: avviamento 1.465.260 1.465.260 – – 1.465.260 – –
140. Attività fiscali 2.982.254 3.044.044 -61.790 -2,0% 2.790.272 191.982 6,9%
150.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione 5.811 5.681 130 2,3% 70.283 -64.472 -91,7%
160. Altre attività 924.423 1.297.151 -372.728 -28,7% 895.255 29.168 3,3%
Totale dell’attivo 114.343.137 112.383.917 1.959.220 1,7% 116.689.237 -2.346.100 -2,0%
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10. Debiti verso banche 16.665.755 14.131.928 2.533.827 17,9% 11.495.105 5.170.650 45,0%
20. Debiti verso clientela 56.443.308 56.226.416 216.892 0,4% 56.527.759 -84.451 -0,1%
30. Titoli in circolazione 27.562.538 28.939.597 -1.377.059 -4,8% 33.124.613 -5.562.075 -16,8%
40. Passività finanziarie di negoziazione 722.633 800.038 -77.405 -9,7% 610.468 112.165 18,4%
60. Derivati di copertura 195.586 239.529 -43.943 -18,3% 1.000.034 -804.448 -80,4%
80. Passività fiscali 229.327 232.866 -3.539 -1,5% 427.460 -198.133 -46,4%
100. Altre passività 1.962.806 2.726.147 763.341 38,9% 2.476.949 249.198 10,1%
110. Trattamento di fine rapporto del personale 306.523 332.006 -25.483 -7,7% 337.289 -30.766 -9,1%
120. Fondi per rischi e oneri: 466.939 457.126 9.813 2,1% 255.392 211.547 82,8%
a) quiescenza e obblighi simili 69.230 70.361 -1.131 -1,6% 68.981 249 0,4%
b) altri fondi 397.709 386.765 10.944 2,8% 186.411 211.298 113,4%
140.+170.
+180.+190.+
200.
Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve,
riserve da valutazione e azioni proprie 8.906.575 9.819.728 -913.153 -9,3% 9.877.656 -971.081 -9,8%
210. Patrimonio di pertinenza di terzi 50.769 72.027 -21.258 -29,5% 514.451 -463.682 -90,1%
220. Utile (perdita) del periodo 67.037 -830.150 n.s. n.s. 42.061 24.976 59,4%
Totale del passivo e del patrimonio netto 114.343.137 112.383.917 1.959.220 1,7% 116.689.237 -2.346.100 -2,0%
Variazioni
%
Importi in migliaia di euro A/C
31.3.2017
A
31.12.2016
B
Variazioni
A-B
Variazioni
%
A/B
31.3.2016
C
Variazioni
A-C
iii
Conto economico consolidato riclassificato
31.3.2017 31.3.2016 Variazioni Variazioni
%
31.12.2016
A B A-B A/B C
10.-20. Margine d’interesse 347.187 387.600 (40.413) (10,4%) 1.497.891
di cui: effetti della Purchase Price Allocation (3.370) (5.616) (2.246) (40,0%) (19.707)
Margine d’interesse esclusi gli effetti della PPA 350.557 393.216 (42.659) (10,8%) 1.517.598
70. Dividendi e proventi simili 2.045 523 1.522 291,0% 9.678
Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 3.809 5.252 (1.443) (27,5%) 24.136
40.-50. Commissioni nette 350.861 337.146 13.715 4,1% 1.335.033
di cui commissioni di performance 3.223 2.311 912 39,5% 26.349
80.+90.+
100.+110.
Risultato netto dell’attività di negoziazione, copertura,
cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 65.360 15.714 49.646 315,9% 153.711
220. Altri oneri/proventi di gestione 28.889 26.705 2.184 8,2% 99.050
Proventi operativi 798.151 772.940 25.211 3,3% 3.119.499
Proventi operativi esclusi gli effetti della PPA 801.521 778.556 22.965 2,9% 3.139.206
180.a Spese per il personale (320.579) (319.787) 792 0,2% (1.275.306)
180.b Altre spese amministrative (166.345) (171.800) (5.455) (3,2%) (734.654)
200.+210.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e
immateriali (35.095) (36.042) (947) (2,6%) (143.506)
di cui: effetti della Purchase Price Allocation (1.943) (3.289) (1.346) (40,9%) (10.624)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e
immateriali esclusi gli effetti della PPA (33.152) (32.753) 399 1,2% (132.882)
Oneri operativi (522.019) (527.629) (5.610) (1,1%) (2.153.466)
Oneri operativi esclusi gli effetti della PPA (520.076) (524.340) (4.264) (0,8%) (2.142.842)
Risultato della gestione operativa 276.132 245.311 30.821 12,6% 966.033
Risultato della gestione operativa esclusi gli effetti della
PPA 281.445 254.216 27.229 10,7% 996.364
130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (134.802) (155.339) (20.537) (13,2%) (1.565.527)
130. b+c+d
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie (16.142) 252 16.394 n.s. (130.057)
190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (7.460) (6.368) 1.092 17,1% (42.885)
240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 116 402 (286) (71,1%) 22.969
Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle
imposte 117.844 84.258 33.586 39,9% (749.467)
Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle
imposte esclusi gli effetti della PPA 123.157 93.163 29.994 32,2% (719.136)
290. Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente (39.006) (34.352) 4.654 13,5% 182.388
di cui: effetti della Purchase Price Allocation 1.758 2.952 (1.194) (40,4%) 10.048
330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (6.082) (7.400) (1.318) (17,8%) 1.267
di cui: effetti della Purchase Price Allocation 95 521 (426) (81,8%) 1.696
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante
impatto Piano Industriale ed altri esclusi gli effetti della PPA 76.216 47.938 28.278 59,0% (547.225)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo
ante impatto Piano Industriale ed altri 72.756 42.506 30.250 71,2% (565.812)
180.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi – (445) (445) (100,0%) (207.783)
210. Impairment marchi al netto delle imposte e dei terzi – – – – (37.936)
180.b Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte e dei terzi (4.617) – 4.617 – (15.541)
200.
Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e
dei terzi – – – – (3.078)
180.b Oneri progetto Bridge Banks al netto delle imposte e dei terzi (1.102) – 1.102 – –
340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 67.037 42.061 24.976 59,4% (830.150)
Effetto complessivo della Purchase Price Allocation sul conto
economico (3.460) (5.432) (1.972) (36,3%) (18.587)
Importi in migliaia di euro
iv
Evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato
I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre
10.-20. Margine d’interesse 347.187 364.765 367.554 377.972 387.600
di cui: effetti della Purchase Price Allocation (3.370) (3.362) (5.870) (4.859) (5.616)
Margine d’interesse esclusi gli effetti della PPA 350.557 368.127 373.424 382.831 393.216
70. Dividendi e proventi simili 2.045 (59) 1.138 8.076 523
Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 3.809 5.197 6.989 6.698 5.252
40.-50. Commissioni nette 350.861 346.188 321.392 330.307 337.146
di cui commissioni di performance 18.291 2.524 3.223 3.223 2.311
80.+90.+
100.+110.
Risultato netto dell’attività di negoziazione, copertura,
cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 65.360 47.367 23.755 66.875 15.714
220. Altri oneri/proventi di gestione 28.889 22.047 24.760 25.538 26.705
Proventi operativi 798.151 785.505 745.588 815.466 772.940
Proventi operativi esclusi gli effetti della PPA 801.521 788.867 751.458 820.325 778.556
180.a Spese per il personale (320.579) (321.521) (314.687) (319.311) (319.787)
180.b Altre spese amministrative (166.345) (241.245) (166.083) (155.526) (171.800)
200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (35.095) (37.511) (34.265) (35.688) (36.042)
di cui: effetti della Purchase Price Allocation (1.943) (1.912) (2.040) (3.383) (3.289)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e
immateriali esclusi gli effetti della PPA (33.152) (35.599) (32.225) (32.305) (32.753)
Oneri operativi (522.019) (600.277) (515.035) (510.525) (527.629)
Oneri operativi esclusi gli effetti della PPA (520.076) (598.365) (512.995) (507.142) (524.340)
Risultato della gestione operativa 276.132 185.228 230.553 304.941 245.311
Risultato della gestione operativa esclusi gli effetti della PPA 281.445 190.502 238.463 313.183 254.216
130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (134.802) (191.773) (167.381) (1.051.034) (155.339)
130.
b+c+d
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie (16.142) (79.204) (386) (50.719) 252
190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (7.460) (12.684) (3.544) (20.289) (6.368)
240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 116 21.027 339 1.201 402
Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle
imposte 117.844 (77.406) 59.581 (815.900) 84.258
Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte
esclusi gli effetti della PPA 123.157 (72.132) 67.491 (807.658) 93.163
290. Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente (39.006) 20.669 (14.721) 210.792 (34.352)
di cui: effetti della Purchase Price Allocation 1.758 1.742 2.622 2.732 2.952
330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (6.082) (8.298) (7.707) 24.672 (7.400)
di cui: effetti della Purchase Price Allocation 95 221 445 509 521
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante
impatto Piano Industriale ed altri esclusi gli effetti della PPA 76.216 (61.724) 41.996 (575.435) 47.938
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo
ante impatto Piano Industriale ed altri 72.756 (65.035) 37.153 (580.436) 42.506
180.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi – 114 (218) (207.234) (445)
210. Impairment marchi al netto delle imposte e dei terzi – – – (37.936) –
180.b Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte e dei terzi (4.617) (7.638) (4.463) (3.440) –
200.
Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e
dei terzi (3.078) – – – –
180.b Oneri progetto Bridge Banks al netto delle imposte e dei terzi (1.102) – – – –
340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 67.037 (75.637) 32.472 (829.046) 42.061
Effetto complessivo della Purchase Price Allocation sul conto
economico (3.460) (3.311) (4.843) (5.001) (5.432)
2017 2016
Importi in migliaia di euro
v
Importi in migliaia di euro
Margine di interesse (inclusi effetti PPA) 347,187 347,187 387,600 387,600 (40,413) (10.4%)
Dividendi e proventi simili 2,045 2,045 523 523 1,522 291.0%
Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 3,809 3,809 5,252 5,252 (1,443) (27.5%)
Commissioni nette 350,861 350,861 337,146 337,146 13,715 4.1%
Risultato netto dell’attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e
delle attività/passività valutate al fair value 65,360 65,360 15,714 15,714 49,646 315.9%
Altri oneri/proventi di gestione 28,889 28,889 26,705 26,705 2,184 8.2%
Proventi operativi (inclusi effetti PPA) 798,151 – – – 798,151 772,940 – 772,940 25,211 3.3%
Spese per il personale (320,579) (320,579) (319,787) (319,787) 792 0.2%
Altre spese amministrative (166,345) (166,345) (171,800) (171,800) (5,455) (3.2%)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (inclusi
effetti PPA) (35,095) (35,095) (36,042) (36,042) (947) (2.6%)
Oneri operativi (inclusi effetti PPA) (522,019) – – – (522,019) (527,629) – (527,629) (5,610) (1.1%)
Risultato della gestione operativa (inclusi effetti PPA) 276,132 – – – 276,132 245,311 – 245,311 30,821 12.6%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (134,802) (134,802) (155,339) (155,339) (20,537) (13.2%)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie (16,142) 18,663 2,521 252 252 (2,269) n.s.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (7,460) (7,460) (6,368) (6,368) 1,092 17.1%
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 116 116 402 402 (286) (71.1%)
Utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte
(inclusi effetti PPA) 117,844 – 18,663 – 136,507 84,258 – 84,258 52,249 62.0%
Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente (39,006) (5,132) (44,138) (34,352) (34,352) 9,786 28.5%
(Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (6,082) (6,082) (7,400) (7,400) (1,318) (17.8%)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante
impatto Piano Industriale ed altri 72,756 – 13,531 – 86,287 42,506 – 42,506 43,781 103.0%
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi – (445) 445 – – – –
Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte e dei terzi (4,617) 4,617 – – – – –
Oneri progetto Bridge Banks al netto delle imposte e dei terzi (1,102) 1,102 – – – – –
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 67,037 4,617 13,531 1,102 86,287 42,061 445 42,506 43,781 103.0%